Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA: L1 “Integrazione dei requisiti ambientali nei processi di acquisto delle amministrazioni pubbliche” – WP1 “Formazione e diffusione del green public procurement”

L’esperienza, realizzata nell’ambito del progetto CReIAMO PA, ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di modalità condivise di applicazione della normativa sugli appalti, integrata da principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale, attraverso la diffusione sul territorio nazionale di competenze per l’attuazione del Green Public Procurement (GPP), di strumenti tecnici per l’aggiornamento degli operatori della Pubblica Amministrazione responsabili dei processi di acquisto e attraverso azioni di formazione e affiancamento on the job.

La Linea L1-WP1 si articola nelle seguenti attività:

  • A1.1 Ricognizione sulla diffusione del GPP;
  • A1.2 Realizzazione di un percorso formativo in modalità e-learning teso a fornire gli strumenti conoscitivi e le metodologie per inserire i criteri ambientali e sociali nelle procedure di approvvigionamento di beni e servizi. Il percorso prevede moduli formativi separati e autonomi, ognuno dei quali si compone di una o più unità didattiche con rimando a eventuali approfondimenti e corredato da domande di verifica dell’apprendimento. Sono programmati, inoltre, webinar e workshop che, partendo dall’individuazione delle criticità ricorrenti nelle procedure di appalto e dall’analisi di casi specifici, mirano a sviluppare capacità tecnico-specialistiche in grado di far fronte alle principali criticità dell’azione pubblica e a coniugare le esigenze di integrazione dei principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale nelle procedure degli appalti pubblici. 
  • A1.3 Affiancamento on the job: sulla base delle manifestazioni di interesse espresse dai destinatari per la definizione/revisione degli strumenti di attuazione del GPP;
  • A1.4 Conferenze: realizzazione di un convegno di presentazione della L1WP1 e un convegno finale in cui presentare gli esiti delle attività svolte, i progressi compiuti, le criticità emerse e gli effetti dell’integrazione dei requisiti ambientali nelle procedure di acquisto della PA.

Esperienze

 

Motivazione e obiettivi:

Il Ministero dell’Ambiente ha adottato il “Piano d’Azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione” che prevede l’adozione, con successivi decreti ministeriali, di Criteri Ambientali Minimi (CAM) per conseguire gli obiettivi ambientali strategici di riferimento.
Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 50 del 2016, sono intervenute modifiche sostanziali alla disciplina dei CAM. Infatti, l’articolo 34 del medesimo decreto estende l’applicazione obbligatoria dei CAM a tutte le procedure di acquisto della PA, comprese quelle sotto soglia.
Come emerge da alcune indagini effettuate (cfr. Rapporto 2019 dell’Osservatorio appalti verdi) sono ancora poche le stazioni appaltanti che riescono a introdurre i CAM nei propri bandi di gara nonostante l’obbligo sia cogente.
Questo perché al mutare del succitato quadro normativo, non è seguito un consistente intervento informativo e formativo in grado di fornire agli operatori pubblici le competenze necessarie per introdurre i criteri di sostenibilità nei bandi di gara.
Un ulteriore ostacolo alla diffusione del GPP è rappresentato da modalità organizzative che ancora troppo raramente tengono conto della necessità di integrazione delle politiche ambientali nelle diverse politiche settoriali.

In questo contesto, in un’ottica di promozione dell’efficienza produttiva delle PA, l’obiettivo generale dell’esperienza è quello di favorire lo sviluppo di modalità condivise di applicazione della normativa sugli appalti per quanto riguarda l’inserimento dei requisiti ambientali nella documentazione di gara.
L’esperienza mira inoltre a superare la frammentazione dei ruoli e delle funzioni dei soggetti competenti andando a favorire il radicamento e la diffusione di una cultura amministrativa che coniughi i principi di tutela/salvaguardia con quelli di coesione/equità e di sviluppo/competitività.

Attività:
  • A1.1 Ricognizione sull’utilizzo del GPP, monitoraggio nell’applicazione e stima dei risultati.
  • A1.2 Attività di formazione: realizzazione di un percorso formativo erogato in modalità e-learning, webinar e workshop. È prevista la realizzazione di pubblicazioni contenenti gli esiti dei percorsi formativi attivati.
  • A1.3 Affiancamenti on the job: attivati sulla base delle manifestazioni di interesse espresse dalle Regioni e finalizzati allo sviluppo degli strumenti attuativi per l’applicazione del GPP. È previsto, inoltre, il trasferimento delle migliori pratiche sviluppate dalle regioni più avanzate, anche in relazione a gare complesse, con il coinvolgimento degli esperti che le hanno sviluppate.
  • A1.4 Conferenze e seminari: due eventi nazionali dedicati a presentare e discutere i risultati derivanti dalle attività formative, informative e di affiancamento svolte, i progressi compiuti, le criticità emerse e gli effetti dell’integrazione dei requisiti ambientali nelle procedure di acquisto della Pubblica Amministrazione.
 
Destinatari:

I principali destinatari sono le Amministrazioni regionali e locali e le centrali di acquisto. 
L’esperienza vede anche il coinvolgimento del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente. 

Modalità di selezione e attuazione dell’esperienza progettuale:
  • Affidamento in house
 
Soggetti coinvolti per l’elaborazione e la realizzazione:

I soggetti coinvolti nella fase di elaborazione sono stati:

  • l’ex Direzione Generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione europea – DG SVI in qualità di soggetto beneficiario;
  • la Direzione Generale per l’economia circolare (ECi) (ex DG Clima ed energia – DG CLE);
  • il Gruppo di lavoro interdirezionale composto da rappresentanti di tutte le direzioni generali del MATTM;
  • Sogesid S.p.A. (Ente in house) mediante il Gruppo di pilotaggio, composto da personale interno, e le Unità tecniche di supporto (UTS) operanti presso le diverse strutture del MATTM coinvolte nell’attuazione.

Oltre ai succitati soggetti, per la realizzazione delle attività è coinvolta Fondazione Ecositemi.

Gruppo di lavoro:

Personale interno al MATTM – Direzione Generale per l’economia circolare (DG ECi); Personale Sogesid S.p.A. mediante il Gruppo di pilotaggio e 2 Unità tecniche di supporto (UTS); Altro personale esterno: un tecnico del CNR.
Collaborazioni:

L’esperienza si sviluppa su una collaborazione già attiva tra il MATTM e le Regioni e Province Autonome con il Protocollo d’intesa MATTM – Conferenza Regioni e Province Autonome del 2/10/2017 e su una collaborazione con la rete delle Città Metropolitane.
La collaborazione con le citate Amministrazioni è un elemento fondamentale per la buona riuscita della L1-WP1; tutte le attività progettuali necessitano, infatti, del coinvolgimento dei referenti territoriali che sono il punto di riferimento per l’organizzazione delle diverse iniziative previste: la raccolta dei dati per l’indagine sull’attuazione del GPP, la diffusione dei moduli formativi e dei webinar, l’organizzazione dei workshop in loco e la raccolta delle manifestazioni di interesse per gli affiancamenti on the job.
I referenti territoriali vengono quindi coinvolti fin dalla fase di pianificazione delle attività attraverso riunioni periodiche in cui vengono condivise e discusse le modalità di attuazione e le tempistiche di dettaglio delle diverse attività progettuali. 


Risultati

 

Principali output realizzati dall’esperienza:

Nel corso dell’annualità 2019 sono stati realizzati i seguenti output:

  • 15 moduli didattici sul tema del Green Public Procurement da erogare in modalità e-learning;
  • Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione del GPP in Italia riferito all’anno 2018;
  • Documenti guida per lo sviluppo di strumenti di attuazione del GPP (schema di piano d’azione, schema di delibera).
Risultati attesi:

La L1-WP1 si propone di:

  • diffondere il GPP presso le Pubbliche Amministrazioni supportandole nello sviluppo e adozione degli strumenti di attuazione del GPP (piano d’azione; bando a ridotto impatto ambientale; modello per la riorganizzazione interna; protocollo di intesa sul GPP; delibera in tema GPP);
  • incrementare le conoscenze delle PA e delle centrali di acquisto in merito al ruolo degli acquisti pubblici verdi per assicurare la sostenibilità ambientale della produzione e del consumo di beni e  servizi e la razionalizzazione della spesa pubblica;
  • rafforzare le competenze degli operatori delle PA responsabili degli appalti e delle centrali di acquisto nell’utilizzo di procedure di GPP per l’integrazione di requisiti ambientali nella politica degli acquisti.

I risultati attesi sono quantificati attraverso l’indicatore di risultato che prevede il calcolo della percentuale di soggetti coinvolti che utilizzano i prodotti sviluppati/realizzati nell’ambito dello svolgimento delle attività progettuali. 
Tale indicatore viene quantificato rapportando la somma dei soggetti che hanno sviluppato strumenti di attuazione del GPP (Schema Piano d’Azione; Schema di bando; Schema di modello organizzativo interno; Protocollo di Intesa sul GPP; Schema di Delibera) al numero dei soggetti che hanno partecipato alle attività di formazione e affiancamento A1.2 e A1.3.
Il valore finale (a fine progetto) dell’indicatore di risultato è pari a 80%.
Il progetto prevede anche la quantificazione degli impatti rappresentati dal numero di soggetti coinvolti nel progetto che hanno implementato almeno uno strumento di attuazione del GPP. Il valore finale di questo indicatore di impatto è pari a 60%.

Risultati raggiunti:

Nel corso del 2019 non si sono registrati scostamenti e le attività progettuali hanno portato il 25% delle Amministrazioni coinvolte a sviluppare almeno uno strumento di attuazione del GPP (schema di piano d’azione in tema GPP, schema di delibera, bando a ridotto impatto ambientale). Tre di queste Amministrazioni – Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Liguria e il Comune di Bardonecchia per la Regione Piemonte – hanno anche adottato lo strumento di attuazione sviluppato andando a pubblicare il bando di gara a ridotto impatto ambientale sviluppato nell’ambito delle attività di formazione e affiancamento.

Nel 2019 sono state realizzate tutte le attività previste:

  • 15 moduli formativi fruiti da 400 soggetti;
  • 2 webinar sul CAM EDILIZIA: “Affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”;
  • 3 workshop territoriali a Venezia, Bologna e Palermo;
  • 6 affiancamenti on the job (Regione Liguria, Regione Friuli Venezia Giulia bando vestiario; Regione Friuli Venezia Giulia bando verde pubblico; Regione Piemonte; Comune di Bardonecchia; Roma Capitale);
  • 1 evento di lancio.
Punti di forza:
  • Presenza di una rete già consolidata di relazioni con referenti territoriali, Regioni e Città Metropolitane, solitamente i dirigenti responsabili dell’ufficio acquisti o dell’ufficio ambiente. I referenti territoriali sono fondamentali per il coinvolgimento delle amministrazioni locali e il coordinamento delle attività. 
  • Innovatività: le attività di formazione (FAD e webinar) sono erogate in modalità online consentendo una maggiore flessibilità dei contenuti e dell’erogazione rispetto alle esigenze dei destinatari.
  • Collaborazione con la linea di attività L4 del progetto Mettiamoci in RIGAAzioni integrate per la valorizzazione e l’applicazione del Life Cycle Assessment“. Le attività dei due progetti sono gestite in modo coordinato al fine di ottimizzare la collaborazione tra i referenti coinvolti, di ottimizzare le sinergie tra le attività e gli output.
  • Coinvolgimento di soggetti con competenze consolidate e multidisciplinari: le attività sono realizzate da soggetti con una consolidata esperienza in materia di GPP, di fondi comunitari e di assistenza in loco alle PA. 
Principali criticità:

L’esperienza maturata nella prima annualità ha consentito di individuare le seguenti criticità: 

  • Coinvolgimento non omogeneo tra le diverse Regioni: l’instabilità nella governance delle Regioni e le conseguenti eventuali riorganizzazioni degli Enti talvolta hanno causato un’interruzione dei rapporti tra il referente territoriale e il Ministero. Al fine di superare questa criticità, si è fatto uno sforzo particolare per individuare nuovi referenti e coinvolgerli nelle attività progettuali; 
  • Ritardo nell’avvio delle attività: l’attività progettuale è stata avviata nel 2019 in quanto si è ritenuto opportuno attuarla tramite l’individuazione, da parte dell’Ente attuatore, di un soggetto terzo esperto sull’argomento GPP. Grazie alla consolidata esperienza in materia di GPP e in materia di assistenza tecnica alle Pubbliche Amministrazioni, il soggetto individuato è stato in grado di accelerare i tempi di esecuzione delle attività e di eseguire tutte le attività nei tempi previsti.

Elementi utili al trasferimento dell’esperienza

 

Lezioni:

Per la fase di progettazione è stato fondamentale ricorrere a un gruppo di lavoro multidisciplinare in possesso di una profonda conoscenza delle tematiche progettuali sotto il profilo tecnico, giuridico e amministrativo, dello stato di attuazione degli strumenti proposti e delle criticità che ne ostacolano la diffusione.
Nella fase di attuazione si è rivelato cruciale disporre di una rete di referenti già consolidata e abituata a intraprendere percorsi condivisi nella materia oggetto dell’esperienza. La formalizzazione del rapporto di collaborazione tra i referenti regionali ha richiesto molto tempo ma è avvenuta in tempi precedenti all’ideazione della L1-WP1 grazie a una visione prospettica delle attività ordinarie ministeriali. Grazie a un approccio operativo consolidato, la rete dei referenti, seppur con saltuarie difficoltà, partecipa attivamente alle attività proposte.
L’attuazione delle attività si sta rilevando particolarmente efficace grazie all’adozione di un approccio innovativo che si propone di tarare le singole azioni formative in base alle esigenze specifiche dei diversi destinatari. I moduli formativi, tra di loro autonomi e disponibili in modalità e-learning asincrona, consentono a ogni utente di personalizzare il proprio percorso formativo scegliendo autonomamente tempi e modi di fruizione. Allo stesso tempo, i webinar e gli affiancamenti vengono progettati di volta in volta in base alle richieste e peculiarità dei destinatari.
Questo approccio è possibile anche grazie all’elaborazione di piani di lavoro di dettaglio entro il primo trimestre di ogni anno, piuttosto che unitariamente a inizio progetto, che consentono di tenere conto di eventuali criticità rilevate nel corso dell’anno precedente, di adottare necessarie misure correttive e di raccogliere le manifestazioni di interesse dei destinatari.

Trasferibilità:

Gli elementi di maggiore trasferibilità sono rappresentati da:

  • il corso di formazione e i webinar: l’innovatività costituita dall’erogazione in modalità online consente l’efficace e facile trasferibilità;
  • gli strumenti di attuazione del GPP: schema piano d’azione, schema di bando a ridotto impatto ambientale, schema di modello organizzativo interno, schema di protocollo di intesa, schema di delibera.
  • i report sullo stato di attuazione del GPP e sull’applicazione dei CAM. Le analisi forniscono un quadro attuativo degli acquisti verdi in Italia, anche dal punto di vista della programmazione e della diffusione delle politiche per il GPP, e possono quindi risultare molto utili per definire obiettivi precisi di ulteriori attività mirate di formazione, informazione e sensibilizzazione.
Supporto:
  • Testimonial/relatore nell’ambito di seminari o laboratori per scambio di esperienze