Intesa Sanpaolo abbandona alcuni utenti Android: ecco chi resterà senza l’app e cosa dovrà fare per continuare ad utilizzare il servizio.
Se avete uno smartphone Android recente, c’è un dettaglio che potrebbe complicare la gestione del conto. L’app ufficiale di Intesa Sanpaolo, ormai indispensabile per accedere ai servizi bancari, smetterà di funzionare su una parte dei dispositivi in circolazione. Nessun errore, nessun aggiornamento mancante: è una scelta precisa, già pianificata e ormai ufficiale.

La banca non ha diffuso comunicati generali, ma il cambiamento è confermato da diverse fonti che hanno ricevuto la comunicazione. E a restare esclusi non sono utenti con telefoni obsoleti, ma modelli moderni, spesso top di gamma, scelti da chi punta su dispositivi alternativi ai colossi americani.
Dietro questa decisione si ipotizzano motivi tecnici, strategici, e anche normativi. Il risultato, però, è semplice e immediato e chi è fuori, non potrà più usare l’app. E per ora non ci sono soluzioni ufficiali alternative.
Addio all’Internet banking: cosa succede e chi è coinvolto
Ad essere tagliati fuori sono gli smartphone ‘Huawei con Huawei Mobile Services’ (HMS), cioè quei dispositivi che – a causa del blocco statunitense – non integrano più i servizi Google. Parliamo di telefoni recenti, venduti in Italia senza accesso al Play Store, che si appoggiano all’AppGallery.

Fino ad oggi, l’app Intesa Sanpaolo era disponibile proprio su quella piattaforma. Ma da luglio 2025 verrà rimossa e non sarà più utilizzabile su quei dispositivi. Niente accesso al conto, niente operazioni, niente notifiche. L’app sparisce del tutto, senza possibilità di reinstallazione da fonti ufficiali.
Intesa Sanpaolo non ha spiegato ufficialmente le ragioni, ma alcune dinamiche sono intuibili. L’app si basa su funzioni legate ai Google Mobile Services: autenticazione, sicurezza, notifiche, geolocalizzazione e gestione sicura dei dati. E questi mancano nei dispositivi HMS. Mantenere una versione compatibile richiede tempo, test, aggiornamenti continui, e con una quota di mercato in calo, la banca potrebbe aver deciso che non vale più la pena.
C’è anche un tema di sicurezza normativa. Le banche devono rispettare regole europee molto rigide in termini di protezione dei dati e conformità agli standard digitali. E HMS, ancora percepito come sistema chiuso e con margini di instabilità, potrebbe non offrire le stesse garanzie.
Intesa ha comunque rassicurato i clienti: chi resterà escluso potrà continuare a usare i servizi via browser, accedere all’area riservata tramite home banking classico, ricevere gli O-key SMS e utilizzare le carte fisiche. Tutto funzionerà, ma con qualche limite in più rispetto all’app, soprattutto sul fronte della comodità.
Non è escluso che in futuro vengano offerte nuove soluzioni, magari in collaborazione con altri sistemi o con un’interfaccia più leggera. Ma per ora, chi ha un Huawei che funziona con HMS, dovrà abituarsi a fare internet banking in modo più tradizionale – e con qualche clic in più, ogni volta che serve fare un’operazione.