Vendita della casa: scattano obblighi in più, la normativa attuale ti fa rischiare

La vendita della casa è soggetta a degli obblighi normativi che il cittadino deve conoscere per evitare inconvenienti.

State pensando di vendere la prima casa che avete comprato approfittando delle agevolazioni concesse dallo Stato. Prima di compiere qualsiasi passo è bene che approfondiate gli obblighi previsti dalla Legge. Il rischio è di agire in modo illecito violando le condizioni che si sono accettate approfittando dei benefici.

Stretta di mano e casa
Vendita della casa: scattano obblighi in più, la normativa attuale ti fa rischiare (Ot11ot2.it)

L’acquisto della prima casa può avvenire approfittando di alcuni benefici che l’Agenzia delle Entrate elenca in modo chiaro sul sito ufficiale nella sezione dedicata. Le imposte sono ridotte se si compra l’immobile in presenza dei requisiti “prima casa”. Il 2% invece del 9% sull’imposta di registro, 50 euro di imposta ipotecaria e 50 euro di imposta catastale se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione IVA.

Per l’acquisto da venditore soggetto ad IVA, invece, l’IVA è ridotta al 4%, l’imposta di registro è fissata a 200 euro così come l’imposta ipotecaria e quella catastale. Le agevolazioni sono concesse solo rispettando dei requisiti legati alla categoria catastale dell’immobile, alla sua ubicazione e alla presenza di altre case di proprietà dell’acquirente. Qui entra in gioco una puntualizzazione relativa ad un particolare obbligo.

Vendere la prima casa comprata con i benefici fiscali

I benefici fiscali sono concessi al contribuente che possiede un immobile comprato con le agevolazioni prima casa a condizione che l’abitazione già posseduta venga venduta entro un determinato periodo di tempo. Prima della Legge di Bilancio 2025 il termine ultimo entro cui procedere con la vendita dell’immobile acquistato per primo con le agevolazioni “prima casa” era di un anno. Con la Manovra 2025, invece, è aumentato fino a due anni.

Numeri 2025 e 2026 sui cubi
Vendere la prima casa comprata con i benefici fiscali (Ot11ot2.it)

Significa che se il contribuente ha acquistato un’abitazione nel 2024 con l’agevolazione “prima casa” impegnandosi a cedere il vecchio immobile comprato con la stessa agevolazione avrà due anni di tempo per procedere senza perdere il doppio beneficio e non più un solo anno. Una volta superato questo limite, però, si potrà dire addio ad entrambe le agevolazioni qualora la vendita non venga effettuata.

Le tempistiche e gli obblighi sono state chiarite dall’Agenzia delle Entrate nella risposta all’Interpello numero 127 del 5 maggio 2025. Il caso in questione riguardava un cittadino che il 25 gennaio 2024 aveva comprato una nuova casa approfittando per la seconda volta delle agevolazioni fiscali. Avrebbe dovuto vendere la vecchia casa entro il 25 gennaio 2025 ma per problemi vari non era riuscito a rispettare l’obbligo.

Nel frattempo, però, la Manovra ha esteso a due anni il termine della rivendita. Di conseguenza il cittadino non perderà il doppio beneficio se riuscirà a vendere casa entro il 25 gennaio 2026. La proroga, infatti, non è riservata agli atti dal 2025 in poi ma coinvolge anche quelli del 2024 se al 31 dicembre 2024 il termine annuale non si era ancora concluso.

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