Piattaforma abilitante per il monitoraggio e la gestione dei pagamenti elettronici a favore delle Pubbliche Amministrazioni

Il progetto prevede la realizzazione di una soluzione gestionale, PayFlowPA, che integra le buone pratiche degli Enti cedenti del partenariato in tema pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione (Sistema pagoPA) per offrire un “kit di riuso” a supporto di una efficace ed efficiente gestione degli stessi.

Nell’ambito del Sistema pagoPA, la Regione Toscana ha sviluppato la soluzione “GePos che consente di aggregare i pagamenti da eseguire in favore della singola PA sulla base del nominativo del debitore, mentre la Regione Veneto ha sviluppato la soluzione “MyPivot” che consente alla singola PA di eseguire una riconciliazione automatica e analitica degli incassi ricevuti tramite pagoPA.
Il PayFlowPA prevede il riuso delle due soluzioni già sviluppate (MyPivot e GePos) in una soluzione integrata e vede il supporto di AgID che, quale ideatore e gestore di pagoPA, garantisce che PayFlowPA sia conforme agli standard di pagoPA e coerente al raggiungimento dei suoi obiettivi.


Esperienze

 

Motivazione e obiettivi:

L’idea progettuale, essendo strettamente connessa al Sistema pagoPA, si inserisce nell’ambito dell’adesione alla Strategia Crescita Digitale 2014-2020 e alla relativa Agenda Digitale, nonché al Piano Triennale per l’Informatica nella PA. Infatti, pagoPA, secondo l’art. 5 del D.Lgs 82/2005, è il sistema nazionale obbligatorio per l’esecuzione di pagamenti verso la PA che consente di pagare in modo uniforme e sicuro e garantisce una completa trasparenza delle commissioni e il rispetto delle regole della Banca d’Italia e delle direttive europee; il tutto senza oneri a carico della PA e senza necessità di stipulare alcun contratto.

Il principale obiettivo del progetto è condividere l’esperienza gestionale-amministrativa ed evolvere le buone pratiche fin qui maturate per la gestione delle entrate volte ad un forte efficientamento delle operazioni di riconciliazione e regolarizzazione contabile, fino ad oggi gestite manualmente.

Attività:

Le attività del progetto sono quelle previste per i progetti finanziati dall’Avviso OCPA 2020 del PON Governance:

  • A1: Progettazione, direzione, coordinamento e monitoraggio dell’intervento finanziato
  • A2: Individuazione di tutte le componenti del “kit del riuso” della buona pratica
  • A3: Trasferimento della buona pratica tra Ente/i Cedente/i ed Enti Riusanti
  • A4: Evoluzione della buona pratica oggetto di trasferimento attraverso il modello Open Community PA 2020
  • A5: Promozione, comunicazione e disseminazione dell’intervento
Cronogramma:

PDF icon Cronoprogramma

Destinatari:

Le Amministrazioni che riuseranno i sistemi e tutti i soggetti (cittadini e imprese) che potranno effettuare pagamenti verso le amministrazioni coinvolte nel progetto

Modalità di selezione e attuazione dell’esperienza progettuale:
  • Avviso pubblico
  • Ricorso a convenzioni CONSIP
 
Soggetti coinvolti per l’elaborazione e la realizzazione:

I soggetti seguenti, costituenti il partenariato, sono coinvolti alla realizzazione del progetto, secondo i ruoli e le funzioni esercitate:

  • Comune di Bari (ente capofila)
  • Regione Veneto (ente cedente)
  • Agenzia per l’Italia Digitale (ente cedente)
  • Regione Toscana (ente cedente)
  • Regione Campania (ente riusante)
  • Regione Lombardia (ente riusante)
  • Regione Umbria (ente riusante)
  • Regione Puglia (ente riusante)
  • Città Metropolitana di Roma Capitale (ente riusante)
  • Città Metropolitana di Bari (ente riusante)
  • Provincia Autonoma di Trento (ente riusante)
Gruppo di lavoro:

Composizione gruppo di lavoro:
  • Personale interno all’ente/agli enti appartenente a più unità organizzative
Collaborazioni:

Innovapuglia S.p.A. per le attività di realizzazione delle attività pilota con Regione Puglia, Comune di Bari e Città Metropolitana di Bari.


Risultati

 

Principali output realizzati dall’esperienza:

La soluzione PayFlowPA, composta da due moduli, permette alle PA di gestire le posizioni debitorie e i conseguenti flussi informativi provenienti dal Sistema pagoPA, consentendo l’automazione dei processi di riconciliazione e regolarizzazione contabile delle somme incassate dalle PA beneficiarie.

Il primo modulo di gestione delle posizioni debitorie consente alla PA di caricare qualsiasi posizione/servizio su un repository in formato normalizzato, svolgendo le seguenti funzioni:

  • varie possibilità di alimentazione delle posizioni debitorie;
  • esposizione delle posizioni verso i servizi di pagamento;
  • ricerca, export, maintenance delle posizioni;
  • monitoraggio ed amministrazione;
  • gestione delle riconciliazioni;
  • produzione massiva dei bollettini (avvisi di pagamento).

Il secondo modulo offre agli enti la possibilità di convogliare le informazioni provenienti dai gestionali verticali propri dell’ente, dai sistemi di pagamento e dalla banca tesoriera, con lo scopo di effettuare una riconciliazione e fornire un quadro d’insieme sulla situazione dei pagamenti ricevuti dai cittadini.

Dal punto di vista tecnologico, PayFlowPA offrirà i due moduli core secondo una logica di servizio implementando le interfacce.

I due moduli completati da un corredo di modelli organizzativi-gestionali-amministrativi, descritti in due Linee Guida, una per gli enti intermediari e l’altra per gli enti intermediati, come da descrizione ed output Azione A2, frutto dell’esperienza elaborata in Regione Toscana e Regione Veneto, metteranno in una condizione facilitata e già pronta le PA locali di gestire i nuovi standard informativi introdotti dal sistema pagoPA, superando uno dei maggiori ostacoli alla diffusione dei pagamenti telematici nel settore pubblico.

Risultati attesi:

L’elaborazione del kit di riuso e la disponibilità su developers.italia.it:

  • i due moduli sw e la documentazione tecnica a corredo;
  • due linee guida per gli enti intermediari e per gli enti intermediati.
Risultati raggiunti:

Sono in fase di completamento i risultati attesi precedentemente elencati.

Punti di forza:

L’efficienza operativa introdotta dalle soluzioni di Regione Veneto (MyPay) e Regione Toscana (IRIS), già date in riuso, è stata dimostrata nelle tante Amministrazioni che le hanno adottate, attraverso l’introduzione di standard di gestione dei flussi informativi. Inoltre un forte elemento innovativo è il modello della “community di riuso” sperimentata dal Gruppo SPAC (Sviluppo Partecipato Aperto e Condiviso). L’adozione da parte del partenariato del modello SPAC garantirà di governare l’evoluzione della soluzione PayFlowPA finalizzata al mantenimento di un’unica release ufficiale. Infatti, già oggi la community facilita la sostenibilità nel tempo e il costante adeguamento agli standard tecnologici e normativi grazie alla condivisione di idee, esigenze, risorse e competenze professionali.

Principali criticità:
  • Difficoltà di coordinamento fra gli Enti del partenariato. Al fine di prevenire questo rischio il sistema di governance prevede la costituzione sia di un comitato guida, con compiti di coordinamento delle scelte di sviluppo del prodotto nel rispetto delle priorità di ogni ente del partenariato, sia di un tavolo tecnico, con compito di coordinamento delle attività di sviluppo. Sia il comitato guida sia il tavolo tecnico si riuniranno periodicamente per condividere gli stati di avanzamento delle attività
  • Difficoltà nel definire modelli di intervento, in considerazione dell’eterogeneità delle condizioni dei diversi territori destinatari dell’iniziativa. Al fine di prevenire i rischi saranno lasciati  all’autonomia delle singole PA le modalità per assicurare la miglior diffusione della soluzione e verrà lasciata totale libertà di scelta della modalità di adesione agli Enti del territorio

Elementi utili al trasferimento dell’esperienza

 

Lezioni:
  • Una governance strutturata di progetto, basata sul partenariato dei soggetti partecipanti, ha fornito chiarezza su ruoli e funzioni attribuite agli enti
  • La condivisione delle best practice ha permesso di focalizzare fin da subito gli aspetti di rilievo nella realizzazione del progetto
Trasferibilità:

Il kit di riuso è l’elemento che può essere trasferibile per le Amministrazioni interessate.

Supporto:
  • Testimonial/relatore nell’ambito di seminari o laboratori per scambio di esperienze
 

Allegati

 

 
 
Materiali didattici e/o presentazioni:

PDF icon Locandina PayFlowPA