Sfratto, anche un solo ritardo può far scattare la procedura: le novità del nuovo decreto

La nuova legge sugli sfratti mette in ordine una procedura d oggi complessa, ma penalizza gli inquilini in affitto.

Sono anni che si combattono battaglie su tutto ciò che concerne lo sfratto. Il fatto è che dietro questa procedura esecutiva si nascondono situazioni complesse, che spaziano da un proprietario di casa che non riesce a liberare l’immobile da inquilini morosi al tanto discusso caso delle occupazioni abusive. Tutte situazioni, queste, limitate da una legge che prevede iter lunghi, spesso a favore dell’abusivismo.

martelletto e modellino casa
Sfratto, anche un solo ritardo può far scattare la procedura: le novità del nuovo decreto – ot11ot2.it

Il problema non è tanto l’incentivo all’illegalità, quanto le falle legislative che per anni hanno accompagnato tali dinamiche. Ora, con la nuova legge introdotta nel Decreto Sicurezza 2025, queste dinamiche sono destinate a cambiare, ma ci sono altri effetti collaterali da considerare, specialmente per famiglie che per cause di forza maggiore sono costrette a ritardare, se non a saltare, una sola mensilità di affitto.

Con la nuova legge, infatti, è più semplice ottenere lo sfratto e soprattutto questo avviene in tempi più rapidi. Tutte condizioni che possono facilitare il processo decisionale del proprietario di casa. Vediamo dunque cosa dice la nuova legge e come comportarsi di fronte ad essa.

Sfratti più rapidi, ma a che prezzo: cosa cambia davvero

Il Decreto Sicurezza 2025 riscrive le regole sugli sfratti, accorciando drasticamente i tempi. Entro 30 giorni dalla richiesta del proprietario si fissa l’udienza di convalida, e le notifiche possono viaggiare via PEC, sveltendo ogni passaggio.

Ragazzi tristi che riempiono scatoloni
Sfratti più rapidi, ma a che prezzo: cosa cambia davvero – ot11ot2.it

Una boccata d’ossigeno per chi si trova in casa inquilini morosi o in situazioni di occupazione abusiva, grazie anche al nuovo reato di occupazione arbitraria con pene fino a 7 anni di carcere. In alcuni casi, addirittura, le forze dell’ordine possono intervenire subito, senza aspettare un giudice.

Tutto perfetto per i locatori, un po’ meno per gli inquilini. Molti contratti, infatti, prevedono già clausole che permettono di procedere allo sfratto anche dopo un solo ritardo, senza bisogno che la morosità sia recidiva.

Con queste nuove tempistiche lampo, basta una mensilità saltata – magari per un problema imprevisto – e la procedura parte senza appello. Un meccanismo che rischia di trasformarsi in un boomerang, perché un iter così veloce potrebbe spingere i proprietari ad approfittarne, specie in presenza di screzi o se hanno urgenza di rientrare in possesso dell’alloggio.

Il fatto è che in un contesto abitativo già fragile, la paura è che si scarichi tutto sulle famiglie più in difficoltà. Meglio quindi leggere con attenzione ogni clausola prima di firmare, mantenere un dialogo costante con il proprietario e trovare insieme soluzioni meno drastiche. Perché dietro uno sfratto veloce può esserci una situazione ben più complicata di quanto sembri.

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