Il nuovo bonus da 650€ dedicato alle donne è ufficialmente attivo: a chi spetta, come fare domanda e perché è stato tanto atteso.
Siamo nel 2025, un anno in cui il caro vita continua a salire, e con lui l’incertezza di molte donne – e anche uomini – di avere un’occupazione che garantisca uno stile di vita dignitoso. Mentre si discute di introdurre un salario minimo da 8€ l’ora, c’è ancora chi lavora con contratti discutibili, pagamenti in nero e stage mal pagati.

Alcuni riescono a rientrare nell’Assegno di Inclusione, ma per molte donne basta poco per essere escluse: un ISEE troppo alto dovuto al reddito del padre dei figli, che magari non convive e non contribuisce davvero, ma risulta comunque a bilancio.
E si parla di donne non per creare una discriminazione al contrario, ma perché nel mondo del lavoro restano ancora i soggetti più fragili. Basta pensare a quante madri, dopo la nascita di un figlio, hanno lasciato il lavoro per accudirlo e si sono poi trovate escluse, spesso per anni, da qualsiasi reale possibilità di reinserimento. E quando ci provano, magari dopo i 40, la strada è tutta in salita. È anche a loro che si rivolge il nuovo contributo. Non si tratta del Reddito di Libertà – che resta una misura fondamentale – ma di un incentivo più ampio.
Bonus donne da 650€: a chi spetta e come ottenerlo
Non è un assegno da incassare, ma potrebbe cambiare la vita – e non solo a chi lo riceve. Il nuovo incentivo da 650€ al mese, infatti, non finisce direttamente nelle tasche delle lavoratrici, ma è comunque un’opportunità concreta per chi cerca un contratto stabile. E per i datori di lavoro, uno sconto non da poco.

A renderlo ufficiale è stata l’INPS con una circolare del 12 maggio 2025, scritta in collaborazione con il Ministero del Lavoro. Il titolo è chiaro: ‘Bonus donne: esonero contributo del 100% per lavoratrici svantaggiate’. In pratica, chi assume a tempo indeterminato una donna in condizioni di svantaggio – e lo fa entro il 31 dicembre 2025 – non paga i contributi per due anni. Fino a un tetto massimo di 650€ al mese per ogni lavoratrice.
Un aiuto pensato per chi, nel mercato del lavoro, parte sempre da più indietro. Parliamo di donne disoccupate da almeno 24 mesi, oppure da 6 mesi se residenti nelle regioni del Sud (la cosiddetta ZES unica), o ancora impiegate in settori con forti squilibri di genere.
Il vantaggio è doppio: le lavoratrici guadagnano un contratto stabile, i datori risparmiano fino a 15.600€ in due anni per ogni nuova assunta. E non serve un commercialista per partire: dal 16 maggio, la richiesta si fa online, direttamente dal Portale delle Agevolazioni INPS.