Come avere 750€ di pensione lavorando solo 5 anni: se sei tra questi rientri

Sono tanti i lavoratori in Italia con una contribuzione irregolare. Ma anche loro possono avere fino a 750 euro di pensione.

Se un lavoratore ha accumulato nel corso della sua vita lavorativa solo pochi anni di contributi non deve per forza arrendersi alla pensione minima. Esistono alcune strategie utili per poter ottenere comunque una pensione il cui importo si avvicina ai 750 euro. Parliamo di una cifra ancora bassa, dunque al limite della soglia di povertà, ma comunque superiore ai 603,40 euro al mese garantiti dal trattamento previdenziale minimo.

Coppia di anziani con tazze in mano
Come avere 750€ di pensione lavorando solo 5 anni: se sei tra questi rientri – ot11ot2.it

Chi ha pochi contributi, perché ha lavorato in nero, in modo saltuario, con contratti a termine o a chiamata, di norma, può puntare non solo alla pensione minima o all’assegno sociale, ma anche ad altre forme previdenziali più elastiche. Per esempio, grazie alle cosiddette Deroghe Amato, alcuni lavoratori possono accedere alla pensione con quindici anni di contributi. In questo specifico caso, con la legge del 1992, chi ha versato contributi entro il 1992, su un reddito annuo di circa 24.000 euro per quindici anni potrebbe, ricevere una pensione mensile di circa 750-800 euro.

Possono godere di un canale privilegiato anche i lavoratori con almeno venticinque anni di anzianità assicurativa, di cui almeno dieci anni con versamenti inferiori a cinquantadue settimane annue. Ma questa deroga riguarda soprattutto i lavoratori stagionali.

Più in generale, chi ha pochi contributi può sempre puntare alla pensione di vecchiaia contributiva. L’attuale normativa, infatti, permette anche di uscire dal lavoro con soli cinque anni di contributi. Ma ci sono dei limiti. Questi cinque anni di contributi devono essere stati versati dopo il primo gennaio 1996. E il lavoratore che punta all’assegno previdenziale deve avere almeno settantuno anni.

750 euro di pensione con pochi contributi: assegno sociale con integrazione

L’attuale sistema previdenziale prevede che chi non ha contributi sufficienti per una pensione possa richiedere l’assegno sociale. Un aiuto statale che garantisce un minimo di sostegno economico a partire dai sessantasette anni, purché si rispettino determinati limiti di reddito.

Una donna anziana che legge un libro
750 euro di pensione con pochi contributi: assegno sociale con integrazione – ot11ot2.it

Inoltre, se il lavoratore ha problemi di salute che gli impediscono di lavorare, può accedere a una pensione di inabilità con almeno cinque anni di contributi, di cui tre nell’ultimo quinquennio. In questo caso, l’importo dell’assegno previdenziale dipende dai contributi versati e dal sistema di calcolo contributivo. Però, chi ha versato contributi su un reddito annuo di circa 24.000 euro per cinque anni potrebbe ricevere una pensione mensile di circa 250 euro. Considerando i 538 euro concessi con l’assegno sociale, grazie all’integrazione si possono dunque superare tranquillamente i 700 euro.

E dopo i settant’anni è prevista un’ulteriore integrazione: il cosiddetto incremento al milione, riconosciuto esclusivamente a chi ha redditi molto bassi. In questo specifico caso, si può arrivare a una pensione di 750 euro, pur avendo solo cinque anni di contributi.

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