Nel 2025 non sarà più un deserto arido: da paesaggio lunare a uno spettacolo magenta, ecco dove si trova

Ci sono luoghi del mondo molto strani, a partire da questo arido deserto che nel 2025 non lo sarà più! Com’è possibile?

Il Deserto è per antonomasia arido, per cui non ci dovrebbero essere né vita vegetale o esseri viventi, almeno non quelli largamente diffusi. Di certo, non lo si riesce ad immaginare con sfumature magenta, ma quest’anno, il 2025, è ricco di sorprese.

sfondo deserto arido e tondo con vegetazione magenta
Nel 2025 non sarà più un deserto arido: da paesaggio lunare a uno spettacolo magenta, ecco dove si trova- OT11OT2.it

Un deserto si qualifica come tale perché arido, di conseguenza ciò determina la presenza di una flora e una fauna molto rare. Di norma, vegetazione e animali che si ritrovano solo in questo habitat in cui le piogge sono scarsissime e le temperature raggiungono picchi spaventosi.

Infatti, si parla di fenomeni come evapotraspirazione e temperature estreme, le quali sono caldissime nelle ore del giorno, e freddissime in quelle della notte. Insomma, un luogo inospitale che si può pensare solo in un modo… arido!

Ma nel 2025 qualcosa cambierà. Quest’anno renderà il deserto uno spettacolo magenta da non perdere. Per gli amanti dei viaggi fuori dagli schemi, questo luogo è una chicca pazzesca.

Perché questo luogo non sarà più deserto arido nel 2025

La Regione di cui si sta per parlare è stata fortemente contesa in passato, proprio per la presenza di molteplici ricchezze minerarie. Un deserto quindi anche se arido, può diventare meta delle varie potenze per motivi che la maggior parte, nemmeno pensano. Non si può quantificare un numero preciso di deserti. Anche perché ci sono distinzioni particolari come quelli freddi dell’Antartide, e anche costieri come quello del Namib, ma nessuno diventa magenta come questo.

Deserto di Atacama
Perché questo luogo non sarà più deserto arido nel 2025- OT11OT2.it

L’area è stata contesa tra Bolivia e Cile, tanto che durante la guerra del Pacifico nel 1879-1883, fu conquistata proprio da quest’ultimo. Si estende lungo la costiera Nord-Occidentale del Cile per circa 1600 km e con una larghezza di 180 km. Le temperature vanno dai 5 °C notturni ai 40°C diurni, poiché è un deserto con clima desertico-oceanico con forte escursione termica.

Nel 2003 dei ricercatori hanno pubblicato su Science uno studio che lo riguarda, dimostrando in seguito ad esperimenti nello Yungay e a delle prove su veicoli spaziali Viking 1 e 2 su Marte, che si è riscontrata scarsa presenza di materia organica. Cosa si evince? Che è un luogo unico sulla terra, ma nel 2025, ancora di più.

In media ogni 5 anni, ma con variazione statistica tra 3 e 7, tra dicembre e gennaio, questo deserto diventa… florido! Si riempie di fiori color magenta a causa delle oscillazioni climatiche create dal El Niño. Questi crea un riscaldamento delle acque del Pacifico orientale, portando a sua volta ad un aumento delle precipitazioni.

Per questo c’è la fioritura! Sono diversi i fiori che vi crescono, ma dagli scatti di anni precedenti, si riscontra una forte presenza del magenta. I fiori in questione si chiamano “Gambe di guanaco”, e possono essere “dormienti” per anni ed essere poi risvegliati da una bella… “sveglia” d’acqua!

La prossima fioritura è prevista proprio quest’anno: il Deserto di Atacama dell’America Meridionale tra Cile e Perù è un luogo unico!

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