Attenzione! Se il tuo capo fa queste cose, puoi chiedere l’intervento degli avvocati

Attenzione: se il tuo datore di lavoro si approccia a te in questo modo, puoi denunciarlo.

Il bullismo sul posto di lavoro viene definito dalla psicologia e dalla giurisprudenza mobbing. Si tratta di una serie di comportamenti reiterati nel tempo, caratterizzati soprattutto dall’impulso di provocare un senso di disagio nella vittima. Sono state individuate una forma di mobbing verticale ed una orizzontale. La prima vede il datore di lavoro come responsabile, la seconda un dipendente di grado uguale o inferiore al collega o alla collega coinvolta.

Ragazzo disperato al lavoro con il capo dietro
Attenzione! Se il tuo capo fa queste cose, puoi chiedere l’intervento degli avvocati – ot11ot2.it

In questa sede ci concentreremo sul mobbing verticale, in quanto è molto più difficile da ridimensionare e persino da identificare. Capita troppo spesso che gli impiegati – soprattutto neoassunti – giustifichino i comportamenti sgradevoli del boss, legandoli ad un mero approccio pretenzioso ed esigente. L’esempio più spicciolo ed eclatante è individuabile, ad esempio, nella “commedia” Il Diavolo veste Prada, iconico film che vede come protagonista indiscussa Meryl Streep.

Ebbene, il comportamento di Miranda rientra perfettamente negli estremi di denuncia del mobbing. Il datore di lavoro non può dire che sei “grassa” e non può minacciare di licenziare il dipendente laddove non soddisfi entro una certa ora le sue esigenze famigliari, neppure se ricopre il ruolo di segretaria/o.

Mobbing verticale: denuncia il tuo boss

Sul posto di lavoro non devono verificarsi i seguenti episodi:

  • la vittima viene isolata nell’ambiente lavorativo (relegata in un ufficio scomodo oppure esclusa dalle riunioni e dagli eventi aziendali);
  • bersaglio di battute, pettegolezzi, insulti e comportamenti ostili;
  • le vengono assegnate mansioni dequalificanti senza un motivo concreto e verificabile;
ragazza al centro con i colleghi che le urlano contro
Mobbing verticale: denuncia il tuo boss – ot11ot2.it
  • gestire autonomamente e senza aiuto carichi di lavoro intollerabili;
  • ritiro dei benefit aziendali senza un motivo concreto e verificabile;
  • richieste assillanti costanti, anche fuori l’orario di lavoro, durante ferie e malattia;
  • licenziamento ingiustificato;
  • molestie e aggressioni fisiche e/o verbali.

Tutti questi comportamenti vanno opportunamente segnalati. Si può richiedere direttamente l’intervento dell’avvocato oppure, laddove sussista il rischio di ripercussioni o il semplice timore di esse, è consigliato utilizzare il metodo del Whistleblowing. Una volta che la piattaforma riceve la segnalazione, parte un’indagine interna volta ad accertare il reato, tutelando al contempo l’identità della fonte.

Di base sono due le caratteristiche che ricerca il legale per partire con il procedimento giudiziario: l’intento vessatorio e il carattere sistematico nel tempo. Il discorso muta, ovviamente, in caso di aggressione e molestia fisica. In tal caso il reato perde la natura civile e diventa a tutti gli effetti penale.

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