Partita IVA, la verità sulla regola dei 5 mila euro: c’è chi ha sempre sbagliato e sono guai

Quando si deve aprire la Partita IVA? Pensiero comune è superando i 5 mila euro di reddito ma non è la risposta corretta.

L’apertura di una Partita Iva può far paura – giustamente – tanto da voler ritardare il più possibile questo momento soprattutto se il reddito percepito è basso. Ci sono delle indicazioni normative a tal proposito che vengono spesso fraintese. Non è il limite di 5 mila euro l’unica variabile che determina l’apertura della Partita IVA.

Donna pensierosa
Partita IVA, la verità sulla regola dei 5 mila euro: c’è chi ha sempre sbagliato e sono guai (Ot11ot2.it)

Aprire la Partita IVA è facile e a costo zero. I problemi vengono dopo, quando ci saranno i tanti obblighi da ottemperare soprattutto in termini di pagamento di tasse e imposte. Gli aiuti per autonomi e professionisti sono limitati e gli svantaggi che vengono sempre elencati – l’assenza di ferie, di giornate di malattia, di TFR – sono protagonisti degli incubi di chi deve aprire o ha aperto la Partita IVA.

Queste paure sono giustificate? Difficile rispondere, dipende dal percorso imprenditoriale che si intraprenderà, dai guadagni, dalle prospettive di crescita. I rischi di fallimento ci sono, inutile negarlo, ma non devono impedire di tentare di realizzare un sogno. A volte, poi, l’attività autonoma è l’unica strada percorribile quando proposte di contratto a tempo determinano non ci sono.

La verità su quando aprire la Partita IVA

Credenza comune è che solo quando si supereranno i 5 mila euro di reddito all’anno si dovrà aprire la Partita IVA. Rimanendo sotto questa cifra si potrà continuare ad approfittare della ritenuta d’acconto al 4% evitando una serie di problemi. La verità è un’altra. Il limite dei 5 mila euro non è la soglia al di sotto della quale il lavoratore può avere la certezza di non aver bisogno della Partita IVA qualsiasi attività si svolga.

Uomo con mano sul viso
La verità su quando aprire la Partita IVA (Ot11ot2.it)

I 5 mila euro sono solamente la linea di separazione tra versamento o meno dei contributi. Superando questa somma il lavoratore è obbligato ad iscriversi all’INPS e iniziare a versare la contribuzione alla Gestione. Per capire quando aprire la Partita IVA non si tiene conto del reddito e del fatturato ma della continuità dell’attività svolta. Se questa è continuata nel tempo e non sporadica allora si avrà bisogno di procedere con l’apertura della Partita IVA anche se se guadagnano in tutto l’anno 1.000 euro.

Se il lavoro è svolto tutti i giorni e se è organizzato allora serve la Partita IVA. Solo per attività occasionali e senza organizzazione si potrà usare la ritenuta d’acconto. Se continuativa e organizzata allora dovete procedere al più presto con l’apertura o potreste incorrere in guai finanziari seri. Questa è la norma, per quanto possa sembrare ingiusta e inadeguata va seguita.

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