In pensione a 70 anni, questo il prossimo futuro per gli italiani. La riforma previdenziale allunga i tempi, ecco di quanto ed entro quando.
Definita l’uscita dal mondo del lavoro a 70 anni, il traguardo della pensione diventa sempre più lontano con la riforma previdenziale che delinea un futuro poco gradito agli italiani. Altro che pensioni anticipate, tra pochi anni si dovrà attendere un’età molto avanzata per godersi il meritato riposo. Conosciamo già le possibili date.

A che età vi immaginate in pensione? Il traguardo dei 67 anni di età attualmente previsto per la pensione di vecchiaia, la forma pensionistica dedicata a tutti i lavoratori, si allungherà in avanti e, perciò, i più giovani sono chiamati a riconsiderare i propri piani. Gli scivoli di pensionamento anticipato diventeranno presumibilmente sempre meno e con condizioni più stringenti tanto da rivolgersi ad una stretta platea di beneficiari.
Non è una novità, alcune forme di pensionamento anticipato sono già state ridimensionate rendendo le condizioni meno vantaggiose – come Quota 103 con il sistema di calcolo contributivo per tutti – o più complicate da raggiungere – come la pensione anticipata contributiva con il limite di pensione minima oltre i 1.600 euro. Il Governo spinge affinché gli italiani rimangano a lavoro il più a lungo possibile.
Da quale anno si andrà in pensione a 70 anni
Ad oggi devono aspettare i 71 anni di età per andare in pensione solo i lavoratori che hanno accumulato pochi anni di contributi da 5 in su a condizione che rientrino tra i contributivi puri (contributi versati dal 1996 in poi). Chi ha almeno 20 anni di contributi, invece, può lasciare il lavoro a 67 anni con la pensione di vecchiaia.

Un limite destinato ad allungarsi perché periodicamente viene adeguato in base all’aspettativa di vita. Durante il Covid tale aspettativa si è ridotta e quindi abbiamo “scampato” un primo allungamento già nel 2026. Sarà nel 2027 che il pensionamento slitterà a 67 anni e tre mesi – il calcolo è di tre mesi in più ogni tre anni. Facendo due conti nel 2031 l’età pensionabile sarà di 67 anni e 9 mesi, nel 2051 di 69 anni e 6 mesi mentre nel 2055 di 70 anni.
Queste date con gli allungamenti per la pensione riguardano tutti i lavoratori nati dopo il 1960 e interessano particolarmente i più giovani. Lo slittamento avverrà tra diversi anni ma dato che il sistema previdenziale italiano è a rischio già oggi il Governo sta mettendo in campo incentivi per trattenere al lavoro gli italiani fin d’ora. Per alcuni lavoratori restare più a lungo a lavoro è accettabile oltre ad essere più remunerativo ma per altri che svolgono lavori pesanti fisicamente o mentalmente il traguardo dei 70 anni sembra troppo lontano.