Glossario
Selezione e breve definizione dei principali termini utilizzati nella Programmazione e attuazione degli Interventi Strutturali 2014-2020 con particolare riferimento agli Obiettivi Tematici 11 e 2.
Per il periodo di programmazione 2014-2020, ciascuno Stato membro ha elaborato un Accordo di Partenariato in collaborazione con la Commissione Europea. Si tratta di un documento di riferimento per la programmazione degli interventi sostenuti dai Fondi SIE, al fine di allinearli agli obiettivi della strategia di crescita Europa 2020. L’Accordo delinea la strategia e le Priorità d’investimento prescelte dallo Stato membro interessato e fornisce un elenco dei Programmi Operativi Nazionali e Regionali che esso intende attuare, oltre alla dotazione finanziaria annuale destinata a ciascun PO.
L’Agenda Digitale Europea rappresenta uno dei 7 pilastri della Strategia "Europa 2020", che indica gli obiettivi per la crescita dell’UE fino al 2020.
Lo scopo dell’Agenda Digitale è fare leva sul potenziale delle tecnologie ICT per favorire innovazione, progresso e crescita economica, avendo come obiettivo principale lo sviluppo del mercato unico digitale.
Nel quadro dell’Agenda Digitale Europea, l’Italia ha elaborato una propria strategia nazionale, individuando priorità e modalità di intervento, nonché le azioni da compiere e da misurare sulla base di specifici indicatori, in linea con gli scoreboard dell’Agenda Digitale Europea.
Le Aree di Lavoro Comune (ALC) sono ambiti tematici attivati come forma di collaborazione tra le amministrazioni per il raggiungimento di obiettivi comuni.
In alcuni casi, per le ALC che nascono dai lavori e dagli indirizzi del Comitato di Pilotaggio OT11-OT2, tali obiettivi si traducono nella produzione di linee guida e documenti connessi alla programmazione attuativa degli interventi di rafforzamento della capacità amministrativa e di digitalizzazione, con particolare attenzione all'integrazione e alla messa in sinergia di OT11 e OT2 (Agenda digitale).
In altri casi, per le ALC nate a supporto dei progetti gestiti dal Dipartimento della Funzione Pubblica in qualità di Organismo Intermedio, tali obiettivi si traducono in una più efficace realizzazione dei progetti attraverso occasioni di confronto, scambio e condivisione a distanza tra gli attori coinvolti.
Ogni Programma Operativo è articolato in diversi Assi prioritari, a loro volta articolati in azioni e interventi.
Autorità pubblica nazionale, regionale o locale, indipendente dall’Autorità di Gestione per ciascun Programma Operativo e responsabile della verifica dell'efficace funzionamento del sistema di gestione e di controllo del Programma.
Organismo pubblico o privato, nazionale, regionale o locale designato dallo Stato membro per la gestione di un intervento oppure lo Stato membro allorché sia il medesimo, ad esercitare detta funzione. L'autorità di gestione è responsabile della gestione e attuazione del programma operativo conformemente al principio della sana gestione finanziaria.
In coerenza con quanto stabilito dall’art. 7.4 del Reg. UE 1301/2013 ed incorporato nella declinazione strategica dell’Agenda urbana nazionale dell’AP, il PON Città metropolitane individua il Sindaco del Comune capoluogo come Autorità urbana e Organismo intermedio del Programma, perché in grado di ottemperare alle normative di sana e buona gestione finanziaria, con comprovata esperienza e competenza amministrativa nel governo del territorio e nella gestione di investimenti pubblici.
Un insieme di operazioni che consente di raggiungere un risultato atteso tra quelli che si propone il PO.
Il quadro logico di un PO rappresenta fondamentalmente e in sequenza lineare i seguenti elementi: bisogni; obiettivi/risultati da raggiungere; azioni da attivare. Ogni PO fornisce una panoramica delle azioni che intende finanziare.
Organismo pubblico o privato responsabile dell’avvio o dell’avvio e dell’attuazione delle operazioni.
Fornisce informazioni, dati, elaborazioni e contributi tecnico-scientifici rispetto alle singole ALC, per il miglioramento della capacità attuativa e di pianificazione delle amministrazioni titolari di PO.
Sono Centri di Competenza le amministrazioni pubbliche individuate per ogni ALC in virtù delle competenze sul tema trattato.
ll Comitato di Pilotaggio OT11-OT2 ha compiti di coordinamento, indirizzo e accompagnamento degli interventi di rafforzamento della capacità istituzionale e amministrativa e di attuazione dell’Agenda Digitale, realizzati nel quadro dell’Accordo di Partenariato.
È un fattore critico concreto e predefinito con precisione, imposto come obbligatorio per l’attuazione dei Programmi dei Fondi SIE.
Rappresenta un pre-requisito per l'efficace ed efficiente raggiungimento di un Obiettivo specifico relativo a una Priorità d'investimento o a una Priorità dell'Unione - al quale tale fattore è direttamente ed effettivamente collegato e sul quale ha un impatto diretto. In caso di mancato raggiungimento, sono previste penalità per il Programma inadempiente.
I fondi strutturali sono gli strumenti di intervento creati e gestiti dall'Unione Europea per finanziare vari progetti di sviluppo al suo interno.
Gli obiettivi principali dei fondi strutturali sono tre:
- la riduzione delle disparità regionali in termini di ricchezza e benessere
- l'aumento della competitività e dell'occupazione
- il sostegno della cooperazione transfrontaliera
I fondi strutturali, ossia: FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e FSE (Fondo Sociale Europeo), per citare i più recenti, sono strumenti polivalenti (finanziari, di programmazione, di pianificazione ecc.) che da un lato sono stati creati dalla UE per cofinanziare e programmare, in modo pluriennale, gli interventi sul territorio, e dall'altro hanno sigle differenti perché si occupano di aree funzionali differenti, organicamente volti al fine complessivo ora ricordato.
Inoltre, a livello delle singole Regioni UE, i fondi strutturali vengono espressi da specifici programmi, analoghi nei fatti agli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale. Tra questi si possono menzionare i cosiddetti Programmi Operativi (PO) sia regionali (POR) sia sovraregionali (PON), vincolati alle linee guida dettate dai rispettivi regolamenti.
Sono il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione (FC), insieme al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
Il FESR contribuisce al finanziamento del sostegno destinato a rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale eliminando le principali disparità regionali nell'Unione tramite lo sviluppo sostenibile e l'adeguamento strutturale delle economie regionali, compresa la riconversione delle regioni industriali in declino e delle regioni in ritardo di sviluppo.
Il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale sostiene gli 11 obiettivi tematici del regolamento (UE) n. 1303/2013.
Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è il principale strumento utilizzato dall’UE per sostenere l'occupazione, aiutare i cittadini a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti.
Fra il 2014 e il 2020 sono previsti investimenti in capitale umano negli Stati membri per oltre 80 miliardi di euro, con almeno 3,2 miliardi di euro in più per l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile.
Nello stesso periodo il FSE si concentrerà su quattro obiettivi tematici della politica di coesione:
- la promozione dell'occupazione e il sostegno alla mobilità dei lavoratori
- la promozione dell'inclusione sociale e la lotta contro la povertà
- l'investimento in istruzione, competenze e apprendimento permanente
- il miglioramento della capacità istituzionale e l'efficienza dell'amministrazione pubblica
Il 20% degli investimenti del FSE, inoltre, sarà destinato ad attività dirette a migliorare l'inclusione sociale e a contrastare la povertà. Tale approccio assume il nome di concentrazione tematica.
Il complesso di procedure, tecniche e attività volte alla rilevazione e al trattamento dei dati relativi allo stato di attuazione finanziaria, fisica e procedurale di un investimento.
Risultato al quale contribuisce una Priorità di investimento mediante azioni o misure intraprese nell’ambito di tale Priorità.
Priorità individuata dal Reg. UE n. 1303/13 (art. 9) che sostiene la realizzazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e delle missioni specifiche di ciascun Fondo. Gli Obiettivi Tematici sono 11.
Tra gli undici Obiettivi Tematici vi sono:
- OT2 Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime
- OT11 Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica efficiente.
Agenda Digitale (migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle medesime).
Capacità istituzionale e amministrativa (rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente nell’erogazione di servizi).
Qualsiasi organismo pubblico o privato che agisce sotto la responsabilità di un'Autorità di Gestione o di Certificazione e che svolge mansioni per conto di questa Autorità nei confronti dei beneficiari che attuano le operazioni.
Si tratta di un innovativo strumento attraverso il quale ogni amministrazione impegnata nell’attuazione dei Programmi, esplicita e rende operativa, con riferimento a cronoprogrammi definiti, l’azione per rendere più efficiente l’organizzazione della sua macchina amministrativa.
Principale strumento della Commissione Europea per attuare la strategia nazionale di accompagnamento ai processi di riforma e modernizzazione della PA italiana chiamata sia a una maggiore efficienza che a migliorare il coordinamento tra i diversi centri decisionali.
Il Programma ha una dotazione finanziaria di oltre 805 milioni di euro, composta da risorse comunitarie, per un totale di cofinanziamento comunitario pari al 74,93%, cui si sommano risorse pubbliche nazionali.
Beneficiari del Programma sono principalmente le amministrazioni pubbliche centrali, regionali, locali, enti pubblici, strutture periferiche dello Stato e, in forma collegata su alcune azioni specifiche, associazioni della società civile, università, centri di ricerca.
Le priorità di investimento si articolano in tre Assi più uno di Assistenza Tecnica.
Ciascuno degli obiettivi dettagliati riportati nei Regolamenti relativi al FESR, FSE e al Fondo di Coesione, che non sono mutualmente esclusivi, a cui tali Fondi sono destinati a contribuire. Sono collegati in modo specifico agli 11 Obiettivi Tematici.
I Programmi Operativi (PO) sono piani dettagliati in cui gli Stati membri definiscono le modalità di spesa dei contributi dei Fondi SIE per il periodo di programmazione 2014-2020. Possono riferirsi a una regione in particolare, oppure riguardare un Obiettivo Tematico di interesse nazionale.
Gli Stati membri presentano i propri Programmi Operativi sulla base degli Accordi di Partenariato sottoscritti. Ciascun PO specifica quale degli 11 Obiettivi Tematici che guidano la politica di coesione sarà perseguito.
Documento di attuazione della programmazione europea, proposto dallo Stato nazionale (attraverso un’amministrazione centrale che svolge il ruolo di Autorità di Gestione) e approvato dalla Commissione Europea.
Documento di attuazione della programmazione europea proposto da una Regione (che svolge il ruolo di Autorità di Gestione).
È approvato dalla Commissione Europea.
L’iter organizzativo, decisionale e di ripartizione delle risorse finanziarie in più fasi, finalizzato all’attuazione su base pluriennale dell’azione congiunta dell’Unione e degli Stati membri per realizzare la strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Regole comuni alle amministrazioni titolari di PO prodotte in modo condiviso nell’ambito delle ALC.
Possono assumere la forma di standard, riferimenti di metodo o di contenuto, linee guida.
Raccomandazioni in materia di stabilità fiscale e riforme strutturali che il Consiglio europeo indirizza a ciascun Paese dell’Unione, dopo un processo di analisi e monitoraggio dell’evoluzione sociale ed economica del Paese da parte della CE (il processo è chiamato Semestre europeo e si svolge nei primi sei mesi di ogni anno).
L’AdG deve elaborare e presentare alla CE, previa approvazione del Comitato di Sorveglianza, ogni anno una relazione che deve descrivere lo stato di attuazione del Programma nel precedente esercizio finanziario (anno solare).
Uno stakeholder è un qualsiasi individuo o gruppo di individui che possono influenzare o essere influenzati dall’ottenimento degli obiettivi da parte dell’organizzazione stessa.
Gli stakeholder possono essere sia interni che esterni rispetto ai confini di ogni singola organizzazione e possono essere portatori di diritti e di interessi.
Orientano operativamente l'attività delle ALC, attraverso la specificazione degli obiettivi, del metodo da seguire, dei prodotti attesi, dei tempi di realizzazione e degli attori coinvolti.
Sono proposti dall'amministrazione che svolge la funzione di Centro di Competenza e sono condivisi dalle amministrazioni partecipanti.