Chiusa la ricognizione SNAI
Si è tenuta il 25 ottobre scorso, presso la sala Monumentale di Largo Chigi, la riunione conclusiva tesa a fare il punto sullo stato di attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne, al termine della ricognizione articolata in sedici incontri tenuti a partire da questa estate e che hanno visto la partecipazione dell’Amministrazione centrale, le Regioni e i Comuni coinvolti in SNAI. Oltre ai vertici del Dipartimento per la Coesione e dell’Agenzia per la Coesione, erano presenti le strutture a supporto (Formez PA e Invitalia), i Ministeri interessati (in particolare Miur e Mef), Uval, Anci, Crea e le Regioni coinvolte.
Parole d’ordine: accelerare le strategie in campo e rimuovere gli ostacoli che ne rallentano l’attuazione. In primo luogo, una panoramica generale è stata fornita dall’Agenzia per la Coesione Territoriale che ha snocciolato i numeri SNAI: fino ad oggi sono stati stanziati per la Strategia 281,18 milioni di euro per 72 aree, con 44 strategie chiuse e 22 Accordi di Programma Quadro (APQ) sottoscritti; inoltre 4 APQ sono in via di chiusura e in generale 18 istruttorie risultano già avviate. Per quanto riguarda i settori di investimento il 47% riguarda lo sviluppo locale, l’1% l’assistenza tecnica mentre il 13% è destinato all’istruzione. L’Agenzia ha inoltre fatto sapere che sono in via di sperimentazione nuove modalità attuative, selezionate in base all’individuazione di buone pratiche e modelli di governance efficaci già rintracciati sul campo. Tra le altre cose, durante la riunione è emersa la volontà di organizzare giornate formative sul monitoraggio degli interventi per superare le criticità.
Criticità che sono emerse nel corso di queste riunioni: da una governance “ingolfata” da una molteplicità di soggetti coinvolti nei processi decisionali alle lentezze sul fronte APQ, frenati dai tempi delle amministrazioni centrali e proporzionali al numero dei sottoscrittori; la mancata richiesta di risorse da parte di aree che hanno già sottoscritto l’Accordo di Programma Quadro, oltre alle difficoltà riscontrate sul monitoraggio degli interventi; inoltre si è parlato di schede spesso generiche e, in alcuni casi, dello scollamento tra Strategia e APQ. Uno dopo l’altro, sono stati analizzati i punti deboli dell’attuazione, alla ricerca di soluzioni e spinti da una convinzione: ovvero, la necessità di efficientare il processo amministrativo.
Il Capo Dipartimento Politiche di Coesione, Ferdinando Ferrara, sottolineando il valore di questi incontri, ha chiesto un grande sforzo ai Comuni dell’Area e le Regioni, offrendo assistenza per la redazione delle schede e poter passare così più rapidamente alla fase attuativa, ricordando la grande attenzione dell’attuale Governo nei confronti della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Solo poche settimane fa Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, ha infatti annunciato, in altra sede, di voler raddoppiare le aree interessate dalla Strategia. Di qui, l’annuncio di Ferrara della creazione di un comitato ad hoc per l’individuazione delle nuove aree coinvolte in SNAI.
A chiudere la giornata, una nota positiva: l’annuncio della chiusura della Strategia Nazionale per le Aree Interne della Valle Arroscia. Un’altra area passa dunque alla fase d’attuazione SNAI.