Smartphone vietati, sicuri sia un male? Questa città l’ha fatto e i risultati sono incredibili

Vietare l’utilizzo dello smartphone ai giorni nostri sembra una follia impossibile da applicare, ma è davvero così? Ecco cosa ha dimostrato l’esperimento condotto da una città inglese.

La nostra giornata tipo è scandita dall’utilizzo di uno smartphone. Lo usiamo come sveglia, è la prima cosa che guardiamo appena apriamo gli occhi per controllare se sono arrivate notifiche o messaggi importanti, in bagno come sostituto del giornale cartaceo, in auto come strumento di compagnia, nei tempi morti al lavoro e persino quando, finita la giornata lavorativa, ci vogliamo rilassare.

Smartphone sbarrato da simbolo di divieto
Smartphone vietati, sicuri sia un male? Questa città l’ha fatto e i risultati sono incredibili – ot11ot2.it

Data l’onnipresenza di questo strumento nella nostra vita è logico che i più piccoli, i quali copiano ogni nostro comportamento, sentano l’esigenza di avere uno smartphone proprio sempre prima, in più si aggiunge la pressione sociale, la consapevolezza che i suoi coetanei hanno già un telefono e lasciarlo senza equivale a renderlo “diverso”, estraneo al contesto nel quale dovrebbe ambientarsi e crescere.

Questo pone i genitori odierni di fronte ad un problema di non poco conto. Il perché è chiaro, lo smartphone è la porta verso un mondo sconfinato, un mondo adulto e in quanto tale costellato di pericoli e violenza, sia visiva, che verbale e reale – sono stati e purtroppo sono ancora tanti i casi di adescamento – dai quali si cerca sempre di proteggere i propri figli.

Per ovviare si può educare, a casa e a scuola, i giovanissimi all’utilizzo di questi strumenti e insegnargli a riconoscere i pericoli e i comportamenti sbagliati, ma ci sono fasi nella vita in cui ad avere maggiore controllo e influenza sono i coetanei ed il mondo attorno. Per quanto si possa educare bene, può sempre capitare che le dinamiche sociali portino il giovane a voler andare contro agli insegnamenti e alle regole.

Sarebbe così retrogrado e sbagliato vietare l’utilizzo degli smartphone ai minori, o quantomeno a quelli non ancora in grado di comprendere in maniera piena le conseguenze di determinati comportamenti?

L’esperimento inglese sugli smartphone: ecco cosa è successo quando li hanno vietati agli under 14

Questo quesito se lo sono posti anche alla Cunningham Hill School di St. Albans (Inghilterra), quando hanno notato che il possesso degli smartphone portava gli alunni ad assumere comportamenti via via più violenti e difficili da controllare, ma anche a perdere la capacità di concentrazione e l’interesse verso ciò che veniva loro insegnato.

Maestra che toglie smartphone ad alunna che lo usa in classe
L’esperimento inglese sugli smartphone: ecco cosa è successo quando li hanno vietati agli under 14 – ot11ot2.it

Parlando di quanto si stava verificando, il preside della scuola ha spiegato: “Venti anni fa, se c’era una lite nel cortile, si chiudeva con la campanella. Ora, invece, i conflitti proseguono con i messaggi anche a casa“. Lo scorso anno, dunque, si è deciso di vietare l’utilizzo degli smartphone ai minori di 14 anni ed il bilancio complessivo del primo anno senza smartphone è stato decisamente positivo.

Il dirigente scolastico Tavender spiega come sia calato drasticamente il numero di alunni che possiedono un telefono e come la capacità degli alunni di seguire le lezioni sia aumentata in maniera sensibile. Sono diminuite le distrazioni, le liti in classe e nei corridoi, sono migliorare le interazioni sociali, adesso gli studenti si soffermano a parlare e migliorare i rapporti con i compagni di classe. L’esperimento è andato così bene da spingere l’istituto a pensare di estendere il divieto anche agli alunni più grandi.

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