Il 5° Piano d’Azione Nazionale per il governo aperto raccontato in un video
Poco meno di 3 minuti di video sul sito di Open Gov per sapere che cosa è il 5° Piano d’Azione Nazionale per il governo aperto 2022-2023 (5NAP).
In particolare, il 5° Piano d’Azione Nazionale per il governo aperto 2022-2023 (5NAP) è il risultato infatti di un processo di co-creazione che ha visto la collaborazione tra tutti gli stakeholders pubblici e privati interessati alle politiche di governo aperto.
Il percorso ha coinvolto in media 70 partecipanti tra organizzazioni della società civile (OSC) e amministrazioni pubbliche e ha portato a una definizione condivisa dei problemi e delle conseguenti priorità di azione per migliorare l’attuazione dei principi del governo aperto nel contesto nazionale.
A questo ha fatto seguito l’assunzione di responsabilità di diversi attori pubblici e privati, che si sono inizialmente resi disponibili a programmare gli impegni ritenuti rilevanti per affrontare le sfide individuate.
In sette mesi, da luglio 2021 a gennaio 2022, si sono svolte le attività del Piano, suddivise in quattro macro-fasi dedicate all’avvio del progetto, alla raccolta delle proposte, alla stesura del 5NAP e alla consultazione pubblica.
Le aree di azione del Piano sono cinque e ognuna propone impegni da realizzare nel corso di circa un biennio con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. L’obiettivo è quello di migliorare complessivamente la capacità di attuazione dei principi del governo aperto a livello nazionale, in linea anche con la visione che caratterizza la strategia di recupero sociale ed economico dalla pandemia da Covid-19, rappresentata dal PNRR :
- Governance e strategia per il governo aperto: per rafforzare la governance della politica di governo aperto, tra i principali risultati attesi ci sono la creazione e la definizione di una strategia nazionale;
- Prevenzione della corruzione e cultura dell’integrità: l’impegno è quello di mettere in rete gli attori rilevanti con l’obiettivo, nella fase di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di rafforzare le strategie di prevenzione della corruzione;
- Rafforzamento della partecipazione della società civile: prevista la creazione di un hub nazionale sulla partecipazione e la promozione della leva del dibattito pubblico per, da una parte, rinsaldare il legame di fiducia tra le comunità per la cura e la gestione del territorio e, dall’altra, mettere in sinergia le esperienze più avanzate realizzate a livello nazionale e regionale.
- Promozione e difesa dello Spazio civico, migliorando l’efficacia di attuazione delle politiche per sostenere la partecipazione dei giovani ai processi decisionali pubblici.
- Trasformazione digitale e inclusione, con interventi per recuperare il divario digitale culturale diffuso tra alcuni target di popolazione, come gli anziani, le persone inattive e i giovani e per contribuire anche a migliorare la possibilità di monitorare l’utilizzo delle risorse pubbliche favorendo la trasparenza e il controllo da parte della società civile.
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