Una sentenza fa chiarezza sulle visite fiscali e sugli orari, importante conoscerli per questa categoria di lavoratori: i dettagli.
Tutti i dipendenti, sia pubblici che privati, hanno diritto a richiedere al proprio datore di lavoro dei giorni di malattia, ma qualora lo facessero, come ben noto, possono essere soggetti a delle visite che accertino l’effettivo stato del lavoratore in questione, oltre che, in primis, che sia in casa.

L’accertamento è predisposto dal datore di lavoro, dall’INPS o dalla A.S.L. e non sostituisce la visita medica di controllo ambulatoriale, effettuata in caso di assenza alla visita domiciliare, o richiesta in casi particolari (fuori da quelli con l’esenzione) direttamente dagli uffici Medico legali INPS.
In merito alle questioni relative alla visita medica di controllo domiciliare (VMCD), chiamata però da tutti visita fiscale, c’è spesso però incertezza: ad esempio, quali sono le fasce orarie di controllo per i lavoratori pubblici? Una sentenza del TAR del Lazio, arrivata nel 2023, pare aver fatto chiarezza a riguardo.
Fasce orarie delle visite fiscale per i dipendenti pubblici, la sentenza del TAR del Lazio
Come riporta anche la testata tecnicadellascuola.it, una sentenza del TAR del Lazio pubblicata nel novembre 2023 (n.16305/2023) ha sottolineato come sia stato annullato un decreto che, di fatto, dava una regolamentazione agli orari per le visite fiscali ai dipendenti pubblici in malattia. A questa decisione è seguita una comunicazione dell’INPS (arrivata nel dicembre 2023) contenente tutte le indicazioni riguardo al giusto modo di svolgere gli accertamenti.

Sostanzialmente, salvo nuovi cambiamenti, le fasce orarie delle visite fiscali per i dipendenti pubblici sono fissate dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, valide tutti i giorni della settimana e compresi giorni festivi. In precedenza, il TAR Lazio aveva annullato la disposizione dell’articolo 3 del decreto n. 206 del 17 ottobre 2017, sancito dal Ministro della Semplificazione e della pubblica amministrazione, che fissava le fasce orarie dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. La modifica è in vigore da questo 2025.
Lo stesso discorso vale, in realtà, anche per i dipendenti privati. In caso di assenza durante una visita di controllo, il lavoratore in questione dovrà presentare una giustificazione che certifichi il motivo al datore di lavoro, nonché all’INPS, della mancata reperibilità per motivi sanitari. Nel caso il datore di lavoro, seguendo la legislatura, ritenga che l’assenza alla visita di controllo non sia giustificata, nei confronti del lavoratore in questione scattano le sanzioni, ovvero parziale o mancato pagamento dei giorni di malattia chiesti.