Cenere, capelli e persino il pelo di animale: sono molte le cose che non si dovrebbero pulire con l’aspirapolvere, motivo per cui si rompe frequentemente.
Lo facciamo tutti: è una sorta di riflesso incondizionato. Quando lo sporco si aggira per casa, la prima cosa che facciamo è aspirarlo, senza pensare al danno che può causare. D’altronde l’aspirapolvere serve proprio a questo: ad aspirare con facilità la sporcizia che abbiamo sul pavimento e sui tessuti. Ma ci siamo mai fermati a pensare perché richiede spesso manutenzione o, ancor peggio, si danneggia in modo permanente?

Le ragioni sono tante, ma l’attenzione sul tema non è così comune. Per questo oggi vi vogliamo parlare dell’aspirapolvere, del suo utilizzo e di come cose banali come la farina e addirittura i capelli possano compromettere la macchina. Anche le piccole schegge di vetro non sono da sottovalutare; anzi, sono quelle che recano maggior danno.
Visto che si tratta di gesti comuni, è bene capire che l’aspirapolvere ha dei limiti ben precisi, e talvolta basta dare una spazzata prima per evitare danni costosi. Alla fine non dobbiamo fare l’intero lavoro con la cara e vecchia scopa, ma nella maggior parte dei casi togliere il grosso.
Farina, cenere, capelli e pure i liquidi: ecco cosa non va mai aspirato, se teniamo all’aspirapolvere
Lo facciamo senza pensarci. Si rovescia qualcosa per terra – farina, peli, un po’ di terra dal vaso – e parte il riflesso automatico: tiriamo fuori l’aspirapolvere e via, problema risolto. Peccato che sia proprio questo gesto a farci buttare l’elettrodomestico nel giro di qualche mese. Sì, perché non tutto lo sporco può essere aspirato senza danni, anzi. Ci sono cose che andrebbero lasciate stare del tutto.

La farina, ad esempio, sembra innocua, ma è micidiale: le sue particelle entrano ovunque, bloccano i filtri, appesantiscono il motore e riducono la potenza. I capelli e i peli si infilano nella spazzola, la ingarbugliano e finiscono per far sforzare l’intera macchina: ovvio, se sono sparsi non succede nulla, ma se troviamo ciuffi o grovigli, meglio spazzarli.
La cenere, poi, è tra i peggiori nemici: se è ancora calda, può fare danni seri; se è fredda, comunque scappa dai filtri e finisce nell’aria. E non è finita. Gesso e cemento graffiano tutto, si incollano ai condotti e, con un uso ripetuto, possono bruciare il motore. Il vetro? Altro errore comune: anche una piccola scheggia scappata alla scopa rompe il sacchetto, rovina il tubo e rende pericoloso anche solo svuotarlo.
La terra, se ancora umida, fa blocco, pesa e crea muffa. Il nastro adesivo, con i suoi residui, incolla ogni parte interna. E i liquidi, be’, se l’aspirapolvere non è studiato per lo scopo, lì si rischia il cortocircuito.
L’aspirapolvere è un alleato, sì, ma non è infallibile. Basta poco per trattarlo meglio. E spesso quel poco si chiama scopa.