Empowerment Centri per l’Impiego
Piano di Empowerment per il personale dei Centri per l’Impiego (CPI) della Regione Lombardia
Il Piano di Empowerment dei Centri per l’Impiego (CPI) della Regione Lombardia è un progetto di rafforzamento della capacità dei CPI, che si articola in attività di analisi e mappatura dei servizi, formazione, affiancamento in coaching, e diffusione di buone pratiche.
Il progetto intende migliorare l’efficienza e l’efficacia dei Servizi pubblici per il lavoro incidendo sull’organizzazione delle strutture, sui servizi da erogare e sulle competenze del personale impegnato, coerentemente con le nuove disposizioni del D.Lgs. 150/2015 e con gli obiettivi fissati dalla Strategia Europa 2020 in tema di crescita e occupazione.
L’obiettivo è di sviluppare i sistemi gestionali e aggiornare le competenze dei dirigenti/responsabili e degli operatori (64 CPI e 823 unità potenziali tra dirigenti ed operatori), attraverso l’allineamento delle conoscenze, l’utilizzo di nuove strumentazioni realizzate nell’ambito del Piano di Empowerment, la standardizzazione dei livelli di servizi erogati e l’adeguamento delle competenze chiave degli operatori, così come previsto nella strategia regionale.
Esperienze
Il progetto si inserisce nel quadro della strategia regionale definita nel POR FSE 2014-2020, fortemente orientata a mettere in atto condizioni strutturali e di contesto necessarie per un funzionamento del mercato del lavoro regionale sempre più dinamico e inclusivo, al fine di ridurre le viscosità che rendono ancora difficoltose le fasi di transizione al lavoro per le persone, e la risposta alla domanda di lavoro per le imprese. In questo nuovo periodo di programmazione diventa quindi cruciale accompagnare il sistema dei Servizi per l’Impiego (SPI) con azioni che supportino la riqualificazione dei servizi offerti, investendo soprattutto sul capitale umano e sui sistemi organizzativi e di valutazione che sono alla base dell’erogazione dei servizi stessi. Il “Piano di Empowerment per il personale dei Centri per l’impiego della Regione Lombardia” si propone quindi di sostenere la Regione per il miglioramento delle qualità dei SPI, favorendo lo sviluppo dei sistemi gestionali e l’aggiornamento delle competenze dei dirigenti/responsabili e degli operatori dei CPI, operando un disegno di servizio coerente con la più recente normativa nazionale in tema di servizi per il lavoro.
Le finalità sono:
- Supportare la realizzazione di un processo di analisi e di autovalutazione dei servizi pubblici per il lavoro regionali, finalizzato ad evidenziare le azioni di miglioramento del servizio e le competenze da aggiornare e da sviluppare alla luce del quadro di riferimento dei servizi a livello nazionale e regionale, degli aspetti normativi e delle relative attribuzioni di funzioni e responsabilità tra i soggetti coinvolti.
- Potenziare il capitale umano regionale operante nei CPI attraverso lo sviluppo delle competenze di base, integrative e specialistiche.
Il progetto ha risposto poi ad alcune esigenze specifiche relative in particolare alla standardizzazione delle modalità operative dei 12 cluster regionali che raggruppano i 64 CPI e alla necessità di rispondere ad esigenze specifiche manifestate dall’utenza, queste ultime riguardanti sia attività di routine (ad esempio, l’accesso agli atti) che nuovi strumenti introdotti dalla normativa più recente (ad esempio, l’assegno di ricollocazione).
Le principali fasi di realizzazione del progetto si sviluppano mediante due Azioni:
A: Mappatura dei servizi e ricognizione delle competenze del personale dei CPI;
B: Empowerment del personale dei CPI.
Le attività hanno riguardato l’analisi e la mappatura di fabbisogni e procedure, formazione d’aula e a distanza, affiancamento in coaching, analisi di buone pratiche trasferibili tra i diversi CPI, sviluppo di nuovi strumenti operativi (come ad esempio linee guida per i funzionari).
Nel dettaglio sono previste le seguenti attività:
- analisi del contesto;
- mappatura dei servizi erogati dai CPI coinvolti dall’intervento per definire le competenze richieste e dei fabbisogni professionali dei dipendenti, ivi incluse quelle relative alle funzioni previste dall’art. 18 del D.Lgs. 150/2015 e relative alla sperimentazione dell’assegno di ricollocazione. Questa fase di mappatura e analisi, che coinvolgerà un campione statisticamente rappresentativo dell’universo dei CPI coinvolto, verrà impostata seguendo il modello metodologico proprio del Common Assessment Framework (CAF – Griglia Comune di Autovalutazione).
- individuazione o selezione dei dipendenti da coinvolgere nell’attività;
- attività di rilevazione dei livelli essenziali delle prestazioni in termini di carichi di lavoro sul personale dei Centri;
- analisi dei ruoli e delle esigenze organizzative, alla luce delle norme che attribuiscono nuovi compiti all’amministrazione in considerazione anche delle caratteristiche dell’organizzazione;
- definizione del piano di sviluppo e delle metodologie formative integrate, dei programmi di attività e dei loro contenuti, nonché scelta dei poli territoriali che raggrupperanno i CPI in cluster coerenti;
- mappatura delle buone pratiche dei CPI in termini di dote unica e di garanzia giovani, al fine di trasferire e diffondere le stesse a tutto l’universo dei CPI coinvolti;
- organizzazione e realizzazione delle attività formative e di supporto, sia in presenza che a distanza. A seguito delle attività di docenza in aula, è stato creato per i responsabili dei cluster regionali un ambiente online che permettesse a ex-discenti e docenti di interagire su alcuni temi, in modo da incentivare la creazione di una rete stabile di scambio di esperienze.
Dirigenti e Funzionari dei Servizi pubblici per l’impiego, stakeholder del settore.
- Affidamento in house
Formez PA: progettazione, realizzazione, coordinamento.
Sì
- Personale interno all’ente ed esterno (consulenti)
No
Risultati
Sono stati realizzati i seguenti prodotti:
- Report Mappatura dei servizi e ricognizione delle competenze personale dei CPI (autovalutazione, mappatura dei servizi, analisi ruoli ed esigenze organizzative, mappatura fabbisogni e competenze)
- Programmi di affiancamento formativo in presenza e a distanza
- Creazione di un ambiente online per la condivisione e discussione post-aula
- Elaborazione di linee guida per la standardizzazione dei servizi
- Proposta di nuovi strumenti di gestione delle politiche del lavoro
- Report di valutazione dell’attività erogata/visite studio.
Per quanto riguarda la formazione sono stati erogati:
- 4 corsi di formazione (UD – Unità Didattica)
- 20 aule totali (UD1=6, UD2=6, UD3=4, UD4=4)
- 46 gg. aula totali (UD1=18, UD2=12, UD3=8, UD4=8)
- 5 ore per gg. aula
- 230 ore totali (46 giornate x 5 ore)
I risultati attesi dell’Azione A “Mappatura dei servizi e ricognizione delle competenze del personale dei CPI” prevedono il sostegno della Regione Lombardia nel migliorare la qualità dei Servizi per l’impiego, favorendo lo sviluppo delle competenze dei Dirigenti e degli operatori dei Centri per l’Impiego e lo sviluppo di nuovi sistemi gestionali volti a supportare l’azione dei CPI nei confronti dei soggetti maggiormente colpiti dalla crisi economico – finanziaria, mediante l’adozione di specifiche misure e servizi.
L’Azione B “ Empowerment del personale dei CPI” persegue il miglioramento dei servizi in linea con gli standard delle prestazioni nei CPI coinvolti per i circa 823 operatori e dirigenti previsti dei 64 CPI lombardi, nonché lo sviluppo delle competenze integrative e specialistiche ritenute prioritarie e capaci di promuovere l’attivazione di “spazi di professionalizzazione”, utili ad accrescere l’efficacia, l’impatto e la capacità di networking dei diversi CPI regionali. Le attività avranno inoltre l’obiettivo di supportare il rafforzamento dei Servizi per l’impiego allo scopo di favorire la crescita e la qualità dei Servizi per il lavoro, concorrendo alla standardizzazione e all’efficienza dei livelli di servizi erogati all’utenza; la finalità è che tali azioni avvengano con una maggiore sinergia rispetto ad altre attivate nel settore a livello nazionale, ivi incluse quelle relative alle funzioni previste dall’art. 18 del D.Lgs. 150/2015 e alla sperimentazione dell’assegno di ricollocazione.
Sintesi risultati attesi:
- potenziamento delle competenze e dell’operatività dei dirigenti e dei funzionari dei CPI a seguito delle attività di mappatura dei servizi erogati e di affiancamento;
- individuazione delle competenze per le nuove funzioni previste;
- miglioramento dei servizi in linea con gli standard delle prestazioni nei CPI coinvolti per i circa 823 operatori e dirigenti dei 64 CPI Lombardi;
- individuazione e scambio delle migliori esperienze.
Sono stati raggiunti i principali obiettivi di progetto, sia attraverso le azioni di Mappatura dei Servizi per l’Impiego regionali e dei fabbisogni formativi, funzionali alla Crescita della qualità dei Servizi per il lavoro in Regione Lombardia, che mediante una maggiore standardizzazione dei livelli dei Servizi, attraverso il coinvolgimento degli operatori e dirigenti dei CPI lombardi nelle attività di affiancamento e formative.
Tra i risultati raggiunti si segnalano:
- Il coinvolgimento di tutti i CPI del territorio lombardo, elemento funzionale alla standardizzazione delle procedure, oltre che alla mappatura ed emersione di buone pratiche
- Sono stati rilasciati 316 attestati di partecipazione, con circa 593 partecipanti totali.
- Coaching
Il progetto è stato efficace ed ha individuato i suoi punti di forza nell’attivare delle azioni di standardizzazione delle procedure, che sarà completata con un’azione di coaching territoriale per rendere omogenei i processi lavorativi.
L’emersione di buone pratiche ha permesso di proporre modalità di miglioramento sia dei servizi che dei processi che erano già operativi in alcuni CPI.
Il progetto ha permesso inoltre una differenziazione delle attività di rafforzamento della capacità, prevedendo lo sviluppo e la diffusione di strumenti a diversi livelli di avanzamento. Il Piano ha infatti incluso sia l’elaborazione di linee guida per procedure di routine utili a tutti i Centri per l’Impiego (come ad esempio la gestione dell’accesso agli atti), sia la sperimentazione di strumenti specifici per i centri più avanzati (come l’analisi dei fabbisogni prospettici o nuovi strumenti di incrocio tra domanda e offerta di lavoro).
I maggiori fattori di criticità si sono verificati (in fase d’aula) a seguito delle aspettative dei CPI regionali di essere incorporati, di fatto, nell’apparato regionale; tale condizione non si è attuata, con un conseguente riflesso partecipativo degli iscritti che tuttavia non ha intaccato l’impianto generale, i risultati attesi e gli obiettivi formativi, comunque raggiunti. A fronte di una ridefinizione della programmazione concordata con la Committenza, le attività didattiche hanno previsto quindi una riorganizzazione e nuova suddivisione delle attività formative. Il progetto è tuttora in corso e dati sono in fase di elaborazione.
Elementi utili al trasferimento dell’esperienza
Si suggerisce fortemente di effettuare, ex ante, una approfondita Analisi dei fabbisogni, indispensabili per un congruo sviluppo delle azioni progettuali, anche vincendo le eventuali difficoltà e/o resistenze delle amministrazioni destinatarie.
Qualora impossibile, un’alternativa utile è quella di proporre una fase di coaching preliminare alle attività formative d’aula. Questo permetterebbe un’analisi dei fabbisogni effettuata sul campo. Questa attività costituisce un rafforzamento immediato dei Centri, e – al contrario delle attività di rilevazione dei fabbisogni – non viene percepita come un appesantimento del loro lavoro.
Questa fase di coaching preliminare permetterebbe di rafforzare non solo le attività di formazione vere e proprie, ma anche di far emergere già all’inizio del progetto pratiche virtuose utili al trasferimento tra uffici e direttamente applicabili nella fase di affiancamento in coaching a chiusura delle attività.
Un’ultima lezione riguarda l’importanza della formazione dei coach, soprattutto al fine di evitare che si sostituiscano al lavoro dei funzionari dei Centri, con il rischio di limitare l’aumento di capacità al solo periodo di presenza del coach.
Il progetto ha già programmato tra le sue attività azioni finalizzate al trasferimento delle esperienze attraverso la mappatura delle buone pratiche dei CPI in termini di dote unica e di garanzia giovani al fine di diffondere le stesse a tutto l’universo dei CPI coinvolti. Sono inoltre state previste giornate di laboratorio/workshop volte al trasferimento delle competenze acquisite durante le azioni di empowerment formativo e attività di coaching, con l’obiettivo di standardizzare tutti i processi lavorativi nell’ambito dei CPI e quindi ad accrescerne la trasferibilità.
Per quanto riguarda gli elementi trasferibili a progetti simili, si segnalano:
- La creazione di un ambiente online di discussione e interazione dopo le attività formative al fine di incentivare la rete dei cluster
- L’elaborazione di linee guida operative per gestire specifiche esigenze dell’utenza in maniera omogenea tra i diversi centri
- Gli strumenti sviluppati, sia quelli organizzativi e amministrativi che quelli relativi alle politiche del lavoro, con il caveat del livello di avanzamento del contesto target dell’intervento.
- La previsione di strumenti di rafforzamento di capacità adatti a diversi livelli di sviluppo organizzativo
- La definizione di linee guida per i coach al fine di guidare le attività di affiancamento
- Testimonial/relatore nell’ambito di seminari o laboratori per scambio di esperienze
- Coaching alle amministrazioni che intendono implementare esperienze simili
Allegati
Progetto CPI Lombardia- Materiali UD1 Trasparenza e diritti di accesso Progetto CPI Lombardia – Materiali UD1 Il regime di responsabilità dei dipendenti