Il Rapporto Istat 2022 considera strategico il processo di modernizzazione della PA per lo sviluppo del Paese
Il Rapporto annuale 2022. La situazione del Paese, recentemente presentata dall’Istituto Nazionale di Statistica Istat, pone particolare attenzione all’impatto della pandemia sul sistema delle imprese e sulla loro capacità di reazione, sulla vita quotidiana dei cittadini e sui comportamenti adottati per farvi fronte.
Inoltre, nel documento sono approfonditi temi come l’andamento delle disuguaglianze pre e post pandemia e le trasformazioni dei comportamenti sociali e demografici della popolazione.
Dopo una crescita record nel 2021 (+6,6%), a inizio anno il Pil dell’Italia è tornato sui livelli di fine 2019, anche se con progressi non uniformi tra i settori.
Dalla seconda metà dello scorso anno lo scenario internazionale si è gradualmente deteriorato per effetto di strozzature dal lato dell’offerta e di consistenti spinte inflazionistiche, aggravate dall’invasione russa dell’Ucraina.
L’inflazione a giugno ha raggiunto l’8,0% per l’indice NIC, ai massimi da gennaio 1986, sospinta dai rincari delle materie prime, in particolare del gas naturale, il cui prezzo è aumentato di circa sei volte.
Per quanto riguarda il futuro, il Rapporto Istat evidenzia come fondamentale per lo sviluppo del Paese il processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione.
È considerata di rilevanza strategica, infatti, la modernizzazione delle amministrazioni pubbliche, che dispongono di un organico ridotto e invecchiato: oggi l’età media dei dipendenti è di quasi 50 anni rispetto ai 42 circa nel settore privato.
Oltre che nella semplificazione delle procedure amministrative, la sfida è rivolta allo sviluppo del capitale umano e al pieno sfruttamento delle tecnologie digitali per l’offerta di servizi. In questa prospettiva sono ritenute incoraggianti le esperienze dell’ultimo biennio.
Le istituzioni pubbliche hanno rinforzato le assunzioni e la formazione e hanno continuato a erogare servizi, nonostante la maggior parte del personale operasse da remoto, ed è cresciuto l’utilizzo delle piattaforme digitali pubbliche da parte di cittadini e imprese.
Il Rapporto è stato accolto con soddisfazione da Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione, che ha sottolineato come, da un lato, l’Istat abbia colto e riconosciuto il grande sforzo in corso per la modernizzazione della Pubblica amministrazione lungo le tre direttrici chiave della riforma – semplificazioni, assunzioni e formazione dei dipendenti pubblici – e dall’altro lato, abbia messo in luce la spinta alla digitalizzazione innescata dalla pandemia.
Si tratta di elementi positivi per il futuro: grazie alla leva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR sono state ridotte le fragilità strutturali della PA, sbloccando il turnover e scommettendo su capitale umano, nuovi profili professionali e competenze, con un’attenzione particolare riservata ai più fragili, a chi ha maggiori difficoltà nella fruizione dei servizi digitali.
Sempre guardando al futuro, il Rapporto considera strategica per l’Italia anche la sfida della transizione ecologica, alla quale il PNRR dedica circa 85 miliardi di euro di investimenti.
Il nostro Paese, infatti, dipende dall’estero per oltre tre quarti dell’approvvigionamento energetico, principalmente di petrolio e gas naturale. Nell’ultimo decennio risparmi importanti sono stati conseguiti nei consumi dell’industria, molto minori quelli delle famiglie, mentre sono rimasti stabili i consumi del terziario.
Per consultare e scaricare il Rapporto Istat 2022 in formato Pdf clicca qui.
Per consultare le infografiche relative al Rapporto Istat 2022 clicca qui.
Per guardare il video della Presentazione del Rapporto a Palazzo Montecitorio clicca qui.