Con la semifinale appena conclusa ci attende l’ultimo atto della stagione di Amici, una puntata conclusiva che eleggerà il vincitore di questa edizione e porrà fine a tutte le polemiche che ancora si stanno sviluppando dentro e fuori dal programma.
Trattandosi di una competizione sul talento che vede contro cantanti e ballerini, è difficile più che in altri talent giudicare quale allievo sia migliore di un altro e quale meriterebbe di vincere un confronto. Mai come in Amici l’esito delle votazioni è basato sul gusto personale, sull’emozione che un esibizione suscita nei giudici e nel pubblico.

Per quanto riguarda il pubblico, poi, c’è una preferenza aprioristica, una sorta di predilezione che si è creata nel corso dei mesi per questo o quell’allievo che non permette di esprimere un giudizio esente dalla simpatia personale. Se a questo si aggiunge che la maggior parte degli spettatori non ha nemmeno le competenze tecniche per valutare la correttezza di un’esibizione, si capisce come il parere esterno lasci il tempo che trovi.
Questo vuoto di competenza e di oggettività (criterio impossibile da soddisfare al 100% anche per chi cerca di valutare solo la tecnica in base alle proprie competenze) porta a giudizi sommari e prese di posizioni più concettuali che altro. Lo stesso sondaggio fatto da Amici in cui si chiedeva ad ogni allievo chi avrebbe escluso dalla finale non si basa su una valutazione del talento di X e Y, ma sulle preferenze, in questo caso condizionate anche dai rapporti instaurati nel corso della competizione.
Per questo sembra assurdo che il giudizio di Jacopo Sol (allievo eliminato ai quarti di finale) che poneva tra i non meritevoli di un posto in finale il compagno di viaggio Nicolò Filipucci, sia stato preso di mira dai fan del programma e sia diventato oggetto di contestazione e polemica.
Jacopo Sol risponde alle accuse: “Io e Nicolò ci stimiamo”
Stanco di leggere insulti, accuse e opinioni prive di qualsiasi fondamento, l’ex allievo di Amici ha voluto rispondere ai commenti spiegando la sua posizione: “A questo punto del programma meritano tutti, mi dispiace per chi sta cercando di metterci contro, tra di noi c’è una grande stima e Nico lo sa”, aggiungendo inoltre: “Se avessi potuto non avrei tolto nessuno”.

Tanto chiasso per nulla, come era evidente dalla natura stessa del sondaggio fatto, creato appunto per generare discussioni al di fuori del programma tra gli spettatori che tengono per uno o per l’altro allievo. I ragazzi che partecipano ad Amici sono animati da una sana competizione e ciascuno di loro alla fine deve pensare solo a se stesso e a coltivare le possibilità di vincere, ciò non significa che vi sia odio o invidia.
Al di là del fatto che – come in ogni altro campo e contesto della vita – ci possa essere una preferenza, una simpatia o un’antipatia, un maggior feeling, è palese anche allo spettatore più distratto che tra i concorrenti di Amici c’è maggiore complicità e vicinanza che in altri talent e questo perché i ragazzi passano quasi un anno di vita insieme, vivendo nella stessa casa e coltivando lo stesso sogno.