Sei a dieta e hai paura di mangiare un piatto di pasta? Scopri gli accorgimenti per mangiarla senza pensieri e senza ripensamenti.
Quando si parla di dieta e piani alimentari ferrei, sono molte le persone le quali ricorrono alla riduzione parziale o totale di carboidrati. Quest’ultimi, spesso demonizzati per il loro apporto calorico, risultano essere i primi alimenti a cui voler rinunciare pur di eliminare qualche chilo di troppo.

Pilastri della cucina mediterranea, i carboidrati rappresentati principalmente da pane e pasta, vengono spesso etichettati come i responsabili dell’aumento di peso. Quest’ultimi vengono spesso associati ad un aumento della glicemia nel sangue e, di conseguenza, ad un maggiore accumulo di grasso.
Nonostante l’impopolarità dei carboidrati negli ultimi anni, è fondamentale non rinunciarvi del tutto per evitare di incorrere in gravi conseguenze sulla propria salute. L’eliminazione totale dei carboidrati, può comportare lo sviluppo di carenze nutrizionali.
Pasta e peso corporeo: come mangiarla senza ingrassare
Diversamente da quanto sostenuto negli anni, eliminare completamente i carboidrati dalla propria dieta, può comportare una riduzione notevole del processo metabolico del proprio organismo. Quest’ultimo, necessario per trasformare il cibo in energia, se rallentato può comportare un aumento di peso e di grasso viscerale. Dimagrire senza rinunciare ai carboidrati, dunque, è possibile e necessario per evitare di incorrere in molteplici conseguenze sul proprio fisico.

I carboidrati raffinati, spesso meno digeribili, andrebbero quindi sostituiti con farine integrali, grano saraceno, segale e cereali alternativi, i quali prevengono più facilmente i picchi glicemici. Consumare carboidrati non raffinati, dunque, può comportare un aumento del senso di sazietà per molte ore, diminuendo i picchi di glucosio e la sensazione di fame a poche ore dal pasto. Associando i carboidrati a proteine e fibre, inoltre, sarà possibile creare la combinazione ideale per regolarizzare e frenare l’aumento di glucosio nel sangue.
Via libera, dunque, a piatti di pasta con verdure, da abbinare ad una proteina magra per concludere in equilibrio il pasto. Secondo la biochimica francese, inoltre, iniziare il pasto con le verdure, proseguire con proteine e grassi e terminare con amidi e zuccheri, risulta essere il modo migliore per equilibrare la propria alimentazione e i livelli di glucosio nel sangue, rallentando il senso di fame subito dopo. Ingerire subito i carboidrati, dunque, comporterebbe l’immediata formazione di molecole di glucosio, subito dirette nell’intestino e nel sangue.