In materia di pensioni, arriva un duro colpo per tante persone dal momento che i soldi rischiano di essere bloccati per sei mesi. Si tratta di una brutta novità che arriva direttamente da INPS. Andiamo a vedere le ultime notizie a riguardo.
Il tema relativo alle pensioni è sempre molto, molto caldo. In maniera del tutto inevitabile, dal momento che sono tante le persone che vivono, di fatto, di questo strumento e che non hanno nessuna altre entrata. Da questo punto di vista, il tema è sempre lo stesso ormai da diverso tempo. Stiamo parlando, ovviamente, degli importi, che non vengono adeguati da tanto, troppo tempo rispetto al rincaro dei costi della vita che stanno avendo luogo in ogni settore della nostra economia. E questo fa ridurre il potere di acquisto dei pensionati.

Proprio in ragione di quanto detto fino a questo momento, la notizia in questione lascia molte persone perplesse e preoccupate in maniera del tutto inevitabile. I soldi, infatti, rischiano di essere bloccati per sei mesi e si tratta di una novità voluta, per così dire, direttamente da INPS. Andiamo a vedere le ultime notizie, per niente incoraggianti e positive, che arrivano da questo punto di vista, augurando a tutti una buona lettura.
Pensioni, per sei mesi bloccati gli importi: che cosa sapere a riguardo
Al momento l’età per il pensionamento è di 47 anni di età con 20 anni di contributi., mentre per la pensione anticipata sono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, senza alcun vincolo di età. Questi parametri sono fermi dal 2019 e lo saranno almeno fino al 2026. Nel 2027, però, con l’aspettativa di vita che grazie alla scienza continuerà a salire, potrebbe seriamente essere spostato in avanti questo paletto. Di quanto? Tre mesi, dal momento che l’aumento dell’aspettativa di vita di 7 mesi che c’è stato ha compensato il calo di 4 mesi che è stato registrato negli anni scorsi a causa dalla pandemia.

Ma perché allora abbiamo parlato di sei mesi? Da diversi anni ormai è stata introdotta una finestra mobile di tre mesi per vedere comparire sul proprio conto l’erogazione del primo assegno della pensione. Se sarà effettivamente applicato effettivamente questo incremento di tre mesi nel 2027 e se sarà confermata anche questa finestra di cui abbiamo parlato fino a questo momento, allora vorrà dire che alcune persone riceveranno l’assegno sei mesi dopo rispetto a come fanno oggi i pensionati. O, per meglio dire, rispetto a quando i pensionati di oggi ottengono il diritto in questione.