Carne rossa sotto accusa: ma quanta possiamo mangiarne senza correre rischi? Ecco cosa dicono i medici

La carne rossa finisce sotto accusa, sembrerebbe la principale responsabile dell’insorgenza di parecchie malattie: ma cosa dicono i medici? Quanta se ne può mangiare a settimana?

Sempre più persone, da qualche anno a questa parte, optano per una dieta senza carne: vegetariana oppure vegana. Ad oggi i vegetariani in Italia sono oltre il 7% e i vegani hanno raggiunto quota 2,3%. Alla base di tali scelte, però, vi sono ragioni prettamente etiche. Cosa possiamo dire, invece, in termini di salute?

bistecca su un piatto con accanto del purè
Carne rossa sotto accusa: ma quanta possiamo mangiarne senza correre rischi? Ecco cosa dicono i medici/ot11ot2.it

Sull’etica non si discute perché ognuno ha la propria e, nei limiti del rispetto della Legge, ognuno deve essere libero di fare le scelte che preferisce. La carne e, soprattutto, la carne rossa da tempo viene messa sotto accusa anche dal punto di vista della salute. Ma si tratta di un prodotto sempre e comunque nocivo oppure, entro un certo limite, possiamo mangiarla senza correre rischi?

La questione non è affatto semplice e ognuno sembra dire la sua senza avere le competenze adeguate: una cosa, infatti, sono le idee personali di ciascuno di noi, ben altra cosa i dati oggettivi della scienza medica. Vediamo, dunque, cosa dicono i medici in materia di carne e rossa e salute.

Carne rossa: ecco quanta possiamo mangiarne

Tralasciando la questione etica e anche quella ambientale legata alle emissioni di CO2 e concentrandoci solo e unicamente sulla salute, cosa si può dire sulla carne rossa oggi? Fa male sempre e comunque oppure dipende da quanta ne mangiamo a settimana? Di seguito vediamo cosa dice la scienza a riguardo.

carne cruda sopra un tagliere con accanto un coltello, sale pepe e rosmarino
Carne rossa: ecco quanta possiamo mangiarne/ot11ot2.it

Ci sono dati oggettivi innegabili divulgati dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità: esiste un legame tra il consumo di carne rossa e il rischio di contrarre malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro, in particolare al colon. Ma queste conseguenze nocive sono legate al consumo in sé o la quantità fa la differenza?

Le linee guida ufficiali dell’OMS consigliano di non superare 1 o 2 porzioni a settimana e alternarla con altre fonti di proteine come, ad esempio, il pesce, le uova e i legumi. La carne rossa contiene certamente moltissime proteine e anche vitamine preziose come la B12 che è assente negli alimenti di origine vegetale. E’ una fonte preziosa di Ferro e di Zinco.

Ma ha anche molti grassi saturi, pericolosi per la salute del cuore: basti pensare che solo una braciola di agnello contiene oltre 9 gr di grassi saturi, responsabili dell’aumento del colesterolo cattivo il quale, a sua volta, può mettere a rischio il benessere cardiaco e causare persino ictus e infarti.

Un nuovo studio pubblicato sul European Heart Journal nel 2023 ha evidenziato un’associazione tra consumo di carne rossa – sia lavorata che non – e l’aumento di malattie cardiache e diabete di tipo 2. Mangiarne anche solo 100 gr tutti i giorni aumenta in misura preoccupante il rischio di ammalarsi. In conclusione, dunque, possiamo dire che i medici non invitano ad abbandonare del tutto questo alimento ma le evidenze scientifiche ci dicono che sarebbe opportuno limitarlo e non andare oltre le 2 volte a settimana.

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