Credi che la festa della mamma come la conosciamo oggi ci sia da secoli? La realtà è potrebbe sorprenderti.
Quando maggio si avvicina non si comincia solo il conto alla rovescia per l’estate. Le maestre dell’asilo e delle elementari infatti si armano di pazienza e materiali come cartoncino o creta per far realizzare uno degli ultimi lavoretti. Per la precisione questo dovrà essere pronto entro i primi giorni di maggio, in modo da arrivare a casa per la festa della mamma.

A differenza della festa del Papà che per tradizione coincide con San Giuseppe questa ricorrenza non ha un giorno preciso di riferimento. Cade però per convenzione la seconda domenica del mese, ma non si tratta di una tradizione lunga come alcuni credono. Sebbene al tempo degli antichi romani si celebrassero la fertilità e la maternità la consuetudine andò persa sotto il cristianesimo.
La celebrazione di Maria come Madre di Gesù infatti non dava alcun merito per estensione alle madri. In più con l’avvento del fascismo il valore dato alla maternità fu limitato al bisogno di dare figli e quindi nuovi soldati alla patria. La festa della mamma come la conosciamo oggi arrivò dopo, e non per un’iniziativa promossa dagli italiani.
La nascita del “Mother’s Day”
Prima di arrivare a una giornata dedicata alle madri in Italia bisogna tornare al lontano 1870 negli Stati Uniti. Quell’anno grazie a un’attivista per l’abolizione della schiavitù oltre che pacifista chiamata Julia Ward Howe nacque il “Mother’s Day”. Si trattò di una festa dedicata alle madri, ma che sperava in realtà di spingere il popolo a un momento di riflessione sulla pace.

Grazie alle attiviste che la seguirono questa giornata dedicata alle madri divenne ufficiale negli Stati Uniti nel 1909. Un ruolo fondamentale lo ebbe Anna Jarvis, che scelse anche un simbolo particolare per la ricorrenza: il garofano bianco, che sua madre amava molto. Ci vollero però alcuni anni per dei veri festeggiamenti pubblici, che avvennero nel 1914.
Quell’anno infatti il presidente americano Wilson proclamò il “Mother’s Day” festa nazionale e fissò la ricorrenza alla seconda domenica di maggio. In pochi anni questa diventasse anche una ricorrenza commerciale, tanto che già negli anni ’20 era facile trovare biglietti di auguri preparati apposta per l’occasione.
In Italia invece non si parlò di questa festa per altri quarant’anni. Tuttavia nel maggio del 1957 Otello Migliosi, parroco di Assisi, decise di celebrarla per la prima volta nella sua parrochhia. Da lì in poi diventò una consuetudine in tutta Italia, oltre che nel mondo dato che molti altri Paesi vollero emulare gli Stati Uniti.