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DIGITALIZZAZIONE E POLITICHE SOCIALI: IL PROGETTO SIGeSS COME BUONA PRATICA DEL WELFARE TERRITORIALE

09 Febbraio 2022

DIGITALIZZAZIONE E POLITICHE SOCIALI: IL PROGETTO SIGeSS COME BUONA PRATICA DEL WELFARE TERRITORIALE

SIGeSS – Sistema Informativo per la Gestione dei Servizi Sociali – è il progetto finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e avviato  nel 2018 con l’obiettivo di estendere all’Ente capofila (Roma Capitale) e agli altri Enti riusanti (Regione Lazio, Comune di Sant’Antonio Abate-NA) un modello tecnologico e organizzativo di gestione dei servizi sociali comunali, adatto alla specificità di ogni territorio.

 

Le attività progettuali prevedono infatti la definizione del modello e il suo dispiegamento nei 15 Municipi e nel Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, mutuando l’esperienza positiva delle Amministrazioni cedenti (Regione Umbria, Umbria Digitale, ANCI Lombardia, Comune di Orvieto).

SIGeSS è un sistema che ha due livelli di interazione interna:
uno di tipo conoscitivo che consente al Dipartimento Politiche Sociali, alla Regione, ai distretti socio-sanitari di disporre di dati per valutare le azioni in essere e per programmare gli interventi futuri; l’altro a carattere gestionale con il quale gli operatori possono gestire la cartella sociale informatizzata dei cittadini, innovativo strumento operativo introdotto da SIGeSS.

Oggi, la cartella sociale digitale è in utilizzo a tutti gli assistenti sociali dei Servizi Sociali territoriali nei 15 Municipi.

Per il Dipartimento Politiche Sociali è previsto un periodo di transizione, necessario al trasferimento/inserimento dei dati dai fascicoli cartacei al SIGeSS; per gli Amministrativi di Roma Capitale che lavorano nei servizi sociali, è prevista un’ulteriore formazione a distanza sincrona, che consentirà di interagire con SIGeSS e di connettere le nuove interazioni con i sistemi esterni, all’interno dell’area amministrativa del fascicolo chiamata “Erogazioni”.

La cartella è infatti divisa in 4 sezioni, alle quali accedono solo operatori accreditati: 
“prima accoglienza”, l’area del segretariato sociale di un Municipio che delinea il quadro del cittadino o della famiglia completo di tutti i suoi dati: questa sezione comprende anche solo le richieste di informazioni chieste dall’utente;

  • apertura della pratica e presa in carico del caso;
  • erogazione, la parte più amministrativa della cartella;
  • reportistica, l’area gestita da operatori con un profilo specifico di gestione e programmazione.

Nello specifico, la buona pratica che SIGeSS vuole diffondere grazie all’introduzione del proprio modello tecnologico, organizzativo e all’implementazione della cartella sociale informatizzata, costituisce un supporto particolarmente efficace nel migliorare la capacità di programmazione degli interventi di welfare territoriale favorendo, da un lato, la riduzione dei costi di gestione e l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse per le pubbliche amministrazioni e, dall’altro, l’incremento della qualità del servizio a favore del cittadino.

In questo senso, il partenariato è stato uno dei punti di forza di questa progettualità e un elemento trainante di SIGeSS.

Tassello fondamentale di SIGeSS è, infatti, la creazione di interconnessioni con altri strumenti nell’ambito delle politiche sociali, ma non solo: sinergie con INPS – Istituto nazionale della previdenza sociale – o SIOSS – Sistema informativo dell’offerta dei servizi sociali – sono già in atto e si sta lavorando allo scambio anche con altri sistemi come GEPI – Gestione patti per l’inclusione sociale – e ANPR – Anagrafe nazionale della popolazione residente.

Il progetto, nel prevedere il trasferimento di procedure standardizzate e di un modello di interscambio tra banche dati pubbliche centrali e locali, nonché la predisposizione di funzioni digitali configurabili direttamente nella forma di supporto alla gestione associata dei servizi, rappresenta a oggi la best practice che ha introdotto la digitalizzazione nel sistema delle politiche sociali.

Parte integrante e un altro dei punti di forza del progetto è il piano formativo rivolto agli operatori sociali, che ha avuto il via nel 2018 in 3 municipi pilota che hanno espresso le specifiche necessità per lo sviluppo evolutivo del Sistema Informativo.

In seguito, anche gli altri distretti interessati della Regione Lazio sono stati formati e a oggi tutti i 15 municipi di Roma Capitale hanno concluso la formazione, tenutasi in presenza o tramite webinar, e organizzata in 4 moduli, uno per ogni sezione della cartella. A breve, anche i neo-assunti dei municipi interessati potranno entrare a pieno regime nel sistema, grazie a video tutorial dedicati.

Per Roma Capitale, il numero di operatori assistenti sociali e amministrativi formati supera i 590.
Inoltre, la disseminazione di SIGeSS unitamente al completamento della formazione ad oggi di ulteriori 195 operatori sociali nei distretti socio-sanitari del Lazio, è frutto dell’interazione dei fondi del Pon Governance con le risorse del PRA – Piano di Rafforzamento Amministrativo della Regione Lazio.

È stata infatti messa in campo una progettualità che permette di fare sistema, seguendo una logica plurifondo, e che amplia le possibilità di successo e di consolidazione del progetto stesso, diventando un caso virtuoso e una buona pratica anche sotto questo punto di vista.

Nonostante il riscontro di alcune criticità relative alla gestione del tempo da dedicare a un nuovo sistema, ad una rete infrastrutturale non sempre idonea e moderna e alla mancanza di un’adeguata cultura digitale, il progetto ha portato a termine compiutamente i due obiettivi tematici che caratterizzano il PON Governance, l’OT11 e l’OT2, la capacità amministrativa e lo sviluppo delle competenze in maniera integrata con la digitalizzazione.

Grazie ad adeguati strumenti di gestione e controllo organici e integrati, SIGeSS è quindi una prassi di miglioramento dell’efficacia ed efficienza dell’amministrazione dei percorsi di cura, riducendo le tempistiche e il margine d’errore e sviluppando una più funzionale capacità di monitoraggio e valutazione, in termini di risposta ai bisogni dei cittadini, in un contesto di maggiore trasparenza dei percorsi ed ottimizzazione dei processi della community di progetto.

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