La crema solare è un prodotto che avanza ogni estate e si usa di anno in anno, ma è possibile farlo in sicurezza? Ecco come scoprire se è dannosa per la pelle.
L’estate arriva in maniera sempre più repentina e diventa ogni anno più difficile adeguarsi all’aumento delle temperature. Cambiano le abitudini quotidiane, che si adattano alle condizioni climatiche più avverse. Una su tutte, il sole che picchia, mettendo in serio pericolo la salute.

Uno dei rischi maggiori, al mare come in città, diventa l’esposizione ai raggi solari che il più delle volte avviene in modo inconsapevole e dunque potenzialmente nocivo. Si va così facilmente incontro non soltanto alle più comuni scottature, ma anche ad un fotoinvecchiamento precoce e, nei casi peggiori, alla possibilità di sviluppare melanomi.
I tumori della pelle sono in continua crescita in Italia, dove hanno una grande incidenza su giovani e adulti al di sotto dei 50 anni di età. Motivo per cui aumenta di pari passo anche l’attenzione rivolta alla prevenzione, che in questo caso passa necessariamente da una buona protezione solare.
Disponibile in commercio in tantissime varianti, spazia tra le proposte spray e le creme da spalmare, fino alle più recenti versioni in stick. Un prodotto che ogni estate non manca mai nella borsa da spiaggia, ma che puntualmente avanza fino all’anno successivo.
A distanza di quattro stagioni dunque, ci si ritrova di fronte al solito dubbio. É possibile e soprattutto è sicuro, usare la crema solare dell’anno scorso? Gli esperti rivelano i segnali da verificare per ottenere una risposta definitiva.
Come capire se la crema solare si può usare: verifiche e sicurezza
Nell’ambito skincare e cura personale, i prodotti solari tornano ogni estate a riempire gli scaffali dei negozi. Si tratta però, pur sempre di un piccolo investimento al quale poi difficilmente si vuole rinunciare, anche se è passato troppo tempo dal suo acquisto.

É molto importante tuttavia, prima di applicare la crema dell’anno precedente, soffermarsi su alcuni parametri che possono indicare la sua inefficacia. Questo infatti, potrebbe voler dire una mancata protezione dal sole oltre che la possibilità di sviluppare irritazioni cutanee.
La prima regola imprescindibile è assicurarsi che la scadenza non sia stata superata. Nel caso di questa tipologia di prodotto, ciò è verificabile tramite il PAO, ossia il “period after opening”. Si tratta di un simbolo facilmente riconoscibile di un barattolino aperto, accanto al quale compare il massimo dei mesi durante i quali può essere usato.
Generalmente in questi casi si tratta di 12 mesi, pertanto è molto probabile che un prodotto acquistato l’estate precedente debba essere buttato. Per una maggiore consapevolezza, è consigliabile scrivere sulla stessa confezione il giorno in cui viene aperto per la prima volta.
A ciò si aggiunge una valutazione visiva ed olfattiva. Se la crema appare diversa da quando è stata aperta per via di consistenza grumosa o liquida, colore alterato o odore differente, è ora di eliminarla. Non è da sottovalutare che il prodotto possa presentarsi così anche prima della scadenza, qualora sia stato lasciato sotto il sole per lungo tempo.
Il consiglio in più per evitare sprechi, in conclusione, è puntare confezioni piccole come i formati da viaggio. Questi consentiranno l’uso giornaliero senza avanzi che diventano in breve tempo inutilizzabili.