Sono passati anni e le trattative per il doppio aumento in busta paga sono ancora in corso, ma pare sia il momento giusto per chiudere l’accordo e regalare un futuro più sereno a molti lavoratori.
Il tema delle retribuzioni è sempre di attualità in Italia, specie in un periodo come quello che stiamo vivendo in cui l’aumento del costo della vita è percepibile in maniera diretta sui conti degli italiani e sta diventando un problema anche per chi possiede stipendi che vanno oltre la media nazionale.

Tra le categorie di lavoratori che in questi anni hanno patito maggiormente gli aumenti c’è la classe docente e il personale scolastico, categorie che attendono da tempo la firma sui contratti nazionali 2022/2024 e che si trovano già adesso a dover discutere anche quella relativa al contratto nazionale del triennio appena iniziato.
Il ritardo nell’accordo è andato a danno di tutto il personale scolastico, ma a quanto pare l’attesa potrebbe presto essere premiata dalla firma di un doppio accordo che porterebbe ad un aumento doppio della busta paga e all’ottenimento anche di indennità e vantaggi che da tempo vengono richiesti.
A parlare di tutto questo in un’intervista concessa a ‘Tecnica della Scuola’ è stato Antonio Naddeo, presidente di Aran, a margine di un convegno Snals dedicato alle Innovazioni e alle Sfide per l’istruzione e la ricerca.
Quando arriva l’aumento degli stipendi per i personale scolastico
Naddeo ha ammesso che riguardo il triennio appena passato si è giunti in ritardo sull’accordo, ma che attualmente ci si trova comunque in una situazione favorevole poiché il governo ha già stanziato i fondi per l’accordo relativo al triennio 2025/2027, il che offre la possibilità di chiudere la trattativa in tempi brevi per entrambi i trienni.

Il presidente Aran si augura che l’accordo possa essere raggiunto già a luglio, così da far ricevere il doppio aumento agli appartenenti della categoria già in questo 2025: “Se la firma dell’ipotesi di accordo dovesse arrivare a luglio, questo contratto avrà effetto a novembre dicembre”.
Naddeo successivamente sottolinea come il raggiungimento dell’accordo non porterà vantaggi esclusivamente economici: “Il contratto non sono solo le retribuzioni, per il settore della scuola ci sono tantissimi aspetti normativi che hanno un valore molto grande per i docenti e per il personale amministrativo. Perciò non dobbiamo fermarci al valore della retribuzione, che ovviamente deve crescere e deve essere in linea anche con l’inflazione, per quello che è possibile per il bilancio dello Stato”.
Infine il dirigente auspica che la contrattazione non porti ad un accordo svantaggioso per i docenti ed il personale scolastico: “Non vorrei che i dipendenti, i docenti e il personale amministrativo, si vedessero crescere le indennità, il numero delle vacanze contrattuali, e non il contratto vero e proprio. Questo sarebbe la sconfitta della contrattazione”.