L’iniziativa intende completare le azioni di tipo materiale e infrastrutturale avviate nell’ambito dell’ “Agenda Digitale”, con misure volte al rafforzamento delle competenze digitali e al miglioramento della governance tra Amministrazioni centrali e regionali per garantire la piena interoperabilità dei sistemi e dei servizi.
A tal fine, AgID ha messo a disposizione delle Amministrazioni stesse servizi e strumenti diversificati, oltre ad azioni mirate di affiancamento.
Il progetto, con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro, si basa su quattro linee di intervento che prevedono la realizzazione di:
- livelli (layer) di accesso ai servizi online;
- livelli (layer) degli ecosistemi verticali;
- infrastrutture di interoperabilità delle banche dati nazionali e trasversali;
- meccanismi di supporto e di controllo.
Le attività previste sono state avviate in concomitanza con il Piano Triennale per l’Informatica e la Pubblica Amministrazione 2017-2019 e, in un secondo momento, integrate con il successivo Piano 2019-2021.
La virtuosità del Progetto si è confermata anche durante il difficile periodo dovuto all’emergenza Covid-19; l’Agenzia per l’Italia Digitale ha infatti posto l’accento su alcune attività ritenuti cruciali per affrontare il cambiamento strutturale che l’esperienza della pandemia ha imposto e impone a cittadini, imprese e amministrazioni, tra cui, ad esempio, azioni volte a sensibilizzare le PA sul corretto svolgimento dello smart working e la prevenzione e gestione degli incidenti di sicurezza informatica.
AgID per verificare lo stato attuale e i margini di miglioramento del nostro Paese in termini di trasformazione digitale, nell’ambito di attività connesse al progetto Italia Login, nel 2019 ha condotto delle survey rivolte agli enti della PA.
La rilevazione ha coinvolto 75 Enti pubblici (due dei quali non hanno fornito le risposte richieste): 24 Amministrazioni Centrali (Ministeri e PCM, Agenzie fiscali, Corte dei Conti, ISTAT, CNR, INPS, INAIL, ACI), 21 Amministrazioni Regionali e Province Autonome, 14 Città Metropolitane e i 14 Comuni capoluogo delle Città Metropolitane.
Le tematiche di approfondimento sono state indirizzate a indagare le modalità di erogazione dei servizi a cittadini e imprese: i canali digitali utilizzati per interagire con la PA, i principali servizi attivi, il grado di interattività e, infine, le modalità di identificazione e accesso da parte degli utenti.
L’analisi si è focalizzata, inoltre, sull’utilizzo di indicatori di performance da parte degli enti per valutare il conseguimento di obiettivi di efficienza e/o di efficacia. In aggiunta, il questionario ha riguardato anche il tema degli Open Data, del Cloud e della Cybersecurity.
I risultati dell’analisi sono contenuti nel 4° capitolo Report predisposto da AgID “La spesa ICT nella PA italiana 2020”.
L’importanza di queste tematiche è stata confermata recentemente dalla Commissione europea, che ha proposto di istituire all’interno della Programmazione 2021-2027 “Europa Digitale”, il programma che si concentrerà sul rafforzamento delle capacità dell’Europa nel calcolo ad alte prestazioni, nell’intelligenza artificiale, nella Cybersecurity e nelle competenze digitali avanzate e sulla garanzia di un loro ampio utilizzo nell’economia e nella società. Promossi simultaneamente, tutti questi fattori potranno contribuire alla creazione di un’efficiente economia dei dati, alla diffusione di politiche inclusive e alla creazione di valore condiviso.