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Il PON GOV al Forum PA: un modello predittivo per simulare il fabbisogno di salute del SSN

 

Il 9 luglio, durante la quarta giornata dell’evento digitale del Forum PA, la rubrica del PON Governance ha presentato un importante progetto del Ministero della Salute durante il talk “Un modello predittivo per simulare il fabbisogno di salute del SSN”. 

Andrea Urbani, Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, ha introdotto il modello predittivo finanziato dal PON GOV che fa parte del progetto “Analisi fattori di produzione per resilienza e sviluppo del SSN” e consente di comprendere e stratificare la popolazione sulla base delle principali patologie, prevedendo il fabbisogno di salute del paziente su un arco temporale di medio-lungo periodo e pianificando in modo più efficiente e sostenibile la spesa sanitaria

Il  progetto è unico nel suo genere poiché, diversamente dai classici modelli che si basano su analisi campionarie, in questo caso e per la prima volta si assiste a un’analisi puntuale di tutta la popolazione.

La grande rivoluzione del progetto, inoltre, consiste nel passare da una logica verticale di “silos” per singoli ambiti assistenziali (ricoveri, ambulatoriale, farmaci, dispositivi, etc.) a una logica orizzontale di patologia cross-area.

Al momento il modello è in fase prototipale e il test su 8 Regioni ha permesso al Ministero di raccogliere dati su una quota consistente della popolazione; l’obiettivo è quello di arrivare a un modello nazionale attraverso il collegamento dei dati contenuti all’interno dei flussi informativi sanitari di tutta la popolazione italiana, in grado di classificare gli individui in base a diversi profili di “consumo” e gruppi di malattie 

I gruppi identificati saranno in seguito proiettati verso un primo “scenario tendenziale”, che definirà lo sviluppo del fabbisogno della popolazione in assenza di manovre (i cosiddetti “shock” del sistema). Per poi andare a costruire e integrare uno o più “scenari programmatici” simulando gli effetti delle possibili azioni in termini di prevenzione, stili di vita, nuove modalità innovative di erogazione delle cure e shock normativi.

L’incontro si è concluso con gli interventi di Stefania Garassino, Dirigente Ufficio 4 – Analisi aspetti economico-patrimoniali dei bilanci degli enti del SSN e definizione del fabbisogno finanziario del SSN (Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute) e di Simona Carbone, Dirigente Ufficio 6 – Monitoraggio e verifica dell’erogazione dei LEA e dei Piani di rientro ( Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute), che hanno fornito una panoramica sul contributo delle Regioni, della FISM (Federazione Italiana Società Medico-scientifiche) e delle società scientifiche e di numerosi altri enti istituzionali.