Iginio Massari durissimo, attacca gli haters di Cracco: “Non so se il Paese sia vario o avariato”

Iginio Massari durissimo contro i ragazzi di Ultima Generazione che hanno attaccato Cracco: “Parte del Paese è avariata”.

È nota da diversi giorni la notizia che vede protagonisti i ragazzi di Ultima Generazione e Carlo Cracco. Un gruppo si è stabilito di fronte al ristorante del noto chef, pretendendo che quest’ultimo conceda un pasto gratuito a settimana per i bisognosi. Partendo dal presupposto che un gesto di benevolenza e altruismo non andrebbe imposto, nel merito della vicenda è intervenuto anche il famoso pasticciere Iginio Massari.

Iginio Massari in una delle sue cucine
Iginio Massari durissimo, attacca gli haters di Cracco: “Non so se il Paese sia vario o avariato” – credit: Instagram @iginiomassari – ot11ot2.it

Ultima Generazione si occupa dal 2021 di porre al centro dell’attenzione mediatica la crisi climatica, utilizzando dei metodi non sempre funzionali alla causa. Sono gli stessi che si immobilizzano in mezzo alla carreggiata, impedendo alle macchine di proseguire. Si crea così un ingorgo stradale, il quale – obiettivamente – è più lesivo per l’ambiente del consueto flusso quotidiano. Il medesimo discorso vale per le statue e le opere artistiche imbrattate, per le quali serve una considerevole quantità d’acqua così da poterle ripulire.

Ora sono passati all’imposizione della beneficenza. I ragazzi di Ultima Generazione hanno spiegato così il loro gesto: “Attaccare Cracco non significa dire che Cracco è il problema, ma mettere in evidenza l’abisso tra chi ha troppo e chi non ha abbastanza” – la loro giustificazione – “Non è accettabile che il lavoro di milioni di persone valga così poco da non permettere loro di vivere con dignità”. Su questo, Iginio Massari è stato lapidario.

“Non so se il Paese sia vario o avariato” – la riflessione severa di Iginio Massari

La riflessione di Iginio Massari, per quanto segua un filo logico, non è certo più accettabile dell’approccio dei ragazzi di Ultima Generazione. Secondo lo chef il lusso è condiviso, poiché se un uomo ricco acquista uno yatch, contribuisce all’industria navale e dunque al mantenimento di tutti coloro che ci lavorano. Non è proprio così, bisognerebbe focalizzarsi sugli stipendi e sul tenore di vita di coloro che fabbricano gli oggetti di lusso tanto amati dalle famiglie abbienti.

Carlo Cracco in uno dei suoi ristoranti
“Non so se il Paese sia vario o avariato” – la riflessione severa di Iginio Massari – credit: Instagram @carlocracco – ot11ot2.it

“Nel caso di Cracco” – continua Massari, ospite da Del Debbio negli studi di Dritto e Rovescio“lui non ha 4 cuochi per 50 coperti, ma 50 cuochi per 50 coperti”. Un ragionamento che si sposa perfettamente con quanto affermato in passato da Flavio Briatore, che sostenne di creare posti di lavoro con le sue aziende. Massari ha poi concluso: “Io, quando non avevo soldi, mangiavo un panino. Non ho mai protestato, perché ero conscio delle mie condizioni”.

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