Se chiedi sempre l’aggiunta di ghiaccio nelle bibite stai attento: non hai idea di cosa ci finisca dentro

Se quando vai al bar chiedi di aggiungere il ghiaccio alle bibite fai attenzione: non è innocuo come sembra.

Nelle giornate più calde la tentazione di fermarsi al bar per prendere una bibita per rinfrescarsi un attimo. E visto che tende a scaldarsi in fretta all’aperto sembra d’obbligo chiedere l’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio. Almeno così la si può bere con calma senza che dopo un paio di minuti risulti già tiepida e quindi praticamente imbevibile.

Due bicchieri di bibite ghiacciate circondati da cubetti di ghiaccio
Se chiedi sempre l’aggiunta di ghiaccio nelle bibite stai attento: non hai idea di cosa ci finisca dentro. – (ot11ot2.it)

Di per sé poi vedersi arrivare il bicchiere da bibita magari decorato e con i cubetti di ghiaccio in pila fa un certo effetto, così come il ghiaccio tritato nei cocktail. Il problema è che anche se i cubetti appaiono trasparenti e perfettamente puliti non sempre questo significa che siano davvero sicuri. Ci sono delle procedure precise da seguire, ma un barista distratto può sempre capitare.

Mentre si preparano i drink infatti il regolamento Haccp prevede di indossare i guanti o almeno avere le mani pulite quando si manipolano gli ingredienti. Al tempo stesso occorre tenere pulita l’attrezzatura utilizzata come il dispenser, i bicchieri e il banco di lavoro. Senza seguire queste regole basta poco perché un innocuo cubetto di ghiaccio diventi pericoloso.

Cosa può finire nel ghiaccio usato al bar

Tra le irregolarità più diffuse riscontrate nei locali italiani, per la precisione in sette esercizi su dieci, c’è la conservazione sbagliata degli ingredienti. In particolare è emblematica un’analisi condotta nel 2023 dall’Istituto Nazionale del Ghiaccio Alimentare (INGA), che ha trovato diverse irregolarità nella preparazione di questo prodotto da parte di bar e ristoranti siciliani.

Paletta che versa dei cubetti di ghiaccio in un bicchiere
Cosa può finire nel ghiaccio usato al bar. – (ot11ot2.it)

Prima di tutto l’acqua utilizzata per creare i cubetti di ghiaccio non era pura dal punto di vita microbico, presentando tracce di batteri e muffe. Alcuni di questi microrganismi resistono benissimo anche a basse temperature e una volta che il cubetto si scioglie possono finire nella bibita. Tra questi per esempio c’è E. Coli, che può provocare la gastroenterite.

Oltre alla qualità dell’acqua un ruolo importante giocano anche la manipolazione e l’igiene dell’ambiente di lavoro. Se non si pulisce a dovere il contenitore dove si ripongono i cubetti di ghiaccio muffe e batteri possono depositarsi sulla loro superficie. Lo stesso vale per i dispenser, che vanno periodicamente lavati e sanificati per evitare di contaminare il ghiaccio.

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