Alzheimer: arriva l’esame del sangue che ti dice se sei predisposto oppure no

Basterà un semplice esame del sangue per capire se nel nostro corpo è presente la proteina che causa il morbo di Alzheimer. Vediamo tutto nei dettagli.

L’Alzheimer è una di quelle malattie con cui nessuno di noi vorrebbe mai avere a che fare. Eppure tutti, potenzialmente, siamo vittime e una cura definitiva non è ancora stata trovata. Si tratta di una patologia altamente invalidante che colpisce la memoria a breve termine.

prelievo del sangue persona con il braccio disteso
Alzheimer: arriva l’esame del sangue che ti dice se sei predisposto oppure no/ot11ot2.it

L’Alzheimer, spesso nel giro di pochi mesi, può stravolgere completamente la vita sia di chi ne è affetto sia dei familiari che se ne prendono cura. I pazienti non solo perdono la memoria e non riconoscono più i loro cari ma perdono anche la capacità di svolgere azioni comuni come aprire un armadio o aprire una lattina. Per fortuna la ricerca medica non si ferma mai e fa passi da gigante.

Un nuovo studio ha portato a risultati davvero incoraggianti: basterà un semplice esame del sangue per dirci se nel nostro organismo è presente – e in quale quantità – la proteina che causa l’Alzheimer. Scoprire questa patologia sul nascere può essere la svolta per mettere a punto terapie sempre più efficaci.

Alzheimer: un semplice esame del sangue può scoprirlo anni prima

Scoprire se si ha l’Alzheimer e a quale stadio è la malattia, quanto le cure possano essere efficaci oppure no: finalmente oggi tutto questo è possibile grazie ad un nuovo studio e basterà sottoporsi ad un semplicissimo esame del sangue, come quelli che tutti facciamo abitualmente.

puzzle che ricrea il viso di una donna molto anziana
Alzheimer: un semplice esame del sangue può scoprirlo anni prima/ot11ot2.it

Un nuovo studio ha portato ad un risultato incredibile: un semplice esame del sangue ci dirà se abbiamo o no l’Alzheimer, se siamo predisposti o se ne siamo già affetti e a quale stadio si trova la malattia. Lo studio in questione è molto recente ed è stato svolto dai ricercatori della Washington University School of Medicine e dagli studiosi della Lund University in Svezia.

Da anni ormai si sa che l’Alzheimer – spesso erroneamente confuso con la demenza senile – è causato da un accumulo della proteina Tau nel cervello che, alla lunga, provoca la formazione di placche che, appunto, causano la malattia. La novità è che gli studiosi americani e quelli svedesi ora hanno sviluppato una tecnica per misurare i livelli di questa proteina Tau già a partire dal sangue.

In pratica se nel sangue sono presenti elevati livelli di proteina Mtbr-tau243 allora anche la quantità di proteina Tau nel cervello è elevata e questo indica che siamo affetti dalla malattia e ci indica anche a quale ritmo sta procedendo. Questa scoperta ha un’importanza enorme per la cura.

Di Alzheimer non si può guarire ma le terapie possono essere molto efficaci nel rallentare la progressione della patologia se si scopre sul nascere. Non solo: il nuovo test può anche aiutare a stabilire se i sintomi di una persona sono legati all’Alzheimer o ad un’altra causa.

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