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MediAree: tre città pilota a confronto

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Le fonti, i metodi e gli strumenti della diagnosi territoriale di 3 delle città pilota del progetto MediAree – Next Generation CityBrindisi, Pordenone e Treviso – sono i temi al centro del recente incontro della community “Città e Dati”.

Il progetto, finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica con i fondi del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, punta a valorizzare la particolare dimensione urbana delle Città Medie disegnando un nuovo modello di governance multilivello, a partire dal coinvolgimento dei Comuni capoluogo e delle Aree vaste chiamati a definire forme di pianificazione strategica integrata in collaborazione con gli attori del territorio.

L’innovazione degli strumenti di diagnosi, in particolare, è tra gli obiettivi del progetto: si tratta, infatti, di un’attività fondamentale per i percorsi sperimentali promossi in tutta Italia in diverse città.

L’analisi dei contesti e delle politiche territoriali è fondamentale per definire i perimetri delle Città Medie e gli ambiti più adeguati a interpretare la domanda di interventi.

Le città pilotaAvellino, Brindisi, Campobasso, Latina, Nuoro, Pordenone, Rimini, Siena, Siracusa, Trevisodiventano così veri e propri laboratori di pratiche in cui sperimentare non solo una Pianificazione Strategica di Area vasta, ma, anche, metodi di analisi.

La fase di ricerca è affrontata in modo specifico dalle singole città pilota: le peculiarità del territorio e degli obiettivi di ogni percorso ne orientano, infatti, le modalità.

Al termine del lavoro, la disponibilità di dati aggregati per l’Area vasta può poi rappresentare un importante valore aggiunto per intercettare opportunità di finanziamento con proposte progettuali che coinvolgano lo stesso territorio. 

Il Comune di Brindisi è impegnato con altri quattro comuni partner a valorizzare un itinerario turistico culturale nel tratto finale della Via Appia.

Per fare questo, ha indagato il contesto fisico, socio-economico e culturale e l’identità percepita dell’Appia antica brindisina attraverso l’analisi documentale dei progetti e degli studi preesistenti, una serie di sopralluoghi e la redazione di un documento di diagnosi territoriale che contiene un’indagine sulla pianificazione degli enti coinvolti e un’analisi statistica basata prevalentemente su dati dell’ISTAT e dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

Il Comune di Pordenone, con sette comuni dell’Area, ha avviato, invece, un percorso di Pianificazione Strategica di medio e lungo periodo per rendere il territorio attrattivo per i giovani, contrastando così lo spopolamento.

La Città ha portato a termine un’analisi quali-quantitativa sulla condizione giovanile e sui servizi erogati dai comuni.

Il documento di diagnosi territoriale riporta un’attività di ricerca sulle tendenze demografiche, l’istruzione, il lavoro e l’imprenditoria giovanile: i risultati sono stati condivisi con gli amministratori dei Comuni partner sulla piattaforma Tableau.

Il Comune di Treviso, infine, con 19 altri comuni partner sta definendo un Piano Strategico e un parco progetti per valorizzare le caratteristiche delle città che fanno già parte, dal 2011, dell’Intesa Programmatica d’Area (IPA) Marca Trevigiana”.

Nel quadro di questa sperimentazione, è stata effettuata una diagnosi economico-sociale che ha messo in evidenza la situazione demografica e produttiva dell’area e le esigenze di crescita, le sfide e le potenzialità e ne ha definito gli scenari tendenziali e le linee strategiche per lo sviluppo del territorio. 

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