Una proposta di Legge prevede l’inserimento dell’Intelligenza Artificiale come materia scolastica per gli studenti.
Un’ora a settimana per imparare a conoscere e utilizzare al meglio l’Intelligenza Artificiale. Il disegno di Legge è stato presentato dalla deputata Chiara Tenerini di Forza Italia alla Camera. La proposta è di arricchire i programmi scolastici con questa nuova materia.

Il senso della proposta di Legge è chiaro, dare agli studenti gli strumenti per utilizzare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale con saggezza e consapevolezza. L’IA è entrata a far parte, ormai, del nostro mondo e bisogna aiutare i minori a non subire in modo passivo questo cambiamento tecnologico ma a gestirlo in modo attivo e informato.
Parliamo di uno strumento potentissimo e anche pericoloso se usato in modo sbagliato. Ecco perché bisogna indirizzare gli studenti verso un utilizzo consapevole, solo la conoscenza approfondita del mezzo impedirà che diventi un’arma nociva. In più approfondire l’Intelligenza Artificiale significa avvicinare i ragazzi ad un mondo del lavoro in fase di trasformazione che in determinati ambiti non può precludere da questa nuova tecnologia. Conoscere i sistemi intelligenti diventerà un plus, un vantaggio concreto quando si cercherà o inizierà un’attività lavorativa.
Cosa prevede la proposta di Legge sull’Intelligenza Artificiale
Abbiamo capito qual è l’obiettivo del Disegno di Legge presentato alla Camera. Integrare l’IA nel programma scolastico è un modo per dare agli studenti gli strumenti giusti per usare la nuova tecnologia. Ora vediamo cosa comporterebbe l’introduzione della nuova materia e chi dovrà studiarla.

L’idea è di iniziare con un’ora a settimana dedicata allo studio dell’Intelligenza Artificiale nelle scuole secondarie di primo o secondo grado. Restano escluse, dunque, le scuole elementari. Medie e superiori, invece, verrebbero coinvolte ma saranno gli istituti a decidere in autonomia come integrare la materia e chi dovrà insegnarla.
Nella proposta di Legge si parla di insegnamento affidato ai docenti delle materie scientifiche – matematica, scienze, fisica, informatica – ma non saranno soli. Verranno affiancati da esperti esterni per l’approfondimento dei contenuti strettamente tecnici. Ciò non toglie che i docenti debbano aggiornarsi e seguire dei percorsi di formazione dedicati in modo tale da acquisire una preparazione adeguata per insegnare agli alunni.
Se veramente dovesse essere introdotta questa nuova materia, il programma dovrà essere ben articolato e le conoscenze realmente trasmesse ai ragazzi. In futuro nessun settore sarà immune al cambiamento e gli studenti sono interessati ad apprendere più informazioni possibili sull’IA per non farsi trovare impreparati una volta che prenderanno il diploma o la laurea.