Strategia Nazionale e Agenda 2030
Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA: L2-WP1 “Attuazione e monitoraggio dell’Agenda 2030”
Realizzata nell’ambito del Progetto CReIAMO PA, l’esperienza ha l’obiettivo di accompagnare la declinazione e l’attuazione dell’impianto strategico legato alla Strategia Nazionale e all’Agenda 2030, in termini di coinvolgimento di Regioni, Province Autonome, Città Metropolitane e degli attori rilevanti della società civile nel più ampio processo portato avanti a livello europeo e internazionale e collegato all’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
In particolare, attraverso le azioni poste in essere nell’ambito dell’esperienza, il Ministero ha inteso favorire il mainstreaming degli obiettivi dell’Agenda 2030 nel complesso delle politiche a livello regionale e locale e accompagnare le Amministrazioni nel relativo percorso di declinazione.
A questo fine, sono state programmate e sono tuttora in corso di realizzazione le seguenti attività:
- eventi di coinvolgimento, disseminazione e sensibilizzazione delle istituzioni aventi lo scopo di supportare la diffusione e la condivisione degli obiettivi e delle attività da porre in essere per garantirne il perseguimento;
- tavoli tecnici di lavoro tesi a favorire il coinvolgimento attivo delle istituzioni e l’integrazione tra le diverse aree di policy che afferiscono agli obiettivi dell’Agenda;
- workshop, laboratori e incontri intesi quali occasioni di scambio tra le diverse realtà regionali/metropolitane per la messa a sistema dei percorsi regionali di declinazione degli obiettivi dell’Agenda 2030;
- affiancamenti on demand alle Regioni al fine di accompagnare i percorsi di declinazione dell’Agenda 2030 sotto il profilo metodologico e operativo;
- report e documenti finalizzati a garantire il monitoraggio del percorso di attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, nonché a valutare l’efficacia del percorso di coinvolgimento istituzionale e della società civile, anche nell’ottica di individuare criticità e attivare le necessarie revisioni.
Esperienze
Finalità principale dell’esperienza è di accompagnare l’attuazione dell’impianto strategico dell’Agenda 2030, così come declinato dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) in ambito nazionale, regionale e locale, facilitando la piena attuazione dell’art. 34 del D.Lgs. 152/2006.
La partecipazione delle Regioni e delle Province Autonome al percorso nazionale di attuazione della Strategia attraverso la definizione di proprie strategie regionali è, infatti, un presupposto indispensabile per garantire l’efficace attuazione degli indirizzi strategici e il reale raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
Analogamente importante è ritenuto il ruolo delle aree metropolitane in termini di impulso e coordinamento delle azioni che a livello locale possono incidere in modo immediato e diretto sulle tre dimensioni della sostenibilità, in particolare attraverso la definizione di agende metropolitane dedicate allo sviluppo sostenibile ma integrate negli strumenti di pianificazione strategica normativamente vincolanti.
Al contempo, una reale attuazione degli obiettivi di sostenibilità non può prescindere da un coinvolgimento attivo della società civile, attraverso il Forum per lo Sviluppo Sostenibile, quale principale attore del cambiamento promosso dall’Agenda 2030.
Le azioni progettuali sono state pensate in modo da rispondere ad alcune criticità emerse nel corso del processo di definizione e attuazione della SNSvS, tra cui:
- scarsa informazione presso le istituzioni in merito agli obiettivi e alla configurazione dell’Agenda 2030 in ambito internazionale e nazionale, in particolare relativamente al percorso di definizione e attuazione in Italia e alle relative responsabilità;
- assenza di un’efficace individuazione di referenti responsabili del percorso di declinazione dell’Agenda 2030 e di attuazione della SNSvS;
- difficoltà di integrazione degli obiettivi e del metodo integrato di lavoro dell’Agenda 2030 nelle politiche di settore da parte delle Amministrazioni competenti;
- mancanza di un percorso inclusivo di partecipazione delle Regioni/Province autonome all’attuazione dell’Agenda 2030 e di occasioni di confronto fra le stesse al fine di attivare azioni di reciproco apprendimento;
- carenza di un confronto strutturato con la società civile volto a favorire la raccolta di proposte e indirizzi per una più efficace attuazione dell’Agenda 2030.
Le attività poste in essere nell’ambio della Linea progettuale L2-WP1 sono, pertanto, finalizzate a colmare tali deficit informativi, a creare reti per un confronto continuo sui temi e a condividere metodologie, soluzioni ed esperienze utili a superare eventuali criticità incontrate nel percorso di definizione e attuazione delle Strategie regionali/provinciali e delle Agende metropolitane per lo sviluppo sostenibile, creando così una “rete di attivatori“, configurata come comunità di apprendimento e di scambio permanente.
- A2.1 – Azione preparatoria: realizzazione di due Conferenze di avvio, aventi lo scopo di garantire la massima condivisione degli obiettivi e delle attività con le diverse Amministrazioni coinvolte, nonché di stimolarne la partecipazione;
- A2.2 – Coinvolgimento delle istituzioni centrali: supporto all’integrazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 nella definizione delle politiche pubbliche nazionali attraverso la realizzazione di Conferenze nazionali annuali sullo sviluppo sostenibile, quale momento di sintesi delle attività di accompagnamento realizzate in favore delle Amministrazioni regionali e locali e del Forum per lo sviluppo sostenibile e di condivisione degli esiti e dei contributi sviluppati nell’ambito delle attività di progetto;
- A2.3 – Coinvolgimento delle istituzioni regionali, provinciali e metropolitane: attivazione di Tavoli di lavoro e confronto per il supporto operativo e la messa a sistema dei percorsi regionali, provinciali e metropolitani di declinazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 ai diversi livelli istituzionale; realizzazione di percorsi di accompagnamento metodologico e operativo, articolati in workshop e giornate di affiancamento on demand, per la predisposizione delle Strategie regionali e provinciali e delle Agende metropolitane per lo sviluppo Sostenibile;
- A2.4 – Monitoraggio e reporting: pubblicazione di tre Rapporti di sintesi sul processo di attuazione nazionale dell’Agenda 2030 e sulla valutazione dell’efficacia del percorso di coinvolgimento istituzionale e della società civile;
- A2.5 – Disseminazione e sensibilizzazione: a chiusura delle attività della Linea di intervento sarà organizzata una Conferenza finale nell’ambito della quale verranno illustrati i principali esiti dell’azione progettuale nonché sviluppare riflessioni sullo stato di attuazione degli obiettivi di sostenibilità ai diversi livelli istituzionali.
Le azioni progettuali di accompagnamento sono rivolte a dirigenti, funzionari ed esperti delle Amministrazioni regionali, provinciali e delle Città Metropolitane impegnati nel processo di definizione e attuazione delle Strategie e delle Agende metropolitane per lo sviluppo sostenibile. Tra questi, l’esperienza si rivolge in particolare ai responsabili dei processi, individuati formalmente dall’amministrazione di appartenenza e ai colleghi da questi coinvolti nelle diverse iniziative, anche a seconda dei temi sollecitati.
Ai percorsi di affiancamento dedicati alle amministrazioni hanno aderito tutte le Regioni, le 2 Province Autonome e le 14 Città Metropolitane.
Inoltre, in fase di riprogrammazione l’attività è stata ampliata coinvolgendo i componenti del Forum Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, struttura costituita presso il Ministero dell’Ambiente nel marzo 2019 che raccoglie i rappresentanti della società civile che si sono impegnati ad accompagnare il percorso di attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e dell’Agenda 2030 in Italia. Al momento, partecipano ai lavori del Forum circa 170 organizzazioni, ma l’adesione è aperta ad eventuali ulteriori soggetti che ne facciano richiesta nei modi definiti nel regolamento di funzionamento del Forum.
- Affidamento in house
Nella fase di elaborazione:
- Direzione Generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo (CreSS) (ex Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione Europea – DG SVI) in qualità di soggetto beneficiario;
- Gruppo di lavoro interdirezionale (GdLI), costituito da dirigenti e funzionari delle diverse strutture del MATTM coinvolte nell’attuazione del Progetto, con il compito di indirizzare e condividere le azioni di integrazione ambientale da realizzare a valere sui fondi SIE.
Nella fase di realizzazione:
- Sogesid S.p.A. (Ente in house) mediante il Gruppo di pilotaggio, composto da personale interno, e le 2 Unità tecniche di supporto (UTS) operanti presso le diverse strutture del MATTM coinvolte nell’attuazione del Progetto.
Sì
Nell’ambito dell’esperienza sono state avviate numerose collaborazioni con Amministrazioni centrali, Istituti ed Enti di ricerca nonché con organismi di rappresentanza nazionali e internazionali.
Per le attività relative al Forum per lo Sviluppo Sostenibile, oltre ai singoli soggetti aderenti alla manifestazione di interesse pubblicata dal MATTM per la sua costituzione, è stato coinvolto il Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo attivato presso il MAECI (per gli aspetti legati alla dimensione esterna della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile), e le principali organizzazioni di rete che operano, a livello nazionale ed internazionale nel campo della sostenibilità, quali GCAP Italia, Asvis, Forum Nazionale Terzo Settore, Movimento non violento, Stati Generali delle Donne, BDO Italia, WWF, Legambiente, ecc.
Nei percorsi di accompagnamento alle amministrazioni regionali e provinciali sono stati coinvolti: ISTAT, ISPRA, e il CISIS sul tema degli indicatori di sostenibilità; Agenzia per la Coesione Territoriale e il Nucleo di valutazione e analisi per la programmazione del Dipartimento delle Politiche per la Coesione per l’integrazione delle strategie con il processo programmatico del periodo 2021/2027.
I percorsi di accompagnamento alle Città Metropolitane sono stati, invece, sviluppati in stretto raccordo con ANCI e in sinergia con le attività realizzate nell’ambito del progetto “Metropoli Strategiche” finanziato dal PON Governance e capacità istituzionale.
Inoltre, il MATTM DG CRESS ha siglato un accordo di collaborazione con l’Università di Roma Tre (capofila), in partenariato con La Sapienza e Tor Vergata, per il supporto scientifico ai lavori del Forum e dei Tavoli di Confronto attivati con le Regioni e Province Autonome, nonché con le Città Metropolitane come parte della L2-WP1.
Infine, è attiva una collaborazione con la Rete Europea per lo Sviluppo Sostenibile (European Sustainable Development Network – ESDN https://sd-network.eu/) finalizzata alla condivisione e scambio di esperienze con gli Stati Membri, nel cui ambito sono stati organizzati due workshop finanziati dalla L2-WP1 rivolti ad Amministrazioni centrali e regionali.
Risultati
L’esperienza ha sinora lavorato non in termini di realizzazione di prodotti, quanto di capacitazione e condivisione di esperienze e competenze. L’esperienza è servita come ambito di accompagnamento di una serie di iniziative promosse dal MATTM Ex DG SVI che hanno portato alla sigla di accordi di collaborazione con tutte le Regioni e la PA di Trento, oltre che con le 14 Città Metropolitane inerenti rispettivamente la definizione delle Strategie Regionali per lo Sviluppo Sostenibile e delle agende metropolitane per lo sviluppo sostenibile. Parallelamente, è stato lanciato il Forum per lo sviluppo sostenibile nelle modalità sopra descritte.
La Linea non prevede, dunque, la realizzazione di linee guida o altri documenti tecnici, sebbene si stia attualmente lavorando alla possibilità di produrre documenti di indirizzo comuni con altre linee del Progetto CReIAMO PA, in particolare legate all’adattamento al cambiamento climatico (Linea L5 ) e alle valutazioni ambientali (Linea LQS1).
Un’unica pubblicazione è stata sino a oggi prodotta in occasione dei workshop organizzati con la collaborazione della rete European Sustainable Development Network, che sintetizza i contenuti dell’Agenda 2030, della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e il ruolo della L2-WP1.
Tale scelta discendeva dalla volontà di realizzare una rete di attivatori istituzionali e sociali che assumesse la collaborazione come metodo di lavoro. A tal fine, è stato costituito dapprima il “Tavolo di confronto MATTM/Regioni e Province Autonome per l’attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile“, che raccoglie tutte le Regioni e Province Autonome e ha come obiettivo l’accompagnamento ai percorsi di definizione delle Strategie regionali per lo sviluppo sostenibile (art. 34 D.Lgs. 152/2006). Il Tavolo ha prodotto un documento di posizionamento nei confronti della programmazione 2021/27 che è stato presentato dalle Regioni partecipanti nell’ambito dei Tavoli partenariali relativi ai 5 Obiettivi di Policy tenutisi nel corso del 2019 e ha portato a una collaborazione con il Dipartimento per le politiche di coesione e l’Agenzia per la Coesione Territoriale finalizzato alla valutazione del contributo della politica di coesione agli obiettivi di sviluppo sostenibile. Attualmente, un percorso di affiancamento è dedicato all’approfondimento di questo tema nell’ambito del Tavolo di confronto MATTM/Regioni e Province Autonome.
Nel mese di aprile 2020, è stato costituito un altro Tavolo di confronto dedicato alle Città Metropolitane e finalizzato all’accompagnamento della definizione delle Agende metropolitane per lo sviluppo sostenibile. Anche questo Tavolo lavora con modalità analoghe a quello dedicato alle regioni e può godere di tre percorsi di affiancamento tematici nell’ambito del progetto.
L’esperienza prevede i seguenti risultati attesi:
- Integrazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 nelle politiche nazionali e regionali, territoriali e di settore;
- Maggiore coinvolgimento attivo delle Amministrazioni nel percorso di attuazione e di monitoraggio dell’Agenda 2030;
- Condivisione con le Regioni/Province Autonome e la società civile degli obiettivi e del percorso di attuazione e monitoraggio dell’Agenda 2030.
Gli indicatori di risultato e di impatto individuati per la presente linea di intervento sono illustrati di seguito.
Indicatore di risultato
- % Amministrazioni coinvolte che contribuiscono al percorso di declinazione dell’Agenda 2030 a livello regionale.
Tale indicatore viene misurato con il seguente metodo di calcolo:
∑ Amministrazioni che hanno redatto una Delibera di giunta/Atto amministrativo analogo per la definizione della struttura di governance della Strategia Regionale (es. cabina di regia intersettoriale) / ∑ Amministrazioni che hanno siglato Accordi di collaborazione con il MATTM per la Redazione di Strategie Regionali + ∑ Amministrazioni che prendono parte ai percorsi di affiancamento A2.3 (20 Amministrazioni) *100
– Il valore target è pari al 70% (15 Amministrazioni).
Indicatore di impatto
- % Amministrazioni coinvolte nel Progetto che definiscono percorsi di attuazione e monitoraggio dell’Agenda 2030 per verificare il contributo della Strategia Regionale agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Tale indicatore viene misurato con il seguente metodo di calcolo:
∑ Amministrazioni che hanno elaborato una Proposta di Strategia Regionale/Strategia Regionale / ∑ Amministrazioni che hanno redatto una Delibera di giunta/Atto amministrativo analogo per la definizione della struttura di governance della Strategia Regionale (es. cabina di regia intersettoriale) *100
– Il valore target è pari al 50% (12 Amministrazioni).
Il risultato raggiunto al 29 febbraio 2020 – quantificabile attraverso l’indicatore che correla il numero di Amministrazioni destinatarie che si sono dotate di una cabina di regia interistituzionale e intersettoriale per l’elaborazione e l’attuazione di una Strategia per lo sviluppo sostenibile con il numero complessivo di Regioni che hanno sottoscritto un accordo di collaborazione con il MATTM e partecipano alle attività di progetto – è pari al 75% e ripartito nel modo seguente:
- 10% Regioni meno sviluppate (Valore obiettivo previsto 20%): Puglia;
- 55% Regioni più sviluppate (Valore obiettivo previsto 45%): Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, PA di Trento, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto;
- 15% Regioni in transizione (Valore obiettivo previsto 10%): Abruzzo, Molise, Sardegna.
Pertanto, il valore atteso è stato raggiunto e superato.
Con riferimento alla valutazione degli impatti, questi vengono misurati con un indicatore che evidenzia il numero di Amministrazioni che si doteranno di un documento strategico per lo sviluppo sostenibile rispetto al numero complessivo di Amministrazioni che sono state coinvolte nei percorsi di affiancamento realizzati nell’ambito del progetto. La predisposizione di tali documenti è ancora in fase di svolgimento ed è, in parte, esito delle azioni di collaborazione e supporto attivate nell’ambito della Linea.
Al momento il valore dell’indicatore è quindi ancora pari a 0.
- Le attività di accompagnamento proposte si agganciano a una serie di iniziative e finanziamenti del MATTM, che stimolano i processi da accompagnare (innesco processi+accompagnamento come binomio efficace);
- Presenza di un mandato normativo quale incentivo alla partecipazione alle attività oggetto di accompagnamento;
- Capacità di ascolto delle Amministrazioni target e flessibilità continua rispetto alle esigenze rilevate;
- Spirito di adattamento del gruppo di lavoro e della dirigenza;
- Volontà e capacità di integrazione tra gruppi di lavoro afferenti linee diverse del progetto CReIAMO PA che va incontro alle esigenze di semplificazione e armonizzazione delle attività progettuali espresse dalle Regioni e Province Autonome;
- Capacità di trasformare le attività di linea, inizialmente previste come sperimentali e rivolte a un numero ristretto di amministrazioni destinatarie, in azioni inclusive che, lavorando su raggruppamenti, hanno garantito a tutte le amministrazioni aderenti di fruire delle opportunità offerte dal progetto.
Il progetto iniziale, a causa di una limitata disponibilità di risorse, prevedeva l’attivazione di percorsi sperimentali di accompagnamento rivolti alle amministrazioni che ne avessero fatto richiesta. Fin dalla presentazione dell’iniziativa ai potenziali destinatari è stato rilevato un forte interesse di un numero di Amministrazioni maggiore rispetto ai percorsi previsti. Ciò ha fatto sì che nella fase iniziale di implementazione delle attività siano emerse le seguenti criticità:
- necessità della definizione di una nuova modalità di lavoro che prevedesse la costituzione di “gruppi di regioni” cui dedicare le attività. Il raggruppamento è stato operato attraverso l’individuazione di alcuni temi di interesse comune tra i partecipanti, finalizzati alla sperimentazione di policy integrate per la sostenibilità. L’organizzazione dei raggruppamenti ha richiesto lo svolgimento di una lunga fase di ascolto con le Amministrazioni destinatarie nonché di un notevole sforzo di messa a sistema delle differenti iniziative realizzate nell’ambito della linea progettuale. La soluzione adottata ha però dato luogo a interessanti ambiti di collaborazione e alla definizione di provvedimenti e progettualità congiunte e di livello interregionale;
- la necessità di adattamento richiesta al gruppo di lavoro, in questo esercizio di ascolto e rimodulazione continui, è stata ulteriormente aggravata dalle difficoltà legate agli aspetti gestionali di un progetto complesso che, inevitabilmente, comportano una scarsa flessibilità e capacità di adattamento rispetto ai fisiologici mutamenti che intercorrono nell’arco di vita di un progetto pluriennale.
Elementi utili al trasferimento dell’esperienza
Il primo apprendimento riguarda l’utilizzo dell’intervento e degli strumenti resi disponibili dall’esperienza come parte di una visione strategica e di un’azione di sistema più ampia. Ciò consente di guadagnare credibilità agli occhi dei destinatari e di “ingaggiarli” in un lavoro condiviso di cui essi sono pienamente parte.
Ulteriore elemento di apprendimento è la necessità di accompagnare un processo strategico sviluppatosi in modo incrementale attraverso modalità operative altrettanto incrementali e flessibili. Il principale valore intrinseco di tali modalità risiede nella creazione di una vera e propria comunità di apprendimento. L’istituzione e il successivo consolidamento delle reti collaborative fra le Amministrazioni dei diversi livelli territoriali e fra loro e i rappresentanti della società civile ha consentito di creare delle basi solide per la costruzione di un processo di apprendimento continuo, in cui si annullano le differenze fra Amministrazione proponente e destinatari e lo scambio di metodi, pratiche e contributi diventa il presupposto per lo sviluppo di riflessioni condivise a livello nazionale e per il continuo rinnovamento degli interessi.
Parole chiave di tale processo sono:
- Evoluzione continua, in coerenza con i fabbisogni rilevati lungo tutto il processo attuativo;
- Resilienza, intesa come capacità del progetto, complessivamente inteso, di far fronte alle criticità e di adattarsi alle mutate esigenze dei destinatari piuttosto che del contesto di riferimento;
- Rafforzamento della capacità amministrativa ma anche della società civile di trovare spazi per un contributo attivo nella definizione delle policy per lo sviluppo sostenibile e la creazione di processi partecipati;
- Inclusione e multidisciplinarietà degli approcci, con l’arricchimento reciproco delle parti e l’accelerazione die processi di apprendimento collettivo;
- Integrazione, intesa come capacità di attivazione di relazioni interdipartimentali e intersettoriali, a tutti i livelli amministrativi, per la definizione di strategie integrate e capaci di incidere sulle tre dimensioni della sostenibilità.
- Il principale elemento di trasferibilità afferisce al metodo di lavoro, descritto nelle lezioni apprese e nei punti precedenti, in termini di attivazione di processi incrementali e adattivi, basati sull’ascolto. Si ritiene che tale metodo, fondato sulla collaborazione, possa essere trasferibile a soggetti e ambiti di attività anche molto distanti da quello di riferimento.
- Inoltre, l’interazione tra forme di accompagnamento, in questo caso fornite dal progetto, e finanziamento orientati e dedicati all’obiettivo di riferimento, consente la concentrazione dei finanziamenti e garantisce la massima attenzione degli interlocutori.
- Infine, si ritiene di particolare interesse la trasferibilità di alcuni dispositivi di interazione trasversali (istituzionali, come i Tavoli e con la società civile, come il Forum) intesi come piattaforme di integrazione, attraverso cui mettere a disposizione di diversi ambiti tematici una rete di interlocutori consapevoli, preparati e attivi che possa facilitare la trasmissione delle informazioni e la capacità di attivazione dei referenti tematici interni all’amministrazione di appartenenza.
Per quanto riguarda la diffusione dei risultati e delle attività realizzate, essi sono stati oggetto di discussione anche in numerosi eventi di carattere scientifico, quali ad esempio le Conferenze annuali dell’AISRE Associazione Italiana Scienze Regionali 2018, 2019, 2020 (https://aisre.it/) e lo European Sustainable Development Network Workshops and Conferences 2017, 2018, 2019 (https://sd-network.eu/). Inoltre, alcuni dei risultati sono raccolti in pubblicazioni scientifiche, quali il VI Rapporto Urban@IT (in corso di pubblicazione), Ecoscienza 2030 (Attuare l’Agenda 2030 in Italia: la Strategia Nazionale, 2019, https://arpae.it/dettaglio_documento.asp?id=7577&idlivello=1171), e inFORMAZIONE (Territori e Agenda 2030: l’occasione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, 2019).
- Testimonial/relatore nell’ambito di seminari o laboratori per scambio di esperienze
- Coaching alle amministrazioni che intendono implementare esperienze simili