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Indagine Sisprint su oltre 32mila imprese: semplificazione e linguaggio accessibile per conoscere al meglio i finanziamenti europei

In Italia, un’impresa su tre è intenzionata a utilizzare i finanziamenti europei e i fondi comunitari, ma per accelerare l’accesso a tali risorse  è necessaria una netta semplificazione delle procedure amministrative, l’utilizzo di un linguaggio semplice e accessibile nei bandi e nella modulistica e una comunicazione mirata maggiormente a target specifici. 

Questo è quanto emerge dall’indagine effettuata da SiCamera e InfoCamere su oltre 32mila imprese nell’ambito del progetto Sisprint (Sistema integrato di supporto alla progettazione degli interventi territoriali), condotto da Unioncamere e dall’Agenzia per la Coesione territoriale e finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.

Il progetto – avviato nel 2017, con una dotazione di 4.803.305,46 € – rientra nell’ambito di un processo di rafforzamento della governance multilivello con l’intenzione di rafforzare la capacità delle Amministrazioni di dare risposta alle esigenze di imprese e territori, fornendo strumenti e mezzi capaci di sostenere sviluppo e competitività. 

L’obiettivo generale è quello di creare un contesto istituzionale in grado di attivare processi virtuosi che contribuiscano a:

  • favorire processi di sviluppo di capacità istituzionale;
  • facilitare un approccio di rete tra gli stakeholder per una migliore governance degli interventi;
  • promuovere progettualità qualificata, avvicinando sempre più le esigenze delle imprese all’offerta di strumenti e di misure di intervento delle pubbliche amministrazioni.

SISPRINT comprende azioni di studio, raccolta e analisi di dati, attività di confronto e animazione con i territori, finalizzate allo sviluppo di strumenti di supporto alla progettazione di interventi territoriali. 

Quest’ultima indagine ha fornito un quadro completo delle percezioni in merito all’utilizzo dei fondi UE da parte del tessuto produttivo del Paese.

L’ultimo anno ha sicuramente cambiato le priorità delle imprese, imponendo nuovi obiettivi e strategie. Proprio per questo l’utilizzo di risorse comunitarie rappresenta oggi una speranza di ripresa fondata su basi finanziarie solide. Per poter avvicinare ancora di più il tessuto imprenditoriale al mondo dei fondi europei occorre un lavoro di semplificazione della parte amministrativo-burocratica.  

Circa ¼ delle imprese conosce la politica di coesione territoriale dell’Unione europea, soprattutto quella relativa al nuovo periodo di Programmazione 2021-2027. 

I punti di attenzione segnalati riguardano la difficoltà di adempimento per accedere ai Fondi UE e la necessità di maggiore assistenza da parte delle PA su bandi e procedure.

Sugli aspetti legati al tema della burocratizzazione è intervenuto anche Massimo Sabatini, Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, rassicurando che “Anche la Commissione europea ha messo il tema della semplificazione in cima all’agenda per la prossima programmazione 2021-2027”.