Hai una partita IVA? Il Fisco controlla gli aiuti di Stato del 2021: attenzione agli errori nel codice 999 e come regolarizzarti senza sanzioni
Il Fisco ha avviato una nuova ondata di controlli sulle partite IVA, focalizzandosi in particolare sulle dichiarazioni fiscali relative all’anno 2021. Le verifiche riguardano gli aiuti di Stato e quelli concessi in regime “de minimis”, dichiarati nel 2022 tramite i modelli Redditi, IRAP e 770.

L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate è intercettare errori, omissioni e anomalie che hanno impedito la corretta registrazione degli aiuti nei sistemi informativi pubblici come RNA, SIAN e SIPA. Le partite IVA che riceveranno una lettera di compliance saranno chiamate a verificare la propria posizione e, se necessario, a regolarizzarla nel più breve tempo possibile. Le comunicazioni partiranno nei prossimi giorni e saranno recapitate tramite PEC o attraverso il Cassetto Fiscale.
Nelle lettere, il Fisco indicherà tutti i dettagli utili per comprendere l’anomalia riscontrata: dai dati del contribuente, all’elenco degli aiuti non registrati, fino alle istruzioni operative per correggere l’errore. Particolare attenzione viene riservata all’uso scorretto del codice residuale 999, spesso inserito anche in presenza di aiuti elencati nella tabella ufficiale. L’utilizzo improprio di questo codice ha generato numerosi problemi nella fase di registrazione, con la conseguente necessità di presentare dichiarazioni integrative.
Controlli sulle partite IVA: cosa fare se ricevi una lettera del Fisco
Chi ha ricevuto una comunicazione può regolarizzarsi attraverso una dichiarazione integrativa, correggendo eventuali errori nella sezione dedicata agli aiuti di Stato. È importante aggiornare tutti i dati richiesti, come codice ATECO, Regione, Comune, settore, dimensione dell’impresa e natura dei costi agevolati. Una volta effettuata la rettifica, gli aiuti saranno registrati correttamente nei sistemi pubblici, ma solo a partire dall’anno successivo.

Nel caso in cui l’agevolazione non sia stata registrata per mancanza dei requisiti oggettivi, il contribuente sarà tenuto a restituire l’importo ricevuto, maggiorato degli interessi. Per sanare la propria posizione è possibile ricorrere al ravvedimento operoso, usufruendo di sanzioni ridotte, seguendo le regole precedenti alle modifiche del D.Lgs. n. 87/2024. Per evitare errori futuri legati agli aiuti di Stato, ecco alcuni consigli operativi:
- Verificare con attenzione i codici presenti nella tabella ufficiale dell’Agenzia
- Usare il codice 999 solo per aiuti automatici non elencati
- Conservare la documentazione relativa agli aiuti ricevuti
- Controllare regolarmente il proprio Cassetto Fiscale
- Aggiornare le dichiarazioni con tempestività in caso di errore
I controlli sulle partite IVA stanno diventando sempre più frequenti e mirati. Conoscere le regole, usare correttamente i codici e correggere eventuali inesattezze è fondamentale per evitare conseguenze economiche rilevanti. Le partite IVA devono prestare particolare attenzione agli aiuti di Stato dichiarati e alla loro corretta compilazione nei modelli fiscali. Solo così sarà possibile evitare sanzioni e restituire serenità alla propria posizione fiscale.