Sistema Pubblico di Identità Digitale e Cooperazione
Lo scenario di riferimento è l’attuazione dell’agenda digitale nella Regione Puglia.
Il progetto si articola in una pluralità di azioni, rese necessarie da molteplici modifiche normative e regolamentari (emanazioni linee guida), orientate all’evoluzione o all’integrazione di servizi destinati all’amministrazione regionale e agli Enti collegati alla Rete telematica regionale (ex RUPAR Puglia), organizzati all’interno delle 11 Aree Vaste del territorio pugliese, per un totale di circa 150 Comuni:
- attività di certificazione nell’ambito dei servizi messi a disposizione dal Centro Regionale per l’Innovazione della PA Locale (CRIPAL);
- evoluzioni e adeguamenti normativi Protocollo Informatico, PEC, IDP;
- progettazione e realizzazione del polo di conservazione della Regione Puglia;
- supporto alla Cooperazione applicativa per gli Enti Locali.
Esperienze
A partire dal 2014 sono intervenute diverse novità della normativa nazionale e del contesto regionale che richiedono interventi per la creazione o l’adeguamento delle piattaforme di cooperazione, di identificazione e di conservazione.
Le regole tecniche per la protocollazione e la conservazione dei documenti informatici, ad esempio, sono entrate in vigore con l’avvenuta pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 59 del 12 marzo 2014: tra queste regole, la nuova struttura di segnatura informatica ha provocato un impatto notevole sulle applicazioni di protocollo per l’adeguamento al nuovo formato. Tale azione, è stata implementata nel presente progetto.
Per quanto riguarda il servizio di Interoperabilità di Protocollo (IDP), viste le regole tecniche di SPID pubblicate a dicembre 2015 da AgID, sono state svolte azioni di mantenimento temporaneo dell’attuale soluzione IDP regionale e supporto all’avvio di SPID, entrato in produzione nel 2018.
Per quanto riguarda il cloud, viste le scelte compiute da InnovaPuglia e Regione Puglia sullo sfruttamento del datacenter regionale presso InnovaPuglia in modalità cloud, occorre avvantaggiare la Regione e soprattutto il territorio (in primis piccoli comuni, anche organizzati in aree vaste) ai nuovi paradigmi di cooperazione in ottica cloud con porte di dominio territoriali multiente ovvero mediante PDD dedicate installate nel datacenter regionale. Tale scelta sta progressivamente abilitando di fatto i piccoli comuni alla cooperazione applicativa azzerando i costi di sistemi ospitati presso i singoli domini.
L’obiettivo del progetto è anche quello di proseguire con le evoluzioni delle piattaforme già in uso presso la Regione Puglia nell’ambito dell’e-gov e della dematerializzazione (Protocollo Informatico, PEC e cooperazione applicativa) e l’avvio del servizio di conservazione di documenti informatici: nel corso degli ultimi anni sono intervenute diverse novità normative nazionali e del contesto regionale che richiedono interventi per la creazione o l’adeguamento delle piattaforme di cooperazione, di identificazione e di conservazione.
Oltre gli adeguamenti alle nuove normative delle piattaforme di protocollo si è realizzato il pieno dispiegamento della cooperazione applicativa tra gli enti della puglia mediante la diffusione della piattaforma di cooperazione prodotta in prima versione nei progetti CRIPAL.
Altro importante obiettivo del progetto è stato la diffusione di metodologie e tecnologie per il miglior controllo di qualità dei prodotti sw richiesti mediante bandi di gara o sviluppati internamente a InnovaPuglia anche mediante risorse esterne (misura di risorse). Sono state sperimentate tecniche per la misura dimensionale degli artefatti per una migliore valorizzazione del patrimonio sw regionale. In particolare, nel periodo del progetto, sono state ottenute stime dimensionali in Function Point di alcuni sistemi regionali, sono state redatte le linee guida per la programmazione in Java e le linee guida per l’utilizzo della tecnologia Java Server Page.
Tutto il lavoro tecnico si è concluso a dicembre 2016. Ulteriori proroghe sono state necessarie per completare le attività di test delle soluzioni degli Enti aderenti alle Aree Vaste Pugliesi nell’ambito del CRIPAL (vedi cronoprogramma).
- Regione Puglia
- ASL
- Comuni
- Province e Aree Metropolitane
- Altri Enti Locali (Consorzi, Agenzie regionali)
- Affidamento in house
- Ricorso all’istituto del Riuso
Per il raggiungimento degli obiettivi di progetto è stato costituito un gruppo di lavoro misto composto prevalentemente da personale InnovaPuglia integrato da consulenti esterni.
Nel progetto sono state coinvolte figure professionali InnovaPuglia con i seguenti principali ruoli e responsabilità:
- Responsabile di progetto;
- Analista di sistemi software distribuiti web-based;
- Progettista di sistemi, reti e sicurezza dati;
- Amministratore di sistemi operativi, sistemi di comunicazione e middleware (ad es. Data Base);
- Addetto all’assistenza all’utenza.
Sì
- Personale interno all’ente ed esterno (consulenti)
- Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali dell’Emilia Romagna, Polo di Conservazione (PARER)
- Comuni delle Aree Vaste
- ASL
- Agenzie Regionali
- Regione Puglia
Risultati
- Rilascio degli aggiornamenti al sw del protocollo informatico e dei relativi WS
- Test con i comuni delle Aree Vaste per la certificazione CRIPAL dei loro servizi
- Istanza del sistema di conservazione a norma presso il datacenter regionale
- Creazione e utilizzo della piattaforma IDP (pre-SPID) da parte dei sistemi Regionali
- Incremento dell’utilizzo della PEC da parte degli Enti Locali
- Inizio della conservazione a norma a partire da AOO Regionali
- Certificazione dei comuni nell’ambito del CRIPAL in particolare per quanto riguarda l’uso dell’IDP, la cooperazione applicativa e l’interoperabilità di protocollo
Posta Elettronica Certificata
Il servizio di Posta Elettronica Certificata ospitato nel CED di InnovaPuglia gestisce circa 4.000 caselle (di cui 535 dell’ente Regione Puglia, 503 delle ASL e 2.920 degli altri Enti Locali della Puglia) e un traffico mensile medio di circa 285.000 messaggi in ingresso e circa 380.000 messaggi in uscita. Sussistono alcune caselle di PEC che effettuano traffico massivo giornaliero con oltre 12.000 invii. Dati riferiti al periodo maggio-giugno 2016.
Identity Provider Regionale
Il servizio IDP è stato progettato e implementato per fornire una piattaforma centralizzata per la gestione e il login degli utenti che accedono ai servizi della Regione Puglia. Il servizio IDP è stato messo a disposizione anche alle PA locali, principalmente i Comuni della Regione Puglia che hanno aderito ai vari progetti delle Aree Vaste. Sono stati allestiti 125 sportelli per il riconoscimento de-visu, presso le ASL e presso i comuni; sono stati formati circa 300 operatori di sportello. Fino all’introduzione di SPID avvenuto nel 2015, il servizio ha gestito 29.000 utenti circa, di cui 6.000 con autenticazione “forte” a norma dell’art 64 del CAD (fino alla versione del 14/03/2013), tra utenti riconosciuti a sportello e utenti registrati con CNS.
Protocollo Informatico
Il servizio di Protocollo Informatico gestisce: 66 AOO della Regione Puglia, 3 Agenzie Regionali e 1 consorzio di bonifica per una mole mensile di circa 65.000 protocollazioni (circa 45.000 in ingresso e circa 20.000 in uscita) e oltre 1800 utenze. Dati riferiti a giugno 2016.
Servizi connessi alla cooperazione applicativa in SPCCoop
Il servizio di Cooperazione Applicativa ha consentito il dispiegamento di circa 80 Porte di Dominio presso Regione Puglia, Comuni della Regione Puglia ed altri Enti Locali. Il servizio ha fornito assistenza tecnica e amministrativa per l’Accreditamento presso AgID a tutti i Comuni ed Enti che ne hanno fatto richiesta. Dati riferiti a giugno 2016.
- La funzione di aggregatore svolta da InnovaPuglia nello sviluppo, manutenzione ed evoluzione dei servizi servizi utili per Enti Locali
- Contributo alla dematerializzazione dei processi
- Avvio dello SPID
Cultura dei funzionari degli Enti legata a modelli di lavoro tradizionali: il personale di InnovaPuglia si è reso costantemente disponibile ad assistere telefonicamente i funzionari, per la risoluzione di ogni problema riscontrato, con helpdesk di primo e secondo livello.
Difficoltà nella governance delle iniziative che hanno coinvolto le amministrazioni locali durante il test previsti dal CRIPAL. In questo caso, sono stati coinvolti i fornitori degli Enti Locali per assistenza in loco e tavoli di coordinamento atti al superamento delle criticità.
Accreditamento del conservatore a causa del cambiamento delle regole di accreditamento in corso d’opera. Si è costantemente cercato di adeguarsi alle nuove direttive di AgID necessarie in vista dell’accreditamento del conservatore.
Elementi utili al trasferimento dell’esperienza
Risulta fondamentale far riferimento a Linee guida e documentazione tecnica AgID.
La trasferibilità della soluzione di conservazione e protocollo è agevolata dall’utilizzo di tecnologie open source e dalla possibilità di essere integrata a procedure operative già consolidate.
- Testimonial/relatore nell’ambito di seminari o laboratori per scambio di esperienze
Allegati