Attenzione alla truffa della finta multa: come riconoscerla e difendersi

Ti arriva una multa, sei certo di capire se sia vera oppure una truffa? Ci sono dei segnali da riconoscere.

Viene segnalata una violazione del Codice della Strada che impone il pagamento di una sanzione. In realtà si tratta di una truffa che sta circolando in rete e arriva tramite e-mail. Per evitare pessime conseguenze bisogna saper riconoscere i raggiri e difendersi.

Attenzione alla truffa della finta multa: come riconoscerla e difendersi (Ot11ot2.it)

Truffa o reale comunicazione? Non è mai semplice riuscire a riconoscere il confine che separa un’email o un messaggio vero da un tentativo di raggiro. I criminali informatici sono attenti ai dettagli e cercano di fare leva sulle paure dei cittadini per spingerli a compiere ciò che gli chiedono. Una multa, ad esempio, può spaventare e per poter pagare meno la vittima sarebbe tentata di versare subito l’importo dovuto e poi dimenticare la brutta storia.

Così facendo, però, consegnerebbe il proprio denaro direttamente ai malintenzionati. Ma c’è di peggio, si potrebbero cedere involontariamente dati sensibili che i criminali utilizzerebbero per raggiungere i loro biechi scopi. Diventa così fondamentale riconoscere le truffe. andando oltre le più comuni indicazioni come mai cliccare su link, mai scaricare allegati né inserire informazioni personali in fantomatici form.

L’ultima trappola della finta multa come funziona

Un cittadino romano ha segnalato l’arrivo di un’e-mail con un avviso di violazione e azione urgente per parcheggio non autorizzato. L’uomo non è caduto nel raggiro, ha contattato le autorità ed evitato problemi. Il testo della missiva recitava “Stai rischiando aggravamenti significativi della sanzione iniziale. L’autorità può procedere al fermo amministrativo del veicolo o alla trattenuta su reddito se la situazione non viene risolta subito”.

Computer e e-mail
L’ultima trappola della finta multa come funziona (Ot11ot2.it)

Il solito messaggio che vuole gettare nel panico la vittima e portarla ad agire in modo sbagliato. Guardando il mittente, poi, sembrerebbe essere un ufficio contravvenzione, può capitare che un utente poco attento non riconosca immediatamente la truffa. Nell’e-mail, poi, si invita a cliccare su “Regolare” per risolvere subito la questione. Non bisogna assolutamente procedere in questo modo.

Si tratta di una truffa che spinge ad effettuare pagamenti in seguito a solleciti falsi. La Polizia Postale più volte ha ribadito che questo non è il modo con cui vengono comunicati solleciti o multe. L’unica via legale è la consegna diretta di un Agente al trasgressore oppure tramite PEC o posta ordinaria. Qualsiasi altra comunicazione è una truffa e non bisognerà darvi seguito ma segnalare l’accaduto in modo tale che la notizia del raggiro arrivi a più persone possibile.

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