Se la lavastoviglie non funziona in modo efficiente potrebbero esserci diverse cause alla base: quali sono le più comuni e come porre rimedio per un lavaggio ottimale.
Gli elettrodomestici sono oggi parte integrante della vita quotidiana e, alcuni più di altri, diventano degli alleati irrinunciabili per chi mira a risparmiare tempo e fatica. Un caso emblematico è quello della lavastoviglie, che aiuta a svolgere uno dei compiti domestici più pesanti.

Questo apparecchio consente di evitare lunghe ore davanti al lavandino nel lavaggio delle stoviglie. Una famiglia numerosa o un pranzo con ospiti portano infatti giornalmente ad accumulare una quantità esorbitante di pentole, posate e piatti, che altrimenti dovrebbero essere igienizzate a mano.
Nonostante il valido contributo che la lavastoviglie fornisce, non è raro però ritrovarsi di fronte a risultati ben poco soddisfacenti. Uno dei dubbi più comuni riguarda il primo risciacquo degli oggetti sotto l’acqua corrente. É giusto farlo per rimuovere la gran parte dello sporco o è meglio inserire i piatti direttamente nell’elettrodomestico?
Le teorie più recenti affermano che è preferibile che le stoviglie non siano lavate prima di essere inserite, poiché questo comprometterebbe la corretta scelta automatica del ciclo di lavaggio. Nonostante questi pratici accorgimenti tuttavia, si potrebbe notare che gli oggetti appena ritirati dalla lavastoviglie non appaiono puliti e brillanti. Esistono varie cause comuni alla base di questo problema.
Perché la lavastoviglie non è efficace: le cause comuni
L’inefficacia della lavastoviglie si può attribuire in molti casi ad una mancata manutenzione o a malfunzionamenti tecnici. Potrebbe trattarsi dell’ostruzione dei filtri, che non essendo puliti lascerebbero circolare i residui di cibo anziché catturarli.

Il difetto potrebbe concentrarsi altresì nella pompa di lavaggio o nei bracci irroratori, ma anche nei sensori di temperatura e nella resistenza, o addirittura nei cassettini per i detersivi. Molto spesso però, lo stesso proprietario dell’elettrodomestico potrebbe essere il principale responsabile.
Uno degli errori più comuni è la disposizione sbagliata delle stoviglie. Sovrapporre piatti, bicchieri e pentole potrebbe impedire all’acqua di raggiungere ogni parte, che non potrà essere lavata correttamente. É preferibile inoltre, che padelle e pentole vengano posizionate nel cestello inferiore ai lati del vano.
Vassoi, pentole e piatti dovrebbero sempre essere rivolti verso il centro ed essere leggermente inclinati, per far sì che l’acqua possa scorrere. Un’attenzione in più può fare la differenza. Vecchi manici o posate arrugginite non dovrebbero mai essere lavate in lavastoviglie, poiché rischierebbero di trasferire la ruggine ad altri oggetti.
Non meno importante è l’uso dei giusti detersivi. Tra i più affidabili per un lavaggio ottimale continuano ad esserci le pastiglie e le polveri, a cui andrebbe sempre associato un buon brillantante. Potrebbero risultare meno soddisfacenti i lavaggi a base di prodotti in gel, che lasciano antiestetici aloni e residui di detergente sulle stoviglie e nell’apparecchio stesso.
Il consiglio in più è evitare i programmi di lavaggio troppo veloci, poiché si basano sull’uso di acqua a temperatura più bassa e rischiano dunque, di lasciare i piatti relativamente sporchi. L’ideale sarebbe puntare su cicli con durata superiore ad un’ora e temperature almeno di 60 gradi.