Troppe cose ci innervosiscono: 6 consigli imbattibili per gestire stress e frustrazione

La vita è frenetica e troppe cose ci innervosiscono: possiamo però prepararci al peggio, applicando questi 6 consigli imbattibili.

Il progresso ci ha accompagnato insieme a un aumento esponenziale delle difficoltà psico-emotive. Sicuramente possiamo accedere ad agi e servizi un tempo inesistenti, ma al contempo si è sviluppata una frenesia pericolosa per la nostra salute. Stanno diventando davvero troppi i fattori che ci innervosiscono, ci agitano e ci portano ad abbandonarci all’angoscia costante.

Ragazzo stressato da molte persone
Troppe cose ci innervosiscono: 6 consigli imbattibili per gestire stress e frustrazione – ot11ot2.it

Gli esperti hanno quindi invitato le persone che sono soggette a questi sbalzi d’umore a seguire delle semplici linee guida. Talvolta è sufficiente compiere qualche esercizio per la mente per sentirsi meglio, come la meditazione. Oppure smetterla di focalizzare i propri pensieri su immagini negative, lavorando attivamente sulla costruzione della propria serenità.

6 consigli per gestire lo stress

  • mindfulness: visualizzate un luogo immaginario che vi trasmetta tranquillità, proiettate la vostra figura in quella località e concentratevi sulla spinta diaframmatica;
  • stile di vita: per mantenere la mente tranquilla, è importante costruire intorno ad essa un ambiente sano e soprattutto sereno. Se si dorme poco, si consumano cibi ultra-processati e non si beve acqua, se si rifiuta di concedersi un po’ di attività fisica e di trascorrere qualche ora all’aria aperta, il corpo può cominciare a provare una forma di insofferenza e con esso anche la mente;
Ragazza stressata appoggia la testa sulla scrivania
6 consigli per gestire lo stress – ot11ot2.it
  • conoscersi: per gestire i momenti di stress e nervosismo, è sicuramente importante conoscere il fattore scatenante. Esempio spicciolo: laddove ad una certa ora le strade diventino trafficate, onde evitare di iniziare la giornata tesi come corde di violino, è consigliato uscire un quarto d’ora prima, così da evitare di rimanere imbottigliati. Questo è solo uno degli escamotage che dobbiamo necessariamente applicare qualora il nostro cervello ci porti a percepire negativamente ogni input esterno;
  • prepararsi: non si può mantenere una forma di tranquillità costante, possiamo però evitare di alimentarla. Secondo esempio: se un esame in università ci agita, è sconsigliato studiare tutto all’ultimo minuto. È più consono prepararsi gradualmente, così da arrivare di fronte al professore per lo meno con la certezza di conoscere la sua materia;
  • terapia: se l’ansia, lo stress e la frustrazione dovessero diventare invalidanti, è opportuno chiedere consiglio a un esperto, iniziando così un percorso di terapia efficace;
  • discorsi incoraggianti: datevi la carica, spesso siamo più capaci di sostenere i nostri amici piuttosto che noi stessi. Cercate di essere il migliore amico che possiate desiderare, focalizzatevi sui vostri punti di forza e sui successi raggiunti, non sui demeriti.
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