La Danimarca è al primo posto nella digitalizzazione del settore pubblico, come testimonia il Rapporto 2018 sull’e-government realizzato dalle Nazioni Unite. Nonostante questo, il governo danese non intende “sedersi sugli allori” e si dà obiettivi ambiziosi affinché il settore pubblico possa tenere il passo con le aspettative di cittadini e imprese, adattandosi alla rapida trasformazione digitale della società.
Nell’ambito della Coherency Reform of the Public Sector, il governo sta lanciando una nuova iniziativa: World-class digital services. Dunque servizi digitali all’avanguardia, basati su tecnologie emergenti che porteranno sempre maggiori benefici ai cittadini. Ad esempio entro il 2020 in Danimarca la patente di guida sarà dematerializzata e diventerà un’app sullo smartphone. Entro i confini danesi sarà sufficiente il codice personale o l’impronta digitale per accedere al documento sullo smartphone e mostrarlo alla polizia.
Il livello di digitalizzazione è attualmente molto elevato: i cittadini danesi sono abituati a contattare il settore pubblico “da casa”, che si tratti di leggere le comunicazioni ufficiali del comune o di richiedere una borsa di studio governativa o di beneficiare di un alloggio, tutto può essere fatto in digitale. Tanto per dare qualche dato, sono 760 milioni le transazioni NemID (sistema di identità e firma digitale) effettuate dai cittadini nel 2017; il 91% dei cittadini oltre i 15 anni di età è registrato al Digital Post (servizio di posta digitale per le comunicazioni con gli enti pubblici); l’86% della popolazione tra i 16 e gli 89 anni ha cercato informazioni sui siti Web pubblici nell’ultimo anno; 126 milioni di messaggi sono stati inviati tramite Digital Post a cittadini e imprese nel 2017. L’ampio uso del digitale obbliga il settore pubblico a fare un ulteriore sforzo nello sviluppo dei servizi per rispondere alle esigenze di una cittadinanza abituata anche agli elevati standard del settore privato. Tre le direttrici della strategia del governo: trasparenza, servizi digitali su misura, diffusione rapida di tecnologie all’avanguardia.
Come sottolineato dallo stesso Ministro dell’Innovazione danese, Sophie Løhde, “Naturalmente, è essenziale per il governo che la digitalizzazione avvenga in un quadro chiaro e che venga mantenuto il rispetto della privacy dell’individuo, anche nel mondo digitale. Pertanto, il governo danese garantirà una maggiore attenzione all’etica dei dati e un loro uso più trasparente nel settore pubblico. L’obiettivo è aumentare il livello di fiducia dei cittadini nel modo in cui le amministrazioni utilizzano e condividono i dati.”
Inoltre in considerazione del fatto che sviluppare servizi di alta qualità richiede un elevato grado di innovazione, il governo farà in modo che il settore pubblico acceleri le fasi di testing e applicazione di nuove possibilità tecnologiche e soluzioni digitali nel campo del welfare, ad esempio istituendo un fondo di investimento di 410 milioni di DKK. Altro obiettivo è rendere la Danimarca precursore nell’uso dell’intelligenza artificiale (AI).