IMU 2025, molti useranno questo trucco per non pagare a giugno: funziona solo se…

Se non vuoi pagare l’IMU 2025 il prossimo giugno puoi valutare questa opzione totalmente consentita, ma funziona solamente in alcuni casi: ecco i dettagli da sapere.

Avere un bene immobiliare è sicuramente un vantaggio e una sicurezza in più rispetto, ad esempio, a chi è solito preferire l’affitto; nonostante questo, come ben sappiamo, i proprietari di una casa devono affrontare diverse spese, tra cui rientra ovviamente anche il tributo diretto sui beni immobiliari da pagare al comune, ovvero l’IMU.

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IMU 2025, molti useranno questo trucco per non pagare a giugno: funziona solo se… – ot11ot2.it

Detto che, recentemente, la Corte di Giustizia Tributaria (con la sentenza del 02/05/2025 n. 3242/3) si è espressa in merito ad una situazione riguardante il pagamento dell’IMU con l’immobile in comunione di beni con il defunto (il coniuge superstite non paga l’IMU, ma l’altro proprietario sì) in tanti si preparano ad affrontare il pagamento della prima metà dell’IMU 2025 in questo giugno, con la scadenza fissata al 16 del mese.

Ma come fare per risparmiare la cifra della tassa ed evitare un pagamento? C’è una situazione in cui si può avere un’esenzione, anche se non ci troviamo di fronte ad una prima casa; i dettagli da sapere, è solamente in questo caso.

IMU 2025, come non pagare la prima rata del 16 giugno

L’IMU, come già detto, non va pagata per l’abitazione che funge da prima casa, e questo è ormai noto da tempo: ma cosa succede ad esempio se, degli anziani, disabili o persone non autosufficienti, sono ricoverati in una casa di riposo ed hanno lasciato il loro appartamento, che era appunto la loro abitazione principale?

anziano disabile
IMU 2025, come non pagare la prima rata del 16 giugno – ot11ot2.it

La questione, come riporta il sito Brocardi, è affrontata dalla legge 160/2019, all’art. 1, comma 74, in merito all’esenzione dell”IMU: la decisione sulla possibile esenzione spetta al Comune, che può valutare se concederla nel momento in cui l’anziano o il disabile proprietario entri in residenza in istituti di ricovero o sanitari in condizione permanente. In questi casi, quindi, l’esenzione può essere sfruttata solamente se prevista dall’apposita delibera del Comune; per verificare se effettivamente ne è stata pubblicata una, basta recarsi sul sito del Ministero dell’Economia, oppure su quello ufficiale del proprio Comune.

Ovviamente, anche qualora il Comune avesse deliberato l’esenzione, è necessario avere requisiti come il trasferimento della residenza dell’anziano, o del disabile, nella casa di riposo o nell’istituto in cui è ricoverato, così come l’immobile in questione non deve essere stato messo in affitto. L’esenzione è applicabile solo per una unità immobiliare, mentre sulle altre l’IMU è dovuta.

 

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