Competenze per le Valutazioni Ambientali
Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA: LQS1 “Valutazioni Ambientali”
Realizzata nell’ambito del Progetto CReIAMO PA, l’esperienza è tesa a migliorare la capacità delle Pubbliche Amministrazioni di svolgere le procedure di valutazione ambientale in modo efficace e semplificato, mediante l’applicazione di criteri uniformi su tutto il territorio nazionale.
La sua azione è finalizzata a garantire un’adeguata informazione sulle procedure di valutazione ambientale per facilitare la partecipazione attiva dei cittadini, ad accrescere le competenze tecniche e procedurali sulle valutazioni ambientali e a condividere gli esiti delle attività di monitoraggio ambientale. Le attività realizzate includono l’organizzazione di seminari, workshop e tavoli tecnici, l’elaborazione di documenti metodologici e di indirizzo, e la realizzazione di attività di accompagnamento, affiancamento e supporto alle amministrazioni.
La Linea LQS1 si articola in cinque Azioni di Sostegno:
- AQS1.1 Rafforzamento delle competenze e qualità della documentazione tecnica;
- AQS1.2 Integrazione dei procedimenti e dei processi;
- AQS1.3 Semplificazione della struttura amministrativa ed adeguamento normativo;
- AQS1.4 Trasparenza e Partecipazione;
- AQS1.5 Rafforzamento della governance ambientale per il monitoraggio ambientale degli effetti significativi connessi all’attuazione dei piani e dei programmi e alla realizzazione dei progetti.
Esperienze
Le valutazioni ambientali sono processi partecipati finalizzati a garantire elevati livelli di protezione e di tutela dell’ambiente e delle popolazioni, attraverso l’analisi preventiva dei possibili effetti derivanti dall’attuazione di piani e programmi (VAS) e dalla realizzazione di progetti (VIA).
Le azioni attuate nel periodo 2007-2013 a valere sui Programmi Operativi “Governance e Azioni di Sistema” (FSE) e “Governance e Assistenza Tecnica” (FESR) per il rafforzamento della capacità di governare gli aspetti procedurali e tecnici di tali processi, hanno contribuito a definire modalità e strumenti per razionalizzare le procedure di valutazione ambientale e per migliorarne la qualità.
Sulla base della esperienza sopra citata, alla luce dei fabbisogni individuati nell’ambito dei Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA) e delle importanti novità introdotte nella disciplina di VIA dalla nuova Direttiva 2014/52/UE, recepita con il D.Lgs. 104/2017, persistono ancora delle criticità a cui se ne sono aggiunte ulteriori connesse all’attuazione della nuova normativa, che non consentono di svolgere con efficacia ed efficienza i processi di valutazione ambientale e che rappresentano la motivazione principale della linea d’intervento.
Di seguito si descrivono le motivazioni e gli obiettivi specifici alla base delle cinque attività della Linea di Progetto:
- Motivazione: insufficiente qualità delle valutazioni.
Obiettivo: la qualità non sempre adeguata della documentazione tecnica prodotta dai proponenti nonché degli atti amministrativi che contengono le decisioni finali di VIA e di VAS, determina la necessità di un rafforzamento delle professionalità nelle Pubbliche Amministrazioni coinvolte nei processi di valutazione e di strumenti che supportino i proponenti nella redazione della documentazione necessaria allo svolgimento delle valutazioni, garantendo standard minimi omogenei di qualità. - Motivazione: scarsa integrazione dei procedimenti e dei processi tra le Valutazioni Ambientali (VAS-VINCA, VIA-VINCA, VAS-VIA, ecc.) che comporta un duplicarsi di attività con il conseguente aumento di tempi, costi e oneri amministrativi.
Obiettivo: necessità di integrare, per quanto possibile, i processi di valutazione ambientale, garantendo l’inserimento delle considerazioni ambientali lungo l’intero processo decisionale. - Motivazione: complessità della struttura amministrativa che comporta un’eccessiva durata dei procedimenti di valutazione ambientale rispetto a quanto stabilito dalla normativa.
Obiettivo: esigenza sia di ridurre l’attuale complessità amministrativa, individuando nuove modalità organizzative, sia di superare la disomogenea applicazione sul territorio nazionale delle norme relative alla VAS ed alla VIA. - Motivazione: scarsa diffusione delle informazioni e scarsa partecipazione nei processi di valutazione ambientale.
Obiettivo: al fine di permettere una partecipazione consapevole ai processi decisionali, assicurando un maggiore coinvolgimento sia dei soggetti con competenze ambientali (SCA) sia dei cittadini durante le diverse fasi dello svolgimento dei processi di valutazione ambientale, risulta necessario massimizzare i livelli di trasparenza ed informazione. - Motivazione: difficoltà nell’attuazione del monitoraggio ambientale, sia in ambito VAS sia in ambito VIA, a causa dell’assenza di una governance forte e condivisa e di una base informativa comune che consenta il riuso dei dati di monitoraggio predisposti nell’ambito dei diversi processi di valutazione ambientale.
Obiettivo: necessità di supportare le Pubbliche Amministrazioni (Regioni e Enti locali) nell’attuazione dei processi di monitoraggio ambientale.
AQS1.1 – Rafforzamento delle competenze e qualità della documentazione tecnica attraverso attività formative, incontri, tavoli tecnici e workshop a supporto delle strutture regionali, provinciali e comunali responsabili dei processi di valutazione ambientale. Predisposizione di documenti contenenti indirizzi operativi, metodologie avanzate e criteri di supporto alle decisioni basati su standard internazionali, quadri ambientali di riferimento volti ad ottenere una maggiore qualità della documentazione tecnica.
AQS1.2 – Integrazione dei procedimenti e dei processi attraverso l’attuazione di percorsi a supporto delle strutture regionali, provinciali e comunali responsabili dei processi di valutazione ambientale attraverso workshop, incontri tecnici e scambi di esperienze finalizzati a migliorare l’efficacia delle procedure integrate VAS/VINCA, VIA/VINCA, VAS/VIA, nonché attraverso la predisposizione di documenti di indirizzo.
AQS1.3 – Semplificazione della struttura amministrativa ed adeguamento normativo attraverso attività di accompagnamento e supporto alle Regioni per il corretto recepimento della Direttiva 2014/52/UE, la predisposizione di un documento contenente gli indirizzi operativi per l’attuazione della Direttiva 2014/52/UE a livello regionale e locale e di un documento finale di verifica sull’efficacia degli indirizzi e delle attività svolte.
AQS1.4 – Azioni a sostegno della Trasparenza e Partecipazione nelle valutazioni ambientali mediante l’organizzazione di workshop e seminari tecnici per sensibilizzare autorità competenti, autorità procedenti e proponenti sulla necessità di un maggiore coinvolgimento di stakeholder e cittadini; predisposizione e sperimentazione di una “Carta di intenti” per l’attuazione di processi di valutazione ambientali trasparenti e realizzazione di un documento di raccolta di buone pratiche; affiancamenti alle amministrazioni regionali per fornire un supporto tecnico-scientifico per una corretta ed efficace informazione al cittadino, alle associazioni ed alle PP.AA. sullo stato dei procedimenti in valutazione, sullo stato di attuazione dei piani/programmi e di realizzazione dei progetti, sulle loro ricadute in termini di effetti ambientali.
AQS1.5 – Rafforzamento della governance ambientale per il monitoraggio ambientale degli effetti significativi connessi all’attuazione dei piani e dei programmi e alla realizzazione dei progetti attraverso l’organizzazione di tavoli e incontri tecnici, affiancamenti con Regioni e Province Autonome per definire attori e relativi ruoli, contenuti, modalità di raccolta, tempi e strumenti per le attività di monitoraggio degli effetti significativi connessi all’attuazione dei piani e dei programmi e alla realizzazione dei progetti; sperimentazione di strumenti a supporto delle valutazioni ambientali in uso presso altre PP.AA. per testarne l’efficacia e la replicabilità a diversi contesti territoriali; predisposizione di documenti di indirizzo a supporto delle attività di monitoraggio ambientale.
- Funzionari di amministrazioni regionali/locali (autorità competenti dei procedimenti di valutazione ambientale VAS e VIA);
- Proponenti di piani/programmi/progetti;
- Altre amministrazioni centrali;
- Associazioni di categoria;
- Ordini professionali.
- Affidamento in house
I soggetti coinvolti nella fase di elaborazione del progetto sono stati:
- Direzione generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo (CreSS) (ex Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione Europea – DG SVI) in qualità di soggetto beneficiario;
- Direzione generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo (CreSS) (ex Direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali DG VA);
- Segreteria Tecnica del Ministro;
- Gruppo di lavoro interdirezionale (GdLI), costituito da dirigenti e funzionari delle diverse strutture del MATTM coinvolte nell’attuazione del Progetto, con il compito di indirizzare e condividere le azioni di integrazione ambientale da realizzare a valere sui fondi SIE.
I soggetti coinvolti nella fase di realizzazione del progetto sono stati:
- Sogesid S.p.A. (Ente in house) mediante il Gruppo di pilotaggio, composto da personale interno, e le Unità tecniche di supporto (UTS) operanti presso le diverse strutture del MATTM coinvolte nell’attuazione del Progetto;
- Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).
Sì
- Agenzia per l’Italia Digitale (AgID);
- IAIA Italia – Sezione italiana della International Association for Impact Assessment.
Risultati
Le attività di progetto prevedono diverse tipologie di output quali moduli formativi frontali, affiancamenti on the job, workshop, scambi di esperienze, tavoli e incontri tecnici destinati, oltre che alle Regioni e alle Province Autonome, anche alle Associazioni di categoria e agli Ordini professionali. Attraverso questi strumenti avviene il trasferimento di know-how e la condivisione di conoscenze e di “buone prassi”.
Attraverso le attività sopra indicate si è arrivati alla coprogettazione e condivisione dei seguenti documenti, anch’essi output di progetto:
- Indirizzi operativi per l’applicazione dell’art. 27 bis, D.Lgs. 152/2006: il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale;
- Carta d’intenti per la trasparenza e la partecipazione nelle valutazioni ambientali;
- Indirizzi operativi per la definizione di determinate tipologie progettuali elencate nell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006;
- Traduzione delle linee guida della Commissione europea per la predisposizione dello Studio di Impatto Ambientale – Direttiva 2011/92/UE, come modificato dalla Direttiva 2014/52/UE.
La linea LQS1 quantifica i risultati attesi attraverso l’indicatore di risultato che prevede il calcolo della percentuale di soggetti coinvolti nel Progetto che utilizzano i prodotti sviluppati/realizzati (metodologie, strumenti, modelli, linee guida, ecc.) e/o le buone pratiche diffuse a seguito dello svolgimento delle attività progettuali. La modalità di calcolo di tale indicatore prevede:
- ∑ Soggetti che hanno coprogettato/condiviso/utilizzato i prodotti sviluppati/realizzati (metodologie, strumenti, modelli, linee guida, ecc.) e/o le buone pratiche diffuse dal Progetto / ∑ Soggetti coinvolti *100
Il valore finale (a fine progetto) dell’indicatore di risultato è pari a 50%.
Nota: Il denominatore nell’espressione su riportata è stato considerato pari a 50 poiché si prevede di coinvolgere – per l’intera durata del progetto – circa 50 tra Pubbliche Amministrazioni (Regioni/Province), Proponenti di piani/programmi/progetti, altre Amministrazioni centrali, Associazioni di categoria.
Il risultato raggiunto al 29 febbraio 2020, e quantificabili attraverso l’indicatore di risultato come descritto nella sezione precedente, è pari al 40% così ripartito:
- 8% Regioni meno sviluppate (Valore obiettivo previsto 15%): Basilicata, Campania, Puglia e Regione Siciliana;
- 26% Regioni più sviluppate (Valore obiettivo previsto 28%): Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto;
- 6% Regioni in transizione (Valore obiettivo previsto 7%): Abruzzo e Sardegna.
Oltre alle Regioni sopra indicate, sono stati coinvolti ISPRA, Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Tutti i soggetti su riportati hanno coprogettato/condiviso/utilizzato i seguenti prodotti realizzati:
- Indirizzi operativi per l’applicazione dell’art.27 bis, D.Lgs. 152/2006: il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale;
- Carta d’intenti per la trasparenza e la partecipazione nelle valutazioni ambientali;
- Indirizzi operativi per la definizione di determinate tipologie progettuali elencate nell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006:
- Traduzione delle linee guida della Commissione europea per la predisposizione dello Studio di Impatto Ambientale – Direttiva 2011/92/UE, come modificato dalla Direttiva 2014/52/UE.
Inoltre, attraverso le attività di affiancamento e gli incontri tecnici realizzati nell’ambito delle azioni AQS1.4 e AQS1.5, sono stati raggiunti i seguenti risultati:
- Regione Siciliana:
Nuovo portale tematico regionale realizzato utilizzando la struttura di interfaccia e organizzazione dei contenuti del Portale Nazionale VAS-VIA-AIA, considerata una best practice a livello europeo
(va.minambiente.it https://si-vvi.regione.sicilia.it/viavas/index.php/it/): - Regione Toscana:
Pubblicazione sul sito istituzionale della Regione Toscana nella pagina dedicata alla Documentazione e linee guida sulla VIA del documento di indirizzo prodotto nell’ambito dell’attività progettuale AQS1.1 “Indirizzi operativi per la definizione di determinate tipologie progettuali elencate nell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006
(https://regione.toscana.it/-/documentazione-e-linee-guida); - Regione Liguria:
Nell’ambito dell’iniziativa organizzata dalla Regione Liguria il 18 febbraio 2020 “Le procedure di Valutazione Ambientale in Liguria”, dedicata alla formazione e al confronto con tutti i soggetti coinvolti nelle procedure di VIA regionale (PAUR), è stato illustrato e condiviso il documento di indirizzo “Indirizzi operativi per l’applicazione dell’art.27 bis, D.Lgs.152/2006: il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale” favorendone la divulgazione (il link al programma dell’evento è disponibile nella sezione ‘Materiali didattici e presentazioni’).
- Creazione di una consolidata rete di relazioni che, oltre ai membri dell’Unità Tecnica Specialistica LQS1, comprende i funzionari e i dirigenti regionali e ministeriali competenti in materia di valutazioni ambientali, consentendo il confronto e la condivisione delle esperienze delle diverse realtà regionali;
- Grazie alla collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) si sta promuovendo il riuso, come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, di software sviluppati dalle PP.AA. a livello regionale e statale, funzionali ad una più efficace gestione delle informazioni e dei dati relativi alle valutazioni ambientali;
- La collaborazione con IAIA Italia, che ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con la ex Direzione Generale per le valutazioni e autorizzazioni ambientali del MATTM, ha permesso di avviare con alcune Regioni la sperimentazione di strumenti innovativi e-gov di supporto alle decisioni per le valutazioni ambientali (VIA e VAS);
- Sono state avviate significative attività di collaborazione con le linee di intervento del Progetto CReIAMO PA L2 Supporto all’integrazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale nelle azioni amministrative finalizzate all’implementazione di strategie nazionali – WP1 Attuazione e monitoraggio dell’Agenda 2030 (L2WP1) e LQS2 Rafforzamento della capacità amministrativa in materia di VIncA (Valutazione d’Incidenza Ambientale).
Sulla base delle esperienze maturate nella prima annualità di progetto, sono emerse alcune criticità connesse alle tipologie di output previste dalla programmazione quinquennale originaria, risultate poco efficaci o inadatte.
Al fine di migliorare l’efficacia delle azioni della Linea di Intervento LQS1, è stata proposta una diversa ripartizione del numero di output delle singole attività e/o la modifica di alcune tipologie di output. In particolare, si segnala che:
- l’attività AQS1.1, relativa alla qualità delle valutazioni ambientali, riscontrata l’esigenza di incrementare le competenze tecniche dei diversi soggetti coinvolti (PP.AA., proponenti, professionisti), è stata significativamente potenziata;
- l’attività AQS1.3, relativa alla semplificazione amministrativa e all’adeguamento normativo, è stata potenziata per facilitare la corretta interpretazione ed attuazione della normativa, migliorare le modalità di gestione amministrativa delle procedure di valutazione ambientale e superare la disomogenea applicazione sul territorio nazionale delle disposizioni vigenti;
- l’attività AQS1.4, relativa alla trasparenza e partecipazione nelle valutazioni ambientali, è risultata di minor interesse da parte delle amministrazioni coinvolte, per cui è stato proposto un suo ridimensionamento prevedendo sia un numero minore di affiancamenti che una diversa tipologia di prodotti;
- per tutte le attività della Linea LQS1 si è proposta la riduzione dei seminari in quanto considerati troppo impegnativi in termini di risorse (tempi e costi) a fronte di una scarsa efficacia rispetto ad altre tipologie di output già sperimentate (workshop, incontri/tavoli tecnici);
- per le attività AQS1.1, AQS1.2, AQS1.5 sono stati introdotti incontri tecnici/sessioni di lavoro che prevedendo l’interazione con un numero ridotto di destinatari, consentono l’approfondimento di tematiche di specifico interesse a livello territoriale e/o settoriale.
Elementi utili al trasferimento dell’esperienza
Per la progettazione, oltre alla profonda conoscenza ed esperienza operativa sia sotto il profilo tecnico che giuridico-amministrativo sulle tematiche progettuali, è fondamentale disporre di una visione integrata e prospettica delle attività di Progetto:
- le Valutazioni Ambientali rappresentano un tema fortemente trasversale e integrato alle altre tematiche ambientali ma anche agli aspetti economico-sociali che governano le trasformazioni territoriali a tutti i livelli e lo sviluppo del settore infrastrutturale e produttivo del Paese. L’integrazione con altre tematiche, sia ambientali che economico-sociali direttamente e indirettamente attinenti, è fondamentale per consentire le necessarie sinergie di obiettivi e azioni, evitando allo stesso tempo possibili conflittualità, sovrapposizioni o duplicazioni. È pertanto auspicabile una “cabina di regia” che faciliti, nella fase di predisposizione delle proposte progettuali, le necessarie interazioni e sinergie tra le diverse iniziative progettuali aventi obiettivi e attività di interesse comune.
- gli scenari di riferimento utilizzati per la progettazione possono subire importanti cambiamenti nel periodo di attuazione del Progetto di cui è necessario tenere conto: la valutazione preventiva delle possibili evoluzioni, sia dal punto di vista normativo che tecnico, è una condizione necessaria per progettare con una visione prospettica che possa orientare le specifiche attività da svolgere anche in funzione di possibili cambiamenti di scenari nel medio termine, per quanto ragionevolmente prevedibili, ovvero per garantire margini di flessibilità per l’adattamento delle attività di progetto alle possibili mutate condizioni a contorno.
Per l’attuazione, alcuni aspetti chiave condizionano la buona riuscita del Progetto rispetto ai risultati attesi, di seguito elencati senza un ordine specifico rispetto alla rilevanza:
- disporre di un Team di Progetto numericamente adeguato alle attività da svolgere, con elevate competenze e comprovate esperienze operative nelle tematiche progettuali, con spiccata attitudine al lavoro di squadra e alla condivisione, con capacità relazionali con i soggetti coinvolti e nei diversi contesti operativi;
- divulgare il Progetto sin dalle fasi iniziali con azioni di comunicazione su ampia scala per spiegare gli obiettivi e i benefici attesi, coinvolgendo tutti gli attori;
- stimolare i diversi soggetti coinvolti valorizzandone le esperienze e il ruolo propositivo come fulcro delle attività, affinché il Progetto sia vissuto non come imposizione e come onere ma come reale opportunità di crescita attraverso lo scambio di esperienze;
- “accorciare le distanze” tra le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali e tra le Pubbliche Amministrazioni e gli altri stakeholder favorendo l’interazione, il confronto e la leale collaborazione;
- capacità di adattare le singole azioni programmate ai diversi contesti e destinatari tarando adeguatamente la portata dei temi da affrontare e gli strumenti da utilizzare in base alle specifiche esigenze attraverso il confronto preliminare e propedeutico alla realizzazione delle attività (calarsi nella specificità del contesto in cui si opera);
- mantenere una solida e attiva rete di rapporti con i diversi soggetti coinvolti, per garantire la continuità e la costante informazione sullo sviluppo del Progetto, anche attraverso i siti web istituzionali ed altri strumenti, diretti e indiretti.
La rete di relazioni che si instaura tra i soggetti coinvolti nelle attività progettuali, rappresenta il presupposto della trasferibilità e riproducibilità delle iniziative sia nell’ambito delle attività di formazione che nel confronto e nello scambio di esperienze, operando una disseminazione indiretta dell’azione progettuale anche su altre PP.AA.
Tra le azioni da porre in essere per la trasferibilità si evidenzia:
- l’individuazione di “temi chiave” di interesse comune a tutti i destinatari affinché possano essere utilmente replicati e divulgati ai diversi soggetti coinvolti per garantire capacità ed approcci omogenei, sia nell’azione amministrativa che nell’analisi e nella valutazione tecnica;
- la predisposizione di programmi di attività modulari sui temi che rappresentano il “core business” della Linea di Progetto, partendo dalle esperienze più significative maturate;
- la mappatura dei percorsi di attuazione delle diverse iniziative progettuali e degli step più rilevanti, sia tecnici che gestionali, evidenziando punti di forza e di debolezza.
- Testimonial/relatore nell’ambito di seminari o laboratori per scambio di esperienze
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