Bonus 500 euro: perderlo è un peccato ma se lo spendi male rischi tanto, adesso ho capito

Docenti e uso illecito del bonus da 500 euro: sanzioni e rimborsi per trecento professori

Trecento professori sono finiti al centro di un’inchiesta partita nel 2023 e che oggi arriva alle sue prime conseguenze: sospensioni, rimborsi e blocco degli scatti di carriera. Tutto per un presunto uso illecito del bonus da 500 euro, quello previsto dalla Carta del docente per sostenere l’aggiornamento professionale degli insegnanti.

Docente che esce dalla scuola con banconote da 500 euro
Bonus 500 euro: perderlo è un peccato ma se lo spendi male rischi tanto, adesso ho capito – ot11ot2.it

Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla procura, tra il 2018 e il 2021 sarebbe stato messo in piedi un sistema ben collaudato: acquisto iniziale regolare con la carta dei docenti, poi reso in negozio compiacente e infine uso del credito per elettrodomestici, condizionatori, cellulari, televisori. Beni estranei agli scopi previsti dalla legge e acquistati in modo sistematico da decine di docenti con la complicità di venditori, attraverso pratiche documentate da scontrini falsificati e ricevute intestate ad altri beneficiari del bonus.

Nell’inchiesta è finito anche un imprenditore, ritenuto l’anello commerciale del meccanismo. L’accusa è di aver favorito le operazioni di reso e di aver permesso ai docenti di convertire il buono in merce non ammessa. I beni sequestrati finora ammontano a 135.000 euro.

Uso illecito del bonus da 500 euro: i provvedimenti scattano ora

Nel frattempo, gli uffici scolastici hanno cominciato ad agire. Ogni docente coinvolto sta affrontando un procedimento disciplinare, con l’assistenza di avvocati o sindacalisti. Le sanzioni principali sono:

Docente che esce dalla scuola con banconote da 500 euro
Uso illecito del bonus da 500 euro: i provvedimenti scattano ora – ot11ot2.it
  • sospensione dal servizio per alcuni giorni,
  • blocco dello scatto stipendiale,
  • esclusione per un anno dal bonus,
  • obbligo di restituire una cifra pari al triplo della somma spesa illecitamente.

Per difendersi, alcuni insegnanti hanno dichiarato di aver acquistato smartphone per supplire alla mancanza di strumenti informatici negli istituti, sostenendo di aver agito comunque nell’interesse della scuola e degli studenti.

Una spiegazione che però non regge di fronte alla normativa: il bonus non è destinato all’acquisto di materiale scolastico per le scuole, ma alla formazione del singolo docente. Il Ministero dell’Istruzione sta valutando interventi per rafforzare i controlli futuri. L’obiettivo è impedire nuovi casi di uso illecito del bonus da 500 euro, senza penalizzare chi ha sempre utilizzato correttamente le risorse pubbliche. Resta il danno all’immagine della categoria e un interrogativo aperto: quanti altri casi simili potrebbero emergere, ora che i controlli si sono intensificati e i sistemi di verifica incrociata sono stati potenziati a livello nazionale?

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