Imu non pagata dal defunto: cosa devono sapere gli eredi, come funziona il pagamento proporzionale e quando conviene usare il ravvedimento operoso per evitare sanzioni
Quando una persona viene a mancare, non lascia soltanto un patrimonio fatto di beni, ma anche obblighi e pendenze che possono ricadere sugli eredi. Tra queste, uno degli aspetti meno considerati ma di notevole importanza riguarda l’Imu non pagata dal defunto. Molti si domandano se questa tassa comunale, legata al possesso di immobili, debba essere necessariamente saldata da chi eredita e come debba avvenire il pagamento.

La risposta è chiara: l’Imu non pagata rientra tra i debiti ereditari, pertanto, a meno che non si rinunci all’eredità, gli eredi sono chiamati a rispondere dell’omesso versamento. Infatti, il Comune ha facoltà di emettere un avviso di accertamento nei confronti degli eredi e richiedere il pagamento degli importi non versati dal contribuente deceduto. È quindi fondamentale, prima di accettare un’eredità, conoscere l’eventuale situazione debitoria legata agli immobili.
L’Imu non pagata dal defunto non viene cancellata con la morte del contribuente, ma si trasmette agli eredi, come avviene con altri debiti. Tuttavia, la legge offre una possibilità: è consentito il cosiddetto ravvedimento operoso. In pratica, l’erede può decidere di saldare spontaneamente il debito prima dell’avvio di un accertamento da parte del Comune, versando l’imposta dovuta maggiorata solo degli interessi legali giornalieri. Non sono previste sanzioni.
Come l’Imu non pagata rientra tra i debiti che gli eredi devono saldare?
Il pagamento deve avvenire in proporzione alla quota ereditaria. Questo significa che ciascun erede risponde in base alla propria parte di eredità. Se, ad esempio, l’Imu non pagata dal defunto ammonta a 1.200 euro e un erede ha diritto al 50% dell’eredità, dovrà versare 600 euro. Nel caso in cui un erede decidesse di farsi carico dell’intero debito, ha il diritto legale di rivalersi sugli altri coeredi per recuperare quanto versato in eccesso.

Per chiarezza, ecco un riepilogo pratico:
- Il Comune può richiedere il pagamento dell’Imu arretrata agli eredi
- L’Imu non pagata dal defunto si trasmette agli eredi con l’eredità
- Gli eredi possono usare il ravvedimento operoso per saldare senza sanzioni
- Il pagamento avviene in base alla quota di eredità
- Chi paga tutto può chiedere il rimborso agli altri coeredi
In conclusione, l’Imu non pagata dal defunto è un debito reale e concreto che gli eredi devono affrontare con responsabilità. È essenziale valutare attentamente se accettare o meno l’eredità, specialmente quando vi sono immobili di proprietà e imposte arretrate. La normativa offre strumenti utili come il ravvedimento operoso, ma resta fondamentale informarsi a fondo sulla situazione fiscale del defunto prima di fare scelte affrettate.