Disney in crisi profonda, dopo il Marvel Cinematic Universe anche Star Wars è a rischio

Dopo un periodo d’oro, Disney sembra aver perso la capacità di rendere appetibili e proficui i propri film: il Marvel Cinematic Universe è segnato da un fallimento dopo l’altro e la saga di Star Wars sta vivendo una fase di stallo.

Nel 2019, prima che la pandemia Covid sconvolgesse la nostra percezione del mondo ricordandoci la caducità della vita e l’impreparazione dell’essere umano a disastri su scala mondiale, End Game chiudeva il primo ciclo dell’epopea Avengers e una gloriosa e acclamata fase tre del Marvel Cinematic Universe.

Premiere Europea del film Rise of the Skywalker
Disney in crisi profonda, dopo il Marvel Cinematic Universe anche Star Wars è a rischio – Ansa Foto – ot11ot2.it

In quel momento sembrava che Disney avesse trovato la gallina dalle uova d’oro, che il suo universo condiviso potesse essere la killer app definitiva per il mondo del cinema e che da quel momento in poi per fare un film di successo al botteghino bisognava far vestire gli attori con una calzamaglia come ai tempi in cui per la maggiore andavano le opere teatrali.

Le crepe di quel gigante dai piedi d’argilla però cominciavano a farsi vedere, non solo i buchi nelle trame e gli eventi forzatamente inseriti in ogni film cominciavano a risultare fastidiosi, ma a mancare erano soprattutto la fantasia e i personaggi di spicco da inserire in questo macro progetto.

Così il titolo del film sugli Avengers è stato in un certo senso profetico, poiché End Game è stata veramente la fine dei giochi per Disney, l’inizio di un declino inarrestabile che – come dimostrato dall’ultimo film su Captain America – è giunto al punto più basso e che può essere risolto solo scendendo a patti con l’idea che bisogna fare un reboot di tutte le saghe e probabilmente questa volta evitare di collegarle tutte a doppio filo e concentrarsi sulla singola pellicola.

Disney in crisi? Anche la saga di Star Wars ha subito un arresto

Nell’epoca d’oro del MCU, Disney ha fatto sua anche la saga Star Wars e messo in piedi un progetto simile a quello che ha coinvolto le licenze Marvel. Il colosso americano ha pensato ad una serie di produzioni, tra film, cartoni animati e serie tv, che potesse espandere l’universo narrativo di Star Wars e creare un’unica grande narrazione che comprendesse l’intero arco narrativo pensato da George Lucas per poi espanderlo verso il futuro.

Daisy Ridley alla premiere di Star Wars
Disney in crisi? Anche la saga di Star Wars ha subito un arresto – Ansa Foto – ot11ot2.it

La terza trilogia è ormai archiviata e – a parte le critiche sull’eccessivo citazionismo e la sensazione di deja-vu costante di una trama che non ha nulla di originale – tutto sommato è andata bene. Il problema è sorto dopo con gli approfondimenti su tutto ciò che era stato anche solo vagamente accennato durante il film pre-acquisizione o nella narrativa al di fuori delle pellicole.

I tonfi al botteghino hanno sicuramente spinto Disney a valutare bene i prossimi passi e da questa valutazione è derivato un allungamento dei tempi di produzione e in alcuni casi un ripensamento delle decisioni prese. Emblematico in tal senso è il film sequel sulla storia di Rey, protagonista della terza trilogia.

Già l’idea di prendere la protagonista per fare un film che non sia un sequel diretto della linea narrativa principale indica la consapevolezza che il pubblico non ha amato particolarmente il personaggio e la trama, ma anche la volontà di sondare il terreno e l’interesse per un’eventuale quarta trilogia.

Primissimo piano dell'attrice Daisy Ridley
Il film su Rey verrà cancellato o inserito nella nuova trilogia di Star Wars? – Ansa Foto – ot11ot2.it

La dimostrazione di ciò risiede nelle difficoltà produttive riscontrare in questi mesi. Prima l’abbandono dello sceneggiatore Steven Knight, in seguito l’annuncio della quarta trilogia affidata a Simon Kimberg che lo rende un film prequel (probabilmente inutile) e che spinge a considerare l’idea di inserire quella storia direttamente all’interno della trama principale (d’altronde Rey è l’ultima Jedi esistente, o quanto meno l’unica in grado di formare una nuova leva di Jedi).

Che la pellicola possa subire un incorporamento o una cancellazione lo suggerisce il fatto che la sua produzione è stata messa in stanby, come annunciato dall’insider Daniel Richtman: “il film di Rey è di nuovo in sospeso, dato che sia Shawn Levy che James Mangold stanno procedendo per primi. Il progetto non è stato cancellato, ma solo temporaneamente sospeso”.

Appare evidente come Disney stia valutando bene le sue prossime mosse, consapevole ormai che il rischio di bruciare un’altra licenza dall’enorme valore economico è concreto. Se questa fase di riflessione porterà a meno prodotti ma di maggiore qualità a beneficiarne non sarà solo l’azienda, ma anche i fan della saga.

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