Se comprometti la riservatezza del vicino puoi essere costretto ad una multa fino a 10.000 euro: novità che crea polemiche

Quando si ha a che fare con il vicinato, ci sono dei limiti ben precisi che non vanno superati: un errore ingenuo può costare anche 10.000 euro.

Chi vive in condominio o ha case adiacenti alla sua, sa che basta poco per sentirsi osservati. Una siepe troppo bassa, un balcone troppo vicino, oppure quel vicino che – casualmente – si affaccia sempre quando siamo in giardino a leggere, a prendere il sole o a stendere il bucato. Si potrebbe parlare di invadenza, curiosità o semplicemente di persone particolarmente socievoli.

Signore affacciate al balcone che osservano i vicini
Se comprometti la riservatezza del vicino puoi essere costretto ad una multa fino a 10.000 euro: novità che crea polemiche – ot11ot2.it

Tuttavia, il punto resta uno: i propri spazi non andrebbero mai violati, e non serve nemmeno entrare fisicamente nell’abitazione del vicino per farlo. Basta ignorare le distanze di sicurezza, anche agendo all’interno della propria proprietà.

Il caso di cui vi parleremo riguarda una situazione molto comune che è sfociata in un’importante sentenza, che non solo ha dato ragione al vicino che si è sentito ‘violato’, ma gli ha anche permesso di ottenere un risarcimento di ben 10.000 euro per una modifica fatta – pur non in modo permanente – agli spazi personali di un altro condomino, senza che ci fosse una violazione diretta della sua proprietà.

La multa al vicinato per un gazebo

Tutto è iniziato in modo apparentemente innocuo. I proprietari di un giardino condominiale hanno deciso di sostituire il loro vecchio gazebo mobile con una struttura più solida, in legno lamellare. Un miglioramento, sulla carta. Ma secondo la vicina, quello che è stato costruito non era affatto un gazebo provvisorio come stabilito con l’amministratore, bensì una vera e propria costruzione stabile, chiusa con vetrate, completa di impianti elettrici e idrici, arredata come un salottino abitabile.

Casa in miniatura e martello giudice
La multa al vicinato per un gazebo – ot11ot2.it

Il problema principale? La posizione. La nuova struttura era troppo vicina al confine e, secondo la condomina confinante, violava le distanze minime previste dal Codice Civile. Stando alla sentenza, questa modifica limitava la sua privacy, rendendo impossibile utilizzare il giardino in tranquillità come in precedenza. Dopo aver tentato una mediazione con l’amministratore e presentato un esposto alla Polizia Municipale, la donna ha deciso di rivolgersi al Tribunale.

Il giudice ha riconosciuto che quella costruzione aveva tutte le caratteristiche di un’opera stabile e non temporanea, ma ha escluso che ci fosse stata una violazione delle distanze legali. Nonostante questo, ha dato parzialmente ragione alla vicina, accogliendo la richiesta di risarcimento per la limitazione del suo diritto di godimento dello spazio.

Morale: anche se non si oltrepassano i confini materiali, modificare uno spazio in modo da compromettere la riservatezza del vicino può avere conseguenze legali concrete. In questo caso, un errore è costato 10.000 euro di risarcimento, per un gazebo che ha finito per togliere più di quanto ha dato.

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