Prevenzione e Gestione dei Rifiuti
Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA: L3 -WP3 “Rafforzamento della capacità amministrativa per la prevenzione e la gestione dei rifiuti”
Realizzata nell’ambito del Progetto CReIAMO PA, l’esperienza mira a rafforzare la capacità amministrativa delle Regioni e delle Province Autonome nell’aggiornamento e nell’implementazione di efficienti strumenti di pianificazione in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti, in particolare nelle Regioni dove gli interventi attuati per prevenire la produzione e gestione risultano meno efficaci.
L’attività della Linea L3 – Work Package 3 si è concretizzata nell’organizzazione di moduli formativi frontali realizzati su tutto il territorio nazionale e affiancamenti on the job rivolti alle singole amministrazioni con l’obiettivo di accrescere la conoscenza e la competenza nell’implementazione di strumenti di pianificazione e buone pratiche adottate in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti.
L’attività formativa si è focalizzata in particolare sugli elementi che costituiscono le basi di una efficace pianificazione, quali ad esempio:
- la definizione dettagliata del quadro normativo di riferimento, soprattutto a seguito delle novità introdotte dalle Direttive Europee afferenti il “Pacchetto Economia Circolare”;
- gli strumenti economici e gestionali per favorire l’applicazione della gerarchia dei rifiuti ai sensi della Direttiva 2018/851/CE;
- gli strumenti per favorire le Regioni e le Province Autonome nella predisposizione, aggiornamento e monitoraggio dei piani di gestione dei rifiuti anche ai sensi dei Requisiti Obbligatori dell’articolo 28 della Direttiva CE 2008/98 modificata dalla Direttiva 2018/851/CE;
- l’analisi della situazione impiantistica esistente e delle migliori tecniche disponibili per il trattamento dei rifiuti;
- i meccanismi di governance per la definizione delle dimensioni degli ambiti di pianificazione (ATO).
L’attività di affiancamento ha supportato le amministrazioni ad accrescere le competenze necessarie per aggiornamento e l’implementazione della pianificazione regionale dei rifiuti e a fornire gli adeguati strumenti per il monitoraggio attraverso la piattaforma web “MonitorPiani”.
Esperienze
La transizione verso un modello di economia circolare offre l’opportunità di rendere il sistema produttivo più sostenibile e competitivo. Per passare a una struttura circolare occorre apportare cambiamenti alla progettazione dei prodotti, ai modelli di mercato e di impresa, ai metodi di trasformazione dei rifiuti in risorse, ai modelli di consumo e ciò implica un cambiamento sistemico e un forte impulso innovativo.
L’Italia si trova quindi di fronte ad una sfida ambiziosa che necessita di mettere in atto azioni specifiche per supportare e affiancare le Amministrazioni regionali e locali sia nell’attuazione dei nuovi principi di Economia Circolare al fine di integrarli con la programmazione e la pianificazione sul territorio, sia per sanare le lacune e le criticità pregresse. Si consideri infatti che non tutte le Regioni si sono dotate di Piani di gestione dei rifiuti coerenti con la disciplina comunitaria e per questo motivo la Commissione europea ha aperto un contenzioso.
Molte Regioni scontano inoltre profondi ritardi nel raggiungimento degli obiettivi di recupero dei materiali (riciclaggio) e scontano l’assenza di impiantistica adeguata a garantire una gestione integrata del sistema rifiuti.
In questo complesso quadro di transizione si è inserita anche l’entrata in vigore dal 4 luglio 2018 delle quattro direttive del “pacchetto economia circolare”, che ha modificato le sei direttive su rifiuti, imballaggi, discariche, rifiuti elettrici ed elettronici, veicoli fuori uso e pile, e ha ulteriormente rafforzato gli obiettivi di riciclaggio e prevenzione dei rifiuti cui gli Stati membri dovranno adeguarsi recependo le nuove direttive nell’ordinamento nazionale entro il 5 luglio 2020. Inoltre, in tema di pianificazione e prevenzione, la Direttiva 2018/851/CE, che modifica la Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, introduce importanti novità sia in tema di pianificazione sia in tema di prevenzione rifiuti che dovranno essere integrate nei piani di gestione ai sensi dell’art. 28.
La Linea L3-WP3 è nata quindi con lo scopo di supportare le Amministrazioni nell’ottimizzazione e miglioramento dei processi di pianificazione in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti al fine di affiancare le Regioni nell’adozione di Piani Regionali di Gestione dei Rifiuti (PRGR) conformi ai principi e ai requisiti stabiliti dalle norme comunitarie, sia vigenti sia in previsione delle novità introdotte dalla Direttiva 2018/851/CE. L’esperienza aiuta inoltre le Amministrazioni nel dare concreta attuazione ai principi di prevenzione della produzione dei rifiuti che, secondo la “gerarchia della gestione dei rifiuti” è considerata la prima buona pratica da attuare.
Nell’ottica di creare le condizioni ottimali per l’attuazione della Politica di coesione 2021-2027 e conseguire gli obiettivi di recupero/riciclo stabiliti per l’Unione Europea al 2030, la Linea L3-WP3 sta avviando inoltre un’indagine conoscitiva per determinare il fabbisogno impiantistico regionale e il finanziamento di impianti di recupero rifiuti al fine di soddisfare gli obiettivi contenuti nell’Allegato D al Country Report 2019 per l’Italia che prevedono la promozione della transizione verso un’economia circolare sostenendo la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti con infrastrutture adeguate, mirando alle azioni più in alto nella gerarchia dei rifiuti”.
L’esperienza progettuale prevede tre diverse tipologie di attività:
- Formazione in aula: articolata in16 moduli della durata di 3 giorni e replicati a distanza di circa un anno su macro-aree geografiche prestabilite (gruppi di 3 Regioni), la formazione si è focalizzata su diversi temi come le novità normative introdotte dalle Direttive Europee afferenti il Pacchetto Economia Circolare, i principali strumenti di adozione e approvazione dei Piani Regionali di Gestione dei Rifiuti e la trattazione di casi applicativi e buone pratiche relativi alle misure di prevenzione dei rifiuti;
- Affiancamenti on the job: erogati in modalità desk (a distanza) e/o in loco (affiancamento diretto) con l’obiettivo di sviluppare e accrescere le competenze necessarie all’aggiornamento e all’implementazione della pianificazione regionale dei rifiuti, nonché l’adozione degli strumenti di monitoraggio dei Piani attraverso l’utilizzo della Piattaforma MonitorPiani;
- Redazione di n. 2 documenti di indirizzo sui temi della prevenzione e gestione rifiuti.
La Linea L3-WP3 si è rivolta ai funzionari appartenenti ad amministrazioni regionali e locali incaricati di specifici ruoli nella pianificazione regionale e nelle attività di programmazione e prevenzione dei rifiuti. Abbiamo inoltre coinvolto i tecnici delle ARPA e degli Osservatori Rifiuti che hanno apportato il loro contributo tecnico e la loro esperienza nella raccolta e gestione dei dati. Sono inoltre stati coinvolti i referenti rifiuti delle Città Metropolitane (ove presenti) e anche Sindaci e Assessori comunali. In alcune realtà, come ad esempio la Puglia, sono stati altresì coinvolti i referenti dell’Agenzia territoriale per il servizio di gestione dei rifiuti (AGER). In ogni Regione, soprattutto nel secondo ciclo di moduli formativi, si è cercato di individuare gli interlocutori e i destinatari che potessero più fattivamente raccogliere e replicare gli indirizzi e gli obiettivi della Linea L3-WP3.
- Affidamento in house
L’elaborazione della proposta progettuale è stata sviluppata dalla Direzione Generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione Europea e gli organismi internazionali (EX DGSVI) del MATTM con il coordinamento del gruppo di lavoro interdirezionale.
L’attuazione del progetto è affidata a Sogesid S.p.A. – società in house providing del MATTM – che, attraverso le singole Unità Tecniche di Supporto (UTS) selezionate con bando pubblico, ha supportato il Ministero nel raggiungimento degli obiettivi del progetto, nell’attuazione delle linee di intervento e nelle attività di gestione, monitoraggio e valutazione del Progetto CReIAMO PA.
Sì
La Linea L3-WP3, sia attraverso gli eventi formativi, sia con specifici affiancamenti on the job ha dato piena attuazione alla Piattaforma web MonitorPiani avviata precedentemente grazie ad una collaborazione sinergica tra la ex Direzione Generale per i rifiuti e l’inquinamento del MATTM, l’Albo Nazionale Gestori Ambientali e l’Unione Nazionale delle Camere di Commercio.
Risultati
Allo stato attuale, sono stati realizzati 14 moduli formativi di 3 giornate l’uno per un totale di 308 ore di formazione erogata. Le attività hanno coinvolto 350 funzionari, raggiungendo – e in alcuni casi superando – l’obiettivo di partecipazione fissato a 25 funzionari per modulo formativo. Per ogni modulo sono stati distribuiti dei questionari di soddisfazione che hanno registrato un alto livello di gradimento delle attività realizzate.
Sono stati realizzati inoltre 13 affiancamenti di durata variabile tra una a due giornate.
Infine, è prevista la realizzazione di n. 2 Documenti di indirizzo sui seguenti temi:
- Linee guida per l’aggiornamento del PRGR alla luce del recepimento della Direttiva (UE) 2018/851;
- Buone pratiche adottate dalle Regioni in tema di prevenzione e gestione dei rifiuti.
Gli indicatori prevedono il calcolo della percentuale delle Amministrazioni coinvolte che hanno utilizzato i prodotti sviluppati/realizzati (metodologie, strumenti, modelli, linee guida, ecc.) e/o le buone pratiche diffuse.
Nello specifico sono stati considerati i seguenti indicatori:
Indicatore di risultato:
- % delle Amministrazioni a cui sono state rilasciate le credenziali di accesso a MonitorPiani rispetto al totale delle Amministrazioni coinvolte su MonitorPiani – con Valore obiettivo al 75%
Indicatore di risultato:
- % delle Amministrazioni coinvolte che hanno consolidato i dati relativi al proprio PRGR attraverso la piattaforma MonitorPiani a seguito di una validazione puntuale dei dati caricati da parte della Linea L3-WP3 rispetto al totale delle Amministrazioni a cui sono state rilasciate le credenziali di accesso a MonitorPiani – con Valore obiettivo al 50%
Per entrambi gli indicatori sopra descritti sono stati raggiunti e superati gli obiettivi del 75% e 50%.
In particolare, per quanto riguarda il numero dei Piani Regionali di Gestione Rifiuti consolidati con il software MonitorPiani si rileva che sono stati consolidati n. 14 Piani di gestione dei rifiuti afferenti a n.12 Regioni, quali: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Veneto.
Attraverso l’utilizzo della piattaforma web MonitorPiani, l’esperienza ha supportato e formato le Regioni nell’attività di verifica dei Piani Regionali di Gestione Rifiuti, permettendo di raggiungere i seguenti risultati:
- fornire alle Regioni uno strumento “guida” nella predisposizione e nell’aggiornamento dei piani regionali garantendo i contenuti minimi obbligatori ai sensi della normativa nazionale e delle linee guida europee;
- consentire la digitalizzazione dei contenuti dei PRGR e garantire la massima trasparenza;
- facilitare lo scambio di informazioni tra Regioni favorendo processi di integrazione e omogeneizzazione tra Regioni;
- facilitare l’attività di monitoraggio del MATTM in merito all’adozione e all’attuazione dei piani regionali rifiuti agevolando la trasmissione al Ministero da parte delle Regioni e delle Province Autonome delle informazioni e dei dati necessari;
- perseguire un obiettivo di pianificazione nazionale della gestione dei rifiuti in grado di rafforzare i rapporti con la Commissione europea.
MonitorPiani ha quindi una doppia utilità:
- per le Regioni rappresenta lo strumento con cui “digitalizzare” e rendere efficaci e costantemente aggiornati i Piani Regionali di Gestione Rifiuti,
- per la Direzione Generale per l’economia circolare è il sistema per monitorare l’adozione e l’attuazione dei Piani Regionali di Gestione dei Rifiuti da parte delle Regioni e quindi facilitare le relative comunicazioni nei rapporti con la Commissione europea.
L’esperienza si è sviluppata in un contesto programmatorio ricco ed ha potuto creare, grazie alla trasversalità dei temi trattati, un punto di congiunzione e sviluppo tra attività messe in atto precedentemente e obiettivi futuri, realizzando appieno, nel contempo, gli obiettivi specifici della Linea.
I punti di forza sono riconducibili in via prioritaria alla creazione di momenti di formazione che hanno consentito lo scambio di esperienze tra i funzionari delle amministrazioni coinvolte, la condivisione dei percorsi attuativi utili al raggiungimento di buoni risultati nella gestione e nella prevenzione dei rifiuti, e – insieme alle attività di affiancamento – il raccordo tra funzionari regionali e ministeriali.
Gli eventi formativi sono stati costruiti in modo da alternare docenze, testimonianze dirette da parte dei funzionari regionali e tavole rotonde in cui il confronto e l’interazione diretta tra i funzionari ha permesso loro di mutuare scelte gestionali ed operative già avviate con successo in altre regioni, rafforzando così la capacità amministrativa oggetto della Linea L3-WP3. La collaborazione tra funzionari attivata durante gli interventi formativi rappresenta un bagaglio di esperienze e di rapporti professionali che supera il termine temporale del Progetto CReIAMO PA.
Inoltre, la creazione di rapporti diretti tra l’UTS della LINEA L3-WP3 e i funzionari delle amministrazioni coinvolte durante le attività formative è risultata propedeutica alla successiva realizzazione degli affiancamenti, contribuendo all’obiettivo di consolidare i dati dei PRGR attraverso la piattaforma MonitorPiani.
Infine, l’operato dell’UTS della Linea L3-WP3 ha rappresentato il braccio operativo della Direzione generale per l’Economia Circolare del MATTM nei rapporti con i funzionari regionali consentendo di rafforzare collaborazioni e scambi professionali tra le Istituzioni regionali e il Ministero.
È risultato difficile proporre moduli formativi della durata di 3 giornate consecutive. Nonostante la partecipazione sia stata sempre alta, molte amministrazioni hanno manifestato più volte difficoltà nel prendere parte alle attività, soprattutto in quelle Regioni ove gli uffici preposti alle tematiche oggetto della Linea hanno scarsità di personale.
Si è data pertanto la possibilità di partecipare a singole giornate formative che tuttavia non hanno consentito l’ottenimento dell’attestato di partecipazione in quanto esso prevede un limite minino di ore di partecipazione.
Anche l’aspetto dei costi ha rappresentato un aspetto di criticità poichè moduli formativi della durata di tre giorni prevedono spese di trasferta, vitto e alloggio che devono essere necessariamente garantiti ai funzionari delle amministrazioni coinvolte. Questa criticità è stata superata modulando il budget a disposizione al fine di coprire i costi di trasferta per i discenti coinvolti dalla formazione.
Elementi utili al trasferimento dell’esperienza
- Sarebbe utile un confronto tra le diverse Linee di Intervento da realizzarsi prima della messa in opera del progetto. Tale confronto, sia di taglio operativo che contenutistico, avrebbe il pregio di evitare sovrapposizioni nelle attività ed essere maggiormente incisivi nell’individuazione dei funzionari regionali coinvolti.
- Da un punto di vista prettamente organizzativo si consiglia la progettazione di moduli formativi della durata di massimo una/due giornate da realizzarsi su temi specifici consentendo di focalizzare al meglio l’attività in aula.
- Si suggerisce inoltre di individuare all’interno delle Amministrazioni coinvolte, un Referente del Progetto che possa supportare l’organizzazione pratica della logistica e degli aspetti organizzativi dei moduli formativi realizzati nelle diverse sedi regionali.
L’aspetto di maggiore trasferibilità è la modalità di organizzazione degli interventi formativi, pensati alternando la didattica frontale a momenti di presentazione della propria esperienza da parte dei funzionari coinvolti. Il rafforzamento delle sinergie e del confronto tra funzionari Regionali sulle tematiche connesse alla gestione e alla prevenzione dei rifiuti rappresenta infatti la vera chiave di successo della Linea L3-WP3. Lo scambio di esperienze e le collaborazioni nate consentono di esportare più velocemente e più efficientemente le buone pratiche adottate e di riuscire ad omogeneizzare maggiormente le strategie e le azioni utili ad una efficiente pianificazione regionale su scala nazionale.
- Testimonial/relatore nell’ambito di seminari o laboratori per scambio di esperienze