Tutto bloccato per questo bonus dedicato ai figli: con questa nuova circolare si paralizza tutto e i soldi non si vedono.
Non arrivano purtroppo buone notizie per molte famiglie, che pure in questo 2025 stanno beneficiando di tantissimi bonus; l’esecutivo, come sappiamo, punta molto a sostenere le famiglie, così come ad incentivare le coppie a fare dei figli, ma nel bel mezzo di tante novità per quanto riguarda i bonus arriva ora lo stop che nessuno si aspettava, né voleva.

Eppure, anche se molti sono stati colti alla sprovvista, era già tutto chiaro dalla circolare n.1165 dello scorso 4 aprile, diffusa dall’INPS; a causare problematiche, la novità di regolamento del bonus introdotta per quest’anno, che ha portato una sostanziale differenza rispetto all’erogazione nel 2024.
Nulla di irrisolvibile, certo, ma ora tanti genitori che sono risultati idonei per ricevere questo particolare bonus per i figli si troveranno coi soldi bloccati, oltre a dover risolvere dei cavilli burocratici; tutti i dettagli a riguardo e, soprattutto, come fare per risolvere.
Bonus figli, la novità del 2025 sta bloccando i pagamenti: la situazione
A differenza di quanto succedeva lo scorso anno, per questo 2025 è necessario che chi abbia fatto domanda per il Bonus Nido sia anche la stessa persona che, effettivamente, sostiene economicamente la retta; una modifica che va ad agire sul contributo del 2024, mentre in precedenza bastava semplicemente che uno dei due genitori avesse pagato per ottenere il rimborso.

Come riportato da Sky TG24 alcune famiglie, nelle domande accolte, hanno comunque riscontrato l’indicazione “in lavorazione”, con il pagamento del rimborso che non risulta erogato; non si tratta di problema di fondi, come smentito categoricamente dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ma semplicemente di una documentazione totalmente allineata a quanto stabilito dalla citata circolare INPS 1165.
Fortunatamente, sempre come riportato da Sky TG24, alcune fonti vicine all’INPS avrebbero fatto sapere che, a breve, la situazione dovrebbe sbloccarsi: i primi rimborsi dovrebbero arrivare, nel caso in cui la documentazione fornita sia completamente corretta, a cavallo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto.
Chi invece ha presentato una documentazione errata, o parziale, deve aspettarsi altri accertamenti, in questo caso, è bene magari rivolgersi a chi di dovere (CAF e via dicendo) per controllare ogni parte della domanda ed evitare quindi altre spiacevoli sorprese, sia per il presente che per il prossimo futuro.